Il Mecenate Audace: Sdillirio
Che li abbiate vissuti o meno, a tutti mancano gli anni Ottanta: sono il
decennio preferito delle varie "operazioni nostalgia" che interessano
i vari media ormai da fin troppo tempo. La musica, i vecchi cartoni animati, le
mode... Sono tutti elementi che ci fanno ingenuamente pensare agli anni Ottanta
come ad una piccola epoca d'oro, durante la quale l'umanità era ingenuamente
felice. Ma sono davvero stati così spensierati, oppure è così che ci piace
ricordarli/immaginarli?
Sdillirio, fumetto di grande formato
pubblicato di recente dall'editore fiorentino Gonzo (che si distingue con un catalogo di titoli atipici,
alternativi, punk, underground... Trovate voi la definizione che maggiormente
preferite), racconta degli anni Ottanta un po' diversi. Ci sono comunque la
musica e i robottoni giapponesi, ma
anche l'eroina, il sesso, l'inquietudine post-anni di piombo: due visioni molto
diverse dello stesso decennio, ma una non esclude l'altra e vengono entrambe
raccontate dal segno libero di Casdan,
pseudonimo dell'artista e gallerista Daniele Casaburi.
I fatti di cronaca si mescolano agli anime guardati dal narratore-bambino, ma anche alle vicende personali della sua famiglia. Il tutto si amalgama spontaneamente in pagine di disegni dall'anima punk, che non seguono né gabbie né regole: un flusso di coscienza in cui un pezzo di storia italiana si mescola al privato e alla cultura pop, il tutto rigorosamente in bianco e nero.
Il
bambino, la sorella, la madre, il padre: nonostante si scavi in un fatto
controverso, questa famiglia rimane sempre nell'anonimato e nessuno di questi
personaggi si vede (quasi) mai in faccia, nemmeno quando la storia-cronaca è
portata avanti dalla voce della madre o dai ricordi del narratore. Sono persone
reali, in carne ed ossa, ma a farne le veci sono i robottoni, gli eroi e i
cattivi dell'immaginario mecha di Go
Nagai (che non a caso viene ringraziato dall'autore all'inizio del volume).
Del resto, quando si ricorda il passato, la nostra mente spesso mette tutto
insieme quello che una logica narrativa più tradizionale avrebbe messo in
ordine… cosa che non ha voluto fare l’autore con questo fumetto.
Sdillirio non è per tutti (e non vuole nemmeno essere compreso da tutti), così come non vogliono essere per tutti i titoli (non solo fumetti) pubblicati da Gonzo Editore. Non a caso, sul sito, l'editore si presenta con queste parole:
"Voci inedite, libere, dentro al e fuori dal coro. La missione intrapresa è quella di provocare il lettore, farlo uscire da un torpore autoimposto attraverso una proposta caotica e spontanea, dove il moderno mantra 'tutto è già stato fatto' viene visto come un errore intellettuale, o una scusa per schivare il rischio".
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