Il Mecenate Audace: Neva

Una ragazza-automa contro una dittatura oppressiva

Il cyberpunk ha cominciato a raccogliere sempre più appassionati a partire dagli anni Ottanta e da allora, anche se non è tra i generi più diffusi nella letteratura di genere, continua ad avere il proprio pubblico e, ovviamente, i suoi autori.

Anche nel fumetto autoprodotto italiano questo genere continua ad essere esplorato, continuando ad usare i luoghi comuni tipici di questa narrazione (un sistema informatico particolarmente evoluto, un gruppo di persone che si ribella al sistema dittatoriale, l'uso di tecnologie digitali all’avanguardia ma anche un po’ inquietanti...).

Ne è un esempio Neva, fumetto di Cristian Maggi (in arte Ozonozero) disponibile su Amazon: un volume di grande formato in cui l'autore, grafico e art director di professione, utilizza un linguaggio visivo particolare che unisce l'uso di software di photo-editing con tecniche pittoriche, ottenendo un risultato atipico e peculiare.

A dare il titolo al fumetto è il nome della protagonista, una ragazza che, per quanto umana, si comporta come un’automa, esattamente come tanti altri esseri umani che, come lei, vengono "controllati" da un chip cerebrale. Neva trascorre le sue giornate con un lavoro alienante e terribilmente noioso, ma non si interroga sulla sua inutile e ripetitiva esistenza, almeno fino a quando il suo computer non viene individuato da un dissidente informatico che vuole liberarla dal controllo del chip. Grazie a lui, Neva scopre che esistono persone libere che non hanno ricevuto un condizionamento da automa e comincia a mettere in dubbio il sistema in cui vive...

Nonostante la narrazione a volte sia un po' confusa, il lettore viene condotto all'interno di un mondo claustrofobico e di un verde innaturale e malato, formato da stretti corridoi labirintici e città sotterranee che non lasciano spazi vuoti all'interno delle vignette: l'atmosfera è soffocante, esattamente come il tessuto politico-sociale in cui vive la protagonista. Lo stile particolare sperimentato dall'autore si sposa bene con questa ambientazione, che rende il tutto ancora più estraniante.

Purtroppo sono presenti diversi errori di battitura che interrompono il corso naturale della lettura: un'ulteriore revisione avrebbe aiutato a rendere la storia più scorrevole. D'altra parte, la composizione delle tavole è ben studiata e la gabbia viene impostata di pagina in pagina in modo diverso, alternando tavole con tante vignette piccole ad altre in cui lo spazio è diviso in strette strisce orizzontali, con un occhio di riguardo al linguaggio del cinema. Questa scelta offre alla trama un buon ritmo, accompagnando il lettore fino ad un finale che, di fatto, segna un nuovo inizio sia per Neva che per il mondo in cui vive.

Il volume termina con una sezione extra dedicata ai personaggi, agli storyboard e alla manipolazione delle immagini. Se siete incuriositi da questa modalità particolare di creare un fumetto, il sito di Ozonozero offre ulteriori approfondimenti dal dietro le quinte.

Se non volete fermarvi al cyberpunk ma volete continuare comunque a leggere un fumetto di fantascienza un po' diverso dal solito, vi consigliamo l'antologia Synth/org, curata da Attaccapanni Press, che riunione al suo interno professionisti e autori emergenti con gli stili più disparati.
(Vanessa e Marco)

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