Tex - L'ultima missione

Le note malinconiche e crepuscolari di uno straordinario romanzo a fumetti western 

Attendevamo da tempo di poter leggere L'ultima missione, storia di Tex speciale per vari motivi, a partire dallo stile di indubitabile valore di un Maestro internazionale del fumetto come Alfonso Font. Non solo: accanto all'artista spagnolo, figura la firma di un autore dalla prosa poetica e densa di emozioni come Giorgio Giusfredi, anch'egli al suo esordio su questa collana (ma non su Tex in generale, testata per la quale è assistente di Boselli come curatore) e qui alla sua definitiva consacrazione. Le tavole sono impreziosite dall'apporto di un colorista che è ormai una certezza, ovvero Matteo Vattani.

Tre grandi autori al lavoro su uno straordinario romanzo a fumetti western, crepuscolare e malinconico.

Negli ultimi anni i volumi cartonati a colori "alla francese" di Tex hanno rappresentato, insieme alla recente serie mensile sul giovane Tex Willer, uno degli innesti più interessanti da un punto di vista editoriale e narrativo nel canone texiano. Peraltro le due serie sono collegate tra loro da un filo comune, in quanto alcune delle prime storie dedicate al giovane Tex fuorilegge sono state presentate proprio nei volumi cartonati, vero banco di prova per la serie regolare.

Se il mensile, che è attualmente tra le più appassionanti letture Bonelli in edicola, presenta vari elementi di continuità rispetto alla serie regolare "classica" (il bianco e nero, la struttura delle tavole ecc.), i cartonati richiamano a livello stilistico modalità espressive tipiche del fumetto d'Oltralpe e rappresentano sulla carta un ottimo contesto per permettere al maestro Font di esprimere le proprie potenzialità artistiche. Anche per tale ragione la nuova uscita inedita in formato cartonato era molto attesa, dopo una pausa lunga tutto il 2020 (anno che sarà ricordato, oltre che per la pandemia, come "l'anno dei due Texoni").

E possiamo affermare a ragion veduta che l'attesa è stata ben ripagata.

Il trailer del volume.

In quest'avventura Tex Willer e Kit Carson sono al fianco di Joe Beauregard, detto "Lucky" Joe, vecchio ranger ormai sulla via del tramonto. Lucky Joe aveva galoppato insieme ai nostri, ai tempi della "Grande Invasione", per salvare il Texas dai Comanche, come sapientemente mostrato in alcuni flashback che si alternano alla narrazione dell'attuale missione: stanare la banda dello spietato El Morado.

La figura di Lucky Joe assume un ruolo del tutto centrale, con le sue scelte, il suo passato e le motivazioni che sin da subito ci sembrano chiare ma che si arricchiscono di nuove sfumature nel corso della lettura. Il vecchio Joe calca il palcoscenico come primattore in un dramma che si sviluppa sulle note di una canzone struggente e poetica: I would not die in Summertime di Stephen Foster. Una musica che scandisce il ritmo narrativo della storia, raccontata con sapiente padronanza del mezzo da Giorgio Giusfredi, il quale porta avanti il racconto in maniera lineare, con piccole ed efficaci divagazioni e colpi di scena ben assestati.

È un affresco che emoziona e conquista, nel suo riuscire a mantenersi in straordinario equilibrio tra modernità e classicismo. Come sottolinea il Direttore generale SBE Davide Bonelli nel testo introduttivo, Giusfredi picco della sua generazione, una voce giovane ma ben conscia della tradizione editoriale portata avanti da ottant'anni dalla casa editrice e che in Tex trova il suo più noto e longevo esponente. Le tecniche narrative dello sceneggiatore lucchese fanno tesoro delle caratterizzazioni dei personaggi, degli stilemi narrativi e del linguaggio fumettistico bonelliano (e boselliano, ça va sans dire) e lo declinano in maniera personale, con l'aggiunta di elementi distintivi stilistici e di contemporaneità. Un esempio è il modo del tutto naturale e garbato con cui, senza togliere spazio alla narrazione o crogiolarsi in compiacimenti citazionistici, nella vignetta in alto a destra a pag. 8 viene omaggiata un'immagine ben nota a chi ha letto Watchmen: una goccia di sangue cade sul distintivo di Lucky Joe richiamando l'iconico smile dell'opera di Alan Moore e Dave Gibbons. 

Come accennavamo, l'impostazione delle tavole "alla francese" permette ad Alfonso Font di esprimersi in maniera differente rispetto al lavoro sugli albi della serie regolare. Al suo stile ormai noto nel ritagliare dai bianchi e dai neri luci e ombre precise, aggiunge qui inedite modalità espressive, con felici deroghe rispetto alla gabbia bonelliana che accostano questo lavoro, come avvenuto per i volumi precedenti, all'impostazione stilistica francofona: un maggior numero di vignette, gli scenari che si sovrappongono, una struttura delle tavole con pochi elementi di staticità e un'ampia variabilità. È il racconto a dettare le regole, è il ritmo scandito dalla sceneggiatura a permettere a Font di giocare da fantasista, mettendo a frutto la propria esperienza sia nei generi narrativi più disparati, da lui affrontati sempre con egual grinta ed efficacia, sia nel west della serie regolare di Tex (personaggio sul quale lavora da ormai circa 25 anni). Il suo tratteggio spesso, il suo stile sintetico e dinamico, la sua "linea latina", sono in grado non solo di rendere al meglio le evocative ambientazioni della storia, ma anche di delineare personaggi autentici e credibili nella loro umana evoluzione. 

Su tutto regna un velo di malinconia, un clima crepuscolare che viene esaltato dal connubio tra sceneggiatore e disegnatore, entrambi a loro agio nel riportare su carta i moti dell'animo umano, anche grazie all'apporto di Matteo Vattani, i cui colori intensi contribuiscono a stabilire in maniera efficace il mood del racconto. Non nuovo a queste imprese (il suo nome è già apparso diverse volte tra i credits di questa collana), Vattani si cimenta nel conferire un'opportuna profondità agli scenari e un'intensa tridimensionalità ai personaggi, sintonizzandosi sulle giuste frequenze dello spettro emotivo e rappresentando un ulteriore valore aggiunto per queste pagine.

Un albo di notevole intensità, insomma, che visivamente è una gioia per gli occhi e che difficilmente lascerà insoddisfatti anche i lettori più esigenti.



Tex - L'ultima missione
DATA: febbraio 2021
SERGIO BONELLI EDITORE

SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Giorgio Giusfredi
DISEGNI: Alfonso Font
COLORI: Matteo Vattani
COPERTINA: Alfonso Font (colori di Matteo Vattani)



Tutte le immagini © 2021 Sergio Bonelli Editore.

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