Letture seriali: 3Keys

Alla sua prima prova da autore completo, David Messina conquista e convince


Calvin & Hobbes e H. P. Lovecraft.
Potrebbero esistere due cose più distanti l'una dall'altra? Eppure, con quel pizzico d'incoscienza che hanno in sé tutte le intuizioni genuine, questi due estremi trovano modo di coesistere in quel calderone fantasy-citazionista che è 3KEYS, il primo fumetto di David Messina come autore completo, di recente edito da Shockdom.
Messina non è certo un novellino, anzi: da quasi vent'anni il suo è un nome che gli amanti dei comics americani ben conoscono, avendo lavorato per le più grandi case editrici oltreoceano, tra cui Marvel e DC Comics.

Quindi era tempo di compiere il passo successivo, quello che lo vede interamente responsabile della realizzazione di un'opera, dalla sceneggiatura al disegno, dal character design a tutte le influenze che si possono trovare tra queste agevoli pagine.
Dicevamo appunto dell'amatissimo duo delle strisce di Bill Watterson e dello scrittore di Providence: i primi legati all'aspetto di Noah, la protagonista (quella maglietta rossa a righe è inconfondibile) e del suo mentore, la tigre antropomorfa Theon, il secondo alle fondamenta stesse della storia che Messina ha deciso di raccontare, con tono fantastico.
Entrambi, citati a chiare lettere all'inizio di ogni capitolo.


Abbiamo i Grandi Antichi i quali, attraverso la Terra del Sogno, sono in procinto di tornare sulla Terra. Abbiamo tre sopravvissuti della Città di Ulthar, che attraverso quegli stessi sogni che stanno facendo passare l'esercito di invasione degli Dei Esterni, sono riusciti ad arrivare nella nostra dimensione, alla ricerca delle Tre Chiavi per sconfiggere questa oscura minaccia (che poi si tratti di tre spadoni d'argento, più che di comuni chiavi, è un altro dettaglio).
Tre, insomma. Come le discendenti del viaggiatore Randolph Carter, che non si conoscono tra loro, e Noah è una di loro. Di lavoro fa la commessa in un negozio di fumetti e caratterialmente è quella che potreste definire "una ragazzaccia".

Con un disegno che guarda a Adam Hughes (sopratutto nel tratteggiare le stupende figure femminili, tra cui la protagonista - lo confesso, me ne sono innamorato, come è giusto che sia!) e una lezione avventurosa figlia di uno storytelling sviluppato per tanti anni tra le pagine di quei comics che qui costituiscono il richiamo principale per la gabbia di lettura, Messina imbastisce un robusto primo capitolo di un'opera prima che sa come intrigare i lettori di genere, senza mai risultare eccessivamente verboso nelle spiegazioni (pregio mai abbastanza apprezzato in generale, secondo me) o lesinando spettacolo (grattacieli rasi al suolo, combattimenti adrenalinici) e particolari splatter (teste mozzate, motoseghe, sangue a fiumi, robe di questo tipo, insomma).


Il tutto mentre i colpi di scena vanno di pari passo con citazioni di ogni tipo, da quelle visive a quelle suggerite con una battuta oppure ancora bonariamente inserite per omaggiare dei colleghi così come un vero e proprio luogo fisico del mondo reale (vi do un aiuto, la fumetteria teatro delle prime pagine).
New York è lo sfondo in cui si muovono i personaggi, forse il luogo simbolo dell'immaginazione, quello che ormai, grazie a cinema e serie tv, conosciamo a menadito, come l'ambientazione ideale di tanti nostri sogni, anche se non ci siamo mai stati.


Ecco, il Sogno.
Forse è questo il vero punto di contatto tra Calvin & Hobbes,  la rappresentazione più pura e geniale nelle strip sindacate della paura di crescere e dello smettere di sognare ed immaginare, e l'H.P. Lovecraft creatore di Randolph Carter, dove il suo spiccato senso dell'Orrore si univa ad una narrazione più fantastica, dai tratti onirici.
E il Sogno inteso come terra su cui far crescere le idee più matte, quelle che al risveglio ricordiamo con uno strano senso di disorientamento che non ci lascia sin dopo il primo caffé, è il concetto cardine di un'opera come 3Keys.
La Fantasia viene lasciata libera di andare dove deve, accompagnando il lettore attraverso un ottimo esercizio di stile (mi spingo a dire che le tavole di Messina valgono da sole l'acquisto di questo volume, se amate un tratto pulito, delineato, sinuoso dove serve e spigoloso quando l'espressione lo richiede, e che sa sempre mettersi in discussione), unito a una storia che cattura e che sa spuntare molte caselle tra quelli che sono gli elementi che solitamente indicano un fumetto vincente e che è conscio delle proprie possibilità, presenti e future.
Non ci si annoia neanche per un attimo, leggendo 3Keys, neanche quando Messina infarcisce, e senza troppi giri di parole, alcuni dialoghi di "frecciatine" verso un certo modo d'intendere ancora l'ambiente del fumetto e dei suoi lettori, oppure quando decide di rendere le parolacce con delle deliziose "emoji", che "Sh*t!" quello indica dopotutto.


Forse vi è già venuto il sospetto, ma ve lo confermo: la storia non termina in questo primo volume, ma ovviamente, complice una scena sui "titoli di coda" (in una storia che guarda sia al cinema che al fumetto, è il tocco finale che non poteva mancare), si appresta a ritornare in futuro, ed io non vedo l'ora di leggere cosa attende Noah e Theon.

Per concludere, però, mi riservo il piacere di fare un complimento tutto personale a Messina, perché 3Keys, vuoi per l'elemento degli animali antropomorfi, vuoi per il mito fantastico che viene declinato in fumetto "leggero e popolare" (metto le virgolette, ma non per intenderle in tono spregiativo, anzi tutt'altro), vuoi per le bellissime donne presenti, mi ha ricordato tantissimo quella fascinazione e quella piacevolezza che incontrai per la prima volta tra le pagine del Jonathan Steele del compianto Federico Memola, nella prima incarnazione del personaggio, quella edita dalla Bonelli, ventun anni fa.

Come allora, oggi 3Keys è l'ennesima, brillante e consigliata, dimostrazione che le idee sono il fulcro di tutto, sopratutto di quel Sogno che, per un appassionato di fumetti, diventa reale ogni volta che si supera il confine della copertina!



3Keys
Shockdom, 2021
Testi e disegni: David Messina

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