Samuel Stern #12 - La casa delle farfalle
Un passato con cui fare i conti
La casa delle farfalle, il dodicesimo numero di Samuel Stern pubblicato a fine ottobre, chiude la prima annata della serie regolare ideata da Gianmarco Fumasoli e Massimiliano Filadoro aggiungendo cenni importanti al racconto del passato del protagonista, finora sapientemente centellinato dagli autori nel corso dei mesi (e ancora buona in parte da rivelare).
Il difficile rapporto con gli eventi del proprio passato tiene banco sin dalle prime pagine di questo nuovo numero, sceneggiato da Fumasoli e Filadoro con Marco Savegnago, per i disegni di Salvo Coniglione. Nelle scene iniziali infatti si torna a parlare del legame tra Samuel e sua figlia Lily e delle misteriose ragioni che li hanno portati a vivere lontani, facendo riferimento ad avvenimenti che probabilmente verranno approfonditi nei numeri successivi. Tramite alcuni flashback apprendiamo poi alcuni eventi legati alla giovinezza di Samuel, ragazzo ribelle e irrequieto.
Molto interessante il ruolo dei comprimari e dei cosiddetti "personaggi di contorno", tutt'altro che marginali.
Nel numero precedente era stato introdotto il Dr. Brian Monroe, psichiatra e amico di Padre Duncan: con il suo approccio scientifico all'argomento delle possessioni e il suo scetticismo generale nei confronti delle questioni religiose, Monroe forniva un punto di vista differente e un contraltare necessario a livello narrativo (simile a quello di Dana Scully in X-Files, giusto per fare un esempio televisivo noto).
Nel numero precedente era stato introdotto il Dr. Brian Monroe, psichiatra e amico di Padre Duncan: con il suo approccio scientifico all'argomento delle possessioni e il suo scetticismo generale nei confronti delle questioni religiose, Monroe forniva un punto di vista differente e un contraltare necessario a livello narrativo (simile a quello di Dana Scully in X-Files, giusto per fare un esempio televisivo noto).
In questo dodicesimo numero invece spicca il ruolo dell'anziana Sorella Jude, una figura molto ligia ai dogmi della religione. La sua presenza - in un episodio in cui Padre Duncan non compare mai fisicamente - permette agli autori non solo di proseguire il discorso sulla fede, ma anche di dare una visione differente del ruolo di Samuel Stern nella battaglia contro il male (è forse una sorta di angelo? È coinvolto direttamente nella lotta tra il bene e il male anche in senso puramente religioso?). Questo conduce Samuel nel finale a compiere una scelta sofferta ma importante (che non staremo qui a svelare).
È anche questa insomma una delle caratteristiche più suggestive delle sceneggiature di questa serie edita da Bugs Comics: la coralità permette agli sceneggiatori di delineare diverse figure, in gran parte ben caratterizzate (come Sorella Jude, ma anche l'agente di Polizia Foster Cranna) e attraverso l'interazione con Samuel Stern, di riflesso, a rendere il protagonista più tridimensionale.
La storia è cupa, coinvolgente, si lascia leggere in maniera appassionante e convince, anche grazie al lavoro di Salvo Coniglione ai disegni, artista che si inserisce nel novero dei disegnatori che hanno saputo ben interpretare lo spirito della serie, lavorando sapientemente sui giochi di luci e ombre.
Il suo stile pulito e lineare favorisce in particolare la leggibilità e la fruizione da parte dei lettori senza perderne in complessità visiva ed espositiva.
A un anno dal suo esordio in edicola, tra i dodici albi mensili e lo Speciale Extra che offre un viaggio nel dietro le quinte della creazione della serie, Samuel Stern dimostra di avere la stoffa per un fumetto seriale convincente, sviluppando tematiche interessanti in maniera non banale.
Una pubblicazione che continueremo a seguire con estremo interesse.