Neun #1
L'esordio di un affascinante thriller fantastorico
Neun, manga in sei numeri frutto del talento di Tsutomu Takahashi, è un thriller fantastorico targato Kōdansha, approdato nelle fumetterie e librerie italiane grazie a J-Pop Manga.
Lo spunto è semplice quanto efficace: nella Germania del 1940 tredici bambini sono stati coinvolti in un esperimento genetico con il DNA del Führer. Gli agenti delle SS, capitanati dal Reichsführer Heinrich Himmler, hanno l'ordine di eliminarli, anche a costo di radere al suolo interi villaggi.
Al centro del racconto, che attraversa le pieghe oscure del secondo conflitto mondiale, c'è il giovane Franz Neun (non riveliamo di più sulla sua identità, ma il fatto che "neun" in tedesco significhi "nove" non è un caso): è uno dei ricercati dal braccio destro di Hitler ed è costretto a fuggire insieme a Theo, la sua guardia del corpo.
Attraverso la comparsa su queste pagine di personaggi storici come Heinrich Himmler, Joseph Goebbels e così via, l'autore aggiunge un tocco di storia reale al suo drammatico affresco, fantasioso quanto intrigante, dimostrando una buona capacità di mescolare realtà e finzione.
L'approccio ucronico riporta in qualche modo alla mente Bastardi senza gloria di Quentin Tarantino, anche per via della collocazione temporale, sebbene virato in una narrazione in chiave thriller, adrenalinica.
Le tavole di Tsutomu Takahashi sono caratterizzate da un'inchiostrazione nervosa e dall'uso delle mezzetinte, che contribuiscono a rendere vivida l'atmosfera del racconto.
Un primo numero convincente, che appassiona sin dalle prime pagine e non lascia indifferenti: si avvale dell'affascinante (tanto quanto ombrosa e funesta) ambientazione della Germania durante il secondo conflitto mondiale e mescola in maniera riuscita personaggi e avvenimenti reali con elementi di fiction, proponendo un racconto che non vediamo l'ora di continuare a leggere nel numero seguente.
N.B. Visti i temi trattati, l'opera è consigliata a un pubblico maturo.
