Search and Destroy voll. 1-3

Il lungo inverno distopico di un'umanità crudele


Search and Destroy
di Atsushi Kaneko è un'opera in tre volumi, adattamento in chiave sci-fi di un classico di Osamu Tezuka, Dororo. Edito in Italia da J-Pop Manga, è disponibile attualmente in un box da collezione contenente tutti e tre i volumi e, nel corso del mese di dicembre, verrà serializzata con la pubblicazione dei singoli volumi.


Grandioso omaggio al "Dio del manga" Tezuka, Search and Destroy vive di vita autonoma. La storia racconta il lungo inverno distopico di un'umanità crudele, guerrafondaia, dove i robot sono la principale forza lavoro e sovraffollano la città, integrandosi solo in parte nella società umana.
Il contesto geopolitico è incredibilmente simile, a livello estetico e iconografico, all'ex URSS. Un mondo freddo, non solo metaforicamente: non è un caso se osserviamo la neve coprire i palazzi, le strade e le statue in maniera pressoché ininterrotta. Nello svolgimento della trama, tutto viene portato all'estremo: la violenza, mostrata con una crudeltà che colpisce come un pugno allo stomaco, le storture del potere, sia politico che religioso, raccontate vivisezionandone gli angoli più bui. Kaneko mette alla berlina le conseguenze di tutte le ipocrisie culturali e sociali e le discriminazioni che di cui sono capaci gli "Hyu", gli esseri umani, verso i "Creet", le creature con innesti cibernetici, riprendendo tematiche di identità delle creature robotiche e del loro sfruttamento che ha caratterizzato tante opere fanstascientifiche, da Isaac Asimov a (soprattutto) Philip K. Dick, fino ad arrivare a film e serie tv recenti come Westworld (a proposito: chi ha amato la serie ideata da Jonathan Nolan e Lisa Joy per HBO, potrebbe adorare questo fumetto!).
I "Creet" rappresentano lo specchio in cui gli umani si riflettono, il mezzo attraverso cui si rendono conto delle loro ipocrisie e vengono messi di fronte ai propri errori. Per questo motivo la loro esistenza diventa deprecabile, odiata e temuta in un livello almeno pari a quanto siano terribili le azioni umani. Questa narrazione, che diventa evidente nel secondo volume attraverso le parole del futuro vescovo, rappresenta una nemmeno troppo velata critica di Kaneko nei confronti delle discriminazioni, utilizzando la sci-fi in maniera acuta per veicolare messaggi sostanzialmente universali che ben si applicano alla società odierna.


L'estetica della città di Hachisuka merita un capitolo a parte. Kaneko conferisce notevole importanza alle architetture, alle statue, alle iconografie, che rievocano quelle dei regimi totalitari del Novecento (in particolare la Russia, ma non solo), creando un cortocircuito tra fantascienza distopica e romanzo storico che risulta al contempo affascinante e straniante.

La crudeltà del mondo circostante si contrappone all'innocenza della gioventù di Doro, che accompagna la protagonista, Hyaku, nel suo viaggio in cerca di vendetta, rievocando il rapporto tra Hyakkimaru e Dororo nell'opera originaria di Tezuka: un piccolo orfano, un ladruncolo, rappresenta l'unico vero legame con l'umanità rimasto a Hyakkimaru (da notare la somiglianza con Hyaku anche nel nome) nella sua caccia ai demoni che gli hanno rubato gli arti e gli organi. Segnaliamo che in questi mesi dall’opera di Osamu Tezuka è stato tratto anche un altro manga, più facilmente riconducibile all'originale: Dororo e Hyakkimaru – La leggenda, vero e proprio remake scritto e disegnato da Satoshi Shiki, edito in Italia dal Planet Manga (sempre ambientato nel Giappone feudale, dunque mantenendo fedelmente intatta l'ambientazione).

Tornando a Search and Destroy, è incredibile notare come la trama originale della storia immaginata da Osamu Tezuka si presti in maniera eccezionale alla rivisitazione in chiave fantascientifica di Kaneko, che ne rivela sfaccettature inedite e del tutto intriganti. L’opera presenta infatti diversi punti in comune con Dororo, ma anche fondamentali differenze.
Alcune tematiche erano già presenti nell'originale di Tezuka, "una spietata critica verso la tirannia e la violenza dei potenti", come la definisce lo stesso Kaneko nella postfazione. Una battaglia contro i soprusi che si trasforma in rabbia, vera caratteristica saliente che accomuna Hyaku e Doro (come già Hyakkimaru e Dororo), in lotta contro un mondo che li ha privati di tutto.
La ricerca di Hyaku è letteralmente una ricostruzione della sua identità, un recupero del suo corpo pezzo dopo pezzo, a ripristinare il suo vero io. Un percorso metaforicamente potente, che accomuna l'opera di Tezuka a quella di Kaneko, poco importa che si tratti di lottare contro demoni o contro creature sintetiche o esseri umani influenti.
A proposito della trasformazione di Hyakkimaru in Hyaku, una ragazza, Atsushi Kaneko nella postfazione spiega quanto segue: «Credo che un corpo femminile sia molto più adatto a raffigurare qualcosa che viene sfruttato, consumato e trattato come un oggetto. Inoltre, volevo disegnare un Dororo che avesse un significato ai giorni nostri, incapsulando l’atmosfera dell’era moderna e le sue crescenti disparità, la discriminazione e il distacco tra un essere umano e l’altro. A parer mio, una storia dovrebbe essere lo specchio dell’ambiente che si ha intorno, perciò l’ho impostata come una dimostrazione dell’ira che provo nei confronti del mondo. Sarà anche basata su Dororo, ma la rabbia doveva essere la mia


La storia assume un gusto estetico dark, suggestivo, pregno di spunti che sorpassano la sci-fi e sfociano nel racconto esistenziale e nel noir, in un racconto pieno di rabbia e violenza che rivela in ogni pagina la firma l'autore di Wet MoonSoil e Deathco. Rispetto alle sue opere precedenti, Kaneko dimostra di aver raggiunto un'ulteriore maturità come narratore, in grado come pochi altri al mondo di gestire il ritmo del racconto e la tensione narrativa, con capacità in termini visivi nei cambi di inquadrature e nei giochi di luci e ombre che costituiscono un unicum davvero suggestivo e coinvolgente come poche altre letture.



Search and Destroy
J-Pop Manga, 2020

Testi e disegni: Atsushi Kaneko
Da un'opera originale di Osamu Tezuka

Post più popolari