L'infanzia giapponese di Miyo-Chan di Midori Yamane

Lasciarsi affascinare dai riti e dalle tradizioni giapponesi

L'infanzia giapponese di Miyo-Chan di Midori Yamane, in libreria per Oblomov, è un volume prezioso, tenero e a tratti giocoso, che esprime le consuetudini di un mondo che al lettore occidentale può apparire distante tanto quanto affascinante e colmo d'interesse.

La giovane Miyo-Chan, una bimba di 7 di Tokyo, ci conduce in un viaggio alla scoperta di una cultura che si tramanda di generazione in generazione, tra le regole e i “doveri” che i piccoli giapponesi sono tenuti a osservare. Una guida, utile sia conoscere che a riprodurre materialmente queste usanze tramite le istruzioni disegnate, che spiegano ad esempio come realizzare un elmo di un guerriero con foglio di giornale o la maschera di un ONI, un demone malvagio, con un foglio di carta.

Un mondo fatto di usanze suggestive, descritto da Midori Yamane in dodici capitoli, uno per ogni mese dell'anno, selezionando un rito per ciascun mese.

Si va dal rituale per lo SHOGATSU, il nuovo anno (lett. "l'anno giusto"), con la danza del leone (SHISHI-MAI), fino ai riti per l’ultimo giorno dell’anno, con il pasto di mezzanotte in cui si mangiano spaghetti di grano saraceno (SOBA), chiamati per l'occasione TOSHI KOSHI SOBA ("I soba per passare gli anni"): la loro lunghezza è un auspicio di “lunga vita”.

Il tutto viene filtrato attraverso lo sguardo di una bimba, capace di trasformare anche gli attimi in cui si attende l'arrivo di un tifone in un momento in cui volare con l'immaginazione e fare finta di vivere in un mondo fantastico.

La narrazione risulta molto interessante anche per la sua rilevanza storico-culturale: Midori Yamane rievoca la tradizione folkloristica giapponese, così ricca di peculiarità da risultare, più che materia di studio, un vero scrigno di tesori perduti narrativi e visivi, tutti da scoprire.

L'opera, caratterizzata da una bicromia che aggiunge un sapore retrò alle tavole, è in parte fumetto, in parte libro illustrato e in parte manuale. A livello visivo l'autrice riesce a fare del tratto semplice e lineare uno dei punti di forza, raggiungendo una sintesi stilistica apprezzabile. Tra i riferimenti iconografici a cui ha attinto Midori Yamane ci sono i libri scolastici utilizzati tra la fine dell’Ottocento e la metà del Novecento, con l'intento di riprodurre le modalità espressive tipiche della didattica, ma anche i racconti illustrati dell’epoca Edo, i kibyoshi, considerati antenati dei fumetti moderni, per riallacciarsi alla tradizione artistica giapponese.

L'infanzia giapponese di Miyo-Chan si inserisce nel percorso coerente e affascinante della casa editrice Oblomov di approfondimento e valorizzazione del folklore e dell'iconografia giapponese che, oltre ai Quaderni giapponesi (e Kokoro) di Igort, si è sviluppato in questi ultimi anni attraverso la pubblicazione di due splendidi volumi di Elisa Menini (Nippon Yokai e Nippon Folklore), parallelamente a quanto fatto, giusto per citare un altro esempio, con la cultura cinese con Zao Dao proponendo Il soffio del vento tra i pini e Carnet Selvaggio.

Viaggi di carta suggestivi non solo per "principianti" della cultura orientale ma anche per chi già ne conosce (o crede di conoscerne a fondo) le caratteristiche e le peculiarità, in quanto frutto di enorme gusto estetico, narrativo e artistico che riesce a coglierne aspetti mai banali.

Il sommo audace - Giuseppe



L'infanzia giapponese di Miyo-Chan

Oblomov, 2021

Testi e disegni: Midori Yamane

Sito Oblomov


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