Maxi Tex #27 - I tre fratelli Bill

 L'incontro tra "fratelli di carta"

Nell'annata in cui abbiamo avuto il piacere più unico che raro di leggere due Texoni (e che Texoni, quelli disegnati da Claudio Villa e Massimo Carnevale!), era difficile immaginare di poter leggere un altro "kolossal" a fumetti dedicato a Tex e in grado di non sfigurare accanto a questi due instant classic. Invece il ventisettesimo Maxi Tex, realizzato ai testi da Mauro Boselli e ai disegni da Alessandro Piccinelli, contiene una lunga storia unica autoconclusiva di ben 268 tavole che non stentiamo a definire con una semplice parola: indimenticabile.

L’episodio segna l'inedito incontro fra Tex e i tre fratelli Bill, creati da Gianluigi Bonelli nel 1952 e resi visivamente da artisti quali Giovanni Benvenuti e Roy D’Amy. Il lugubre Black, il massiccio Sam e il giovane Kid sono tre personaggi ben caratterizzati, ispirati nella fisionomia ai divi del cinema western d'altri tempi (John Corradine, Victor McLaglen e Montgomery Cliff), con dinamiche relazionali a cavallo tra il dramma e l'ironia che rievocano, tra gli altri, film indimenticabili come quelli di John Ford. Questi "fratelli di carta" di Tex Willer erano da ormai più di sessant'anni nel limbo in cui finiscono i personaggi le cui serie hanno smesso d'essere pubblicate (l'ultimo numero di una serie a loro dedicata risale infatti al 1956) e qui tornano dimostrando di riuscire persino a "rubare la scena" al padrone di casa Tex.

Del resto, è già da un po' che è nota l'idea della Sergio Bonelli Editore di omaggiare gli eroi nati dalla penna dal "papà" di Tex da tempo assenti dalle edicole: gli ultimi due numeri di Avventura Magazine hanno infatti riproposto storie di El Kid e Yuma Kid, altre due creazioni di G.L. Bonelli negli anni Cinquanta.

È dunque anche (ma non solo) questo piccolo grande evento editoriale a rendere speciale questo Maxi Tex pubblicato a ottobre. Vedere interagire Tex e i fratelli Bill (per gran parte dell'albo a distanza) e osservare come i rispettivi universi narrativi si fondono con grande naturalezza rappresenta l'ennesima sfida vinta per Mauro Boselli, uno sceneggiatore davvero eccezionale, che riesce a sfruttare le caratteristiche di tutti i personaggi e metterne in risalto le peculiarità.

Il lavoro del "Bos" merita un plauso per vari motivi. In primis, per la capacità indiscutibile di mettere insieme diversi spunti narrativi rendendo la storia avvincente e appassionante, classica nel "respiro" (come giustamente sottolinea Graziano Frediani nella postfazione) ma moderna nel ritmo e nei dialoghi, portando avanti l'azione su più fronti con una "complessità altamente digeribile" che è ormai il suo marchio di fabbrica. Boselli riesce anche a inserire un'interessante connessione con la serie regolare, narrando le conseguenze degli scontri con i Netdahe che hanno tenuto banco per tre numeri e mezzo della serie regolare nei mesi scorsi (per la precisione su Tex #716/719, su disegni di Ernesto Garcia Seijas) e intrecciandole con la trama incentrata sul destino dell'anziano Cochise, da lungo tempo fratello di sangue di Tex (come viene rievocato in questi mesi, giusto per non farci mancare ulteriori collegamenti, tra le pagine del mensile dedicato al giovane Tex Willer).

Mauro Boselli con le copie del Maxi.

Merita un cenno anche il dato che questo lavoro di notevole fattura si accompagna a una produttività senza precedenti: Mauro Boselli può essere ritenuto ufficialmente il più prolifico scrittore di tutti i tempi in casa Bonelli. Secondo quanto riportato di recente dal sito Dime Web, contando le pagine scritte per il Maxi infatti il "Bos" supera quota 45.000 pagine pubblicate (portando il suo numero di tavole sceneggiate per SBE a 45.105 tavole!).

Nel fare i nostri complimenti all'attuale curatore di Tex e co-creatore di Dampyr, ovviamente non bisogna trascurare però di menzionare il lavoro fuori dal comune di Alessandro Piccinelli.

Il copertinista di Zagor confeziona alcune tra le pagine più riuscite della sua intera carriera finora: Piccinelli è in grado di conferire eccezionale dinamismo alle tavole, parallelamente a una buona gestione delle inquadrature e a una cura considerevole per l'espressività dei protagonisti (particolarmente importante in una storia che si muove tra registri differenti). Il suo tratteggio dettagliato riesce a dar vita a un connubio vincente tra la personalità molto spiccata del suo stile e uno stile classico, che riesce a non risultare eccessivamente retrò. 

Citiamo infine la cover dell'albo, realizzata come sempre da Claudio Villa, al contempo iconica e impeccabile, perfetta per presentare un'altra storia che resterà negli annali.

Il sommo Audace


Maxi Tex #27 - I tre fratelli Bill
DATA: ottobre 2020
SERGIO BONELLI EDITORE

SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Mauro Boselli
DISEGNI E CHINE: Alessandro Piccinelli
COPERTINA: Claudio Villa


Tutte le immagini © 2020 Sergio Bonelli Editore.

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