Il Mecenate Audace: Le figlie di Ys

Una leggenda bretone diventa una fiaba cruda con protagoniste due sorelle dai caratteri opposti

Le figlie di Ys è il primo fumetto pubblicato da una nuova casa editrice: Rebelle Edizioni, evoluzione del progetto Rebelle Box. Fin dall'inizio questo nuovo editore ha chiarito che il suo catalogo includerà soprattutto young adult e fumetti, di cui Le figlie di Ys è il primo fiabesco esempio. Sceneggiato dallo scrittore di fantasy M.T. Anderson e illustrato da Jo Rioux, conosciuta soprattutto come illustratrice per l'infanzia, il fumetto prende ispirazione dalla leggenda bretone dell'isola di Ys, che in tempi antichi era governata da re Gradlon e dalla figlia Dahut. Secondo il mito, probabilmente risultato di una storia più antica influenzata dal Cristianesimo, l'isola venne sommersa dalle acque a causa della negligenza della figlia e delle azioni del Demonio.

Anderson fa una rielaborazione profonda della leggenda di Ys: protagonista della storia insieme alla principessa Dahut è Rozenn, figlia maggiore ed erede al trono, mentre ogni traccia di misoginia è cancellata per approfondire invece il complesso rapporto tra le due giovani donne. L'ambientazione però è la stessa: Ys, un regno che riesce a resistere alla forza del mare grazie ad una diga e, soprattutto, all'incantesimo di Malgven, la regina che re Gradlon ha sposato dopo averne ucciso il marito. Dal matrimonio nascono due bambine e, intanto, il regno prospera sempre di più. Ma a che prezzo?

L'aspetto centrale di Le figlie di Ys è sicuramente il rapporto tra Rozenn e Dahut e la loro maturazione nel corso della storia. Le sorelle sono praticamente opposte e il fumetto ci racconta molto bene, anche solo dal modo in cui sono impostate le tavole, le vite parallele delle due ragazze: Rozenn fugge dalla vita di palazzo per cercare rifugio nella natura e preferisce la compagnia delle creature selvagge, mentre invece Dahut si immerge nel lusso della corte e si lascia coinvolgere dai suoi complotti (sarà proprio lei a scoprire per prima il terribile segreto di Ys). Il fumetto è una storia di formazione per entrambe, che però le porterà a perdere qualcosa e ad affrontare una realtà che, quando la madre era ancora in vita, non potevano nemmeno immaginare.

Il mito originale di Ys viene quindi depurato da ogni elemento maschilista, mentre invece viene dato grande risalto agli elementi più "fantasy" del racconto, oltre a quelli più inquietanti. Magia e religione convivono insieme, creando un affresco affascinante di mostri marini, santi eremiti e fantasmi tormentati (che tormentano a loro volta).

La narrazione alterna dialoghi serrati a lunghe scene silenziose, che invitano il lettore sia a seguire fluidamente la storia sia a immergersi nell'atmosfera del racconto, ambientato in quel passato remoto e non meglio identificato in cui hanno inizio e fine tutte le fiabe. Il mare è una presenza costante e le onde sono presenti anche quando questo non viene direttamente rappresentato: infatti sono onde anche i prati selvatici cari a Rozenn, i balconi ondulati delle architetture di Ys, le lenzuola del letto di Dahut. Onde pronte a sommergere la città da un momento all'altro, al primo segno di debolezza.

I disegni evocativi e le eleganti composizioni di Rioux invitano il lettore a tuffarsi in una lettura che per alcuni potrà essere una bella fiaba con tinte fantasy e macabre, ma altri potrebbero trovare un'analogia tra la benestante ma crudele città di Ys e il sistema capitalista, che continua ad essere possibile solo con il perpetrare del sacrificio di molti.

Il Mecenate Povero
(Vanessa e Marco)


Trovate le altre puntate della rubrica Il Mecenate Audace qui.

Post più popolari