Che cos'è un fumetto di Bindi e Raffaelli
"Il fumetto è davvero un perfetto oggetto di consumo. È portatile, flessibile, abbastanza economico da durare diverse vite con un’adeguata cura archivistica, leggero, colorato e semplice […]. Ho il sospetto che anche di fronte alla totale indifferenza ci sarà sempre chi continuerà a creare fumetti, se non altro per la vasta prateria che si estende tra quanto è stato fatto e le possibilità elettrizzanti che ci circondano in tutte le direzioni."
Daniel Clowes (Modern Cartoonist, Fantagraphics, 1997, pp. 12 e 14)
Vi consigliamo oggi una lettura di notevole interesse, lo splendido saggio dal titolo Che cos’è un fumetto, scritto da Valerio Bindi e Luca Raffaelli per la collana Bussole di Carocci Editore, pubblicato a febbraio 2021.
È un libro che racconta "la successione dei formati e dei modi di produzione del fumetto, accostando tematiche, generi, personaggi e poetiche", la storia di "un medium di difficile definizione, che lavora con parole e disegni contando sulla partecipazione attiva di chi le interpreta, e che cammina a fianco dell'immaginario popolare e della cultura di massa, dalla striscia al graphic novel, tra produzione industriale e autoproduzione" (riprendendo le parole riportate in quarta di copertina).
Un testo ricco di analisi interessanti e curiosità, scritto in maniera scorrevole, evitando il rischio di vivisezionare in maniera asettica l'argomento e riuscendo piuttosto a narrare l'evoluzione del fumetto con passione, racchiudendo una mole enorme di nozioni in modo - per forza di cose - sintetico.
Il saggio prosegue idealmente a livello temporale il percorso del recente Le origini del fumetto di Thierry Smolderen (molto apprezzato all'estero e di recente portato in Italia da Edizioni NPE, che indaga andando ancor più a ritroso nel tempo). Il testo di Bindi e Raffaelli parte dalla cultura di massa sviluppatasi sulle strisce dei quotidiani, a cavallo tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, per attraversare tutta l'evoluzione del fumetto e arrivare a trattare la rivendicazione culturale del medium e la centralità dell'autore con il diffondersi dell'etichetta commerciale di "graphic novel".
Queste pagine gettano le basi per un approccio di notevole rilevanza culturale nel dare risalto al fumetto e alla sua evoluzione storica, dimostrando altresì come ci sia ancora molta strada da fare nello studio e nella storicizzazione del medium, considerando anche come la semplificazione (che spesso nel passato è stata operata a scopo classificativo) non sempre riesca a tener conto della complessità reale.
Citiamo in chiusura un passaggio dell'introduzione, dove ci si interroga sulle definizioni e le trasformazioni della nona arte:
"Come scrive Matt Seneca (2011) alla domanda “cos’è il fumetto” forse «la migliore risposta è che è complicato». Il fumetto si è rivelato (sempre di più nel corso degli anni) un medium irriducibile a una definizione standard. Il fumetto trasforma il suo campo e le sue strutturazioni al variare delle modalità di vita collettiva e dei processi materiali che ne caratterizzano la realizzazione."
Che cos’è un fumetto
Valerio Bindi e Luca Raffaelli