Something Is Killing The Children

Una storia che unisce horror, thriller e action, realizzata da James Tynion IV e Werther Dell’Edera


Archer’s Peak sembra una cittadina come tante, nascosta in un punto non ben definito della costa Nord-Ovest degli Stati Uniti. Una folta vegetazione la cinge in un ambiente chiuso ed opprimente da tipico paesello in cui tutti conoscono tutti - dove però il silenzio e i segreti, quelli pesanti e terrificanti, creano solchi enormi tra le persone. Non solo: ad Archer’s Peak c’è qualcosa di pericoloso e malvagio tra i boschi. Una creatura spaventosa che sembra prediligere la carne giovane, innocente. Something Is Killing The Children è molto più che un semplice titolo accattivante per la serie hit di James Tynion IV e Werther Dell’Edera - è l’intera storia presentata al lettore in cinque semplici, lugubri parole.
Originariamente pubblicata in America per BOOM! Studios, Something Is Killing The Children arriva in Italia grazie a Edizioni BD con il primo volume della serie, Non Andate Nel Bosco: un thriller horror da 144 pagine che dà il benvenuto ai lettori in un microcosmo di periferia statunitense inquietante e corrotto dalla presenza di un terribile mostro che sta lentamente divorando i ragazzini della città. 

Traendo forte ispirazione da Stephen King e da suoi lavori cult come It e Pet Sematary, James Tynion IV costruisce la cittadina di Archer’s Peak raccogliendo nomi e ricordi dalla propria infanzia, modellando e adattandoli ad una storia che fa leva sulla primordiale paura del buio insita in ognuno di noi. James, protagonista e inserto autobiografico dell’autore, àncora i lettori alle dinamiche della cittadina, mostrandone le ferite ancora aperte. Bambino disperso dopo bambino disperso, Archer’s Peak sembra vivere in uno stato di limbo, una sorta di costante miseria e confusione. Troppe vite strappate senza un perché e troppe morti indecifrabili e agghiaccianti lasciano una scia di angoscia e rabbia impressa sul volto di adulti stanchi e combattuti, incapaci di trovare una soluzione. Nessuno sa bene come affrontare la situazione e James, che ha potuto vivere sulla pelle l’orrore della raccapricciante morte dei suoi amici, vaga come un fantasma tra le strade e i corridoi della scuola: ferito, incompreso, inadatto ad esprimere il suo trauma. In questo contesto, l’arrivo di Erica Slaughter in città spezza l’atmosfera e rompe in due la trama di Something Is Killing The Children. Una ragazza di poche, affilate parole, raccolta in un cappotto lungo, capelli biondi come l’oro e occhi verdi come le scaglie di un drago sputafuoco, la giovane cacciatrice di mostri arriva ad Archer’s Peak “incaricata” di rimuovere il problema da un misterioso ordine superiore, ma nemmeno lei è pronta ad affrontare l’orrore che hanno in serbo Tynion IV e Dell’Edera.


Il tempismo è essenziale e la narrazione, almeno nella prima parte del volume, è volutamente dilatata. All’iniziale accenno spaventoso e soprannaturale succedono attimi di silenzio, dialoghi tesi e pregni di parole dure che cadono a terra come macigni. Il lettore assapora amaramente momenti sospesi nel vuoto, come a voler interiorizzare l’assurda follia, l’incubo in cui James è precipitato. Something Is Killing The Children costruisce il proprio orrore in maniera metodica e ponderata. Come nella migliore tradizione à la Stephen King, i personaggi parlano tanto, esplorando il loro status emotivo e mentale. Tynion IV concede giusto un assaggio dell’orrore che prenderà solamente in futuro pieno possesso delle pagine.

Erica Slaughter, come già accennato, è il punto di rottura della storia: il fumetto acquista nuova energia con Erica, che porta con sé nuove sottotrame e costringe James a ricordare l’ultima, tragica apparizione del mostro. Werther Dell’Edera può accantonare per un secondo i ritmi lenti, ingabbiato nella triste griglia della quotidianità di Archer’s Peak, per sbizzarrirsi sadicamente, dando sfogo al tratto sporco della sua matita che diventa impreciso e mozzato, violentemente reciso dalle chine nere come la notte. Il lettore è strappato con forza dal torpore in cui vive la cittadina: la prima apparizione del mostro chiude l’antefatto di Something Is Killing The Children per dare inizio ad una caccia senza tregua tra i boschi di Archer’s Peak - tra gli oscuri segreti di Erica Slaughter e il processo di catarsi del giovane James.



La nuova protagonista balza immediatamente all’occhio per il suo look e l’alone di mistero (questa volta positivo) che seduce il lettore. Dell’Edera completa la caratterizzazione di Tynion IV con alcune gimmick di character design che rendono Erica Slaughter impossibile da resistere: un'antieroina che non sembra intenzionata a voler salvare la città per scopi nobili, quanto più voler chiudere in fretta il lavoro e impedire alle creature di uccidere ancora e proliferare. Ancora una volta James funge da punto di vista ideale per il lettore: attraverso di lui emerge il senso di crescita esponenziale degli eventi, che via via sfuggono dalle mani degli adulti di Archer’s Peak e cadono tra le braccia di Slaughter. La strana ragazza rompe qualsiasi schema di normalità imposto finora e la sua personalità magnetica muove la seconda parte del volume. 

I dialoghi con James hanno un sapore diverso e la rabbia si trasforma in desiderio di giustizia - quasi vendetta. La dinamica tra i due insaporisce la sceneggiatura con qualche gradito cenno di humor e, finalmente, Tynion IV cede ad attimi di positività, accendendo un barlume di speranza nel cuore di James - l’unico tranquillo all’arrivo di Erica ad Archer’s Peak, che reagisce alla comparsa della ragazza come qualsiasi comunità insulare e chiusa farebbe: con sospetto e paura. La città si accende e gli animi si scaldano mentre la storia avanza ad incedere rapido: Dell’Edera e il colorista Miquel Muerto dialogano con il testo lasciandosi andare a zaffate improvvise di colore in una tavolozza piuttosto statica, legata a colori autunnali e invernali. Il ritmo si fa incalzante e il percorso verso il climax di Non Andate Nel Bosco si lascia anch’esso sedurre dallo charme selvaggio, violento e spaventosamente competente di Erica nel suo lavoro. Le sequenze action di Something Is Killing The Children ravvivano il gran finale all’interno di un’ambientazione putrida e viscida, la tana di un mostro orrendo che finalmente incontra pane per i suoi denti.




Ma la storia è solo appena cominciata: Tynion IV semina interessanti elementi sui quali costruire il futuro della serie. Il misterioso Ordine al quale appartiene Erica Slaughter dona orizzontalità ed ampio raggio alla trama e attorno ad esso si intrecciano i destini di più personaggi; il più tradizionale dei cliffhanger chiude invece i primi cinque capitoli presentati all’interno del volume, lasciando l’acquolina in bocca ed un freddo brivido lungo la schiena al lettore. L’influenza di Stephen King permea la storia ma Something Is Killing The Children non scimmiotta, né tantomeno si ferma ad un banale circolo infinito di vuote citazioni - al contrario di alcune ultime tendenze tra cinema e serie TV. L’ispirazione vive nell’atmosfera inquieta e drammatica della cittadina di Archer’s Peak e nei suoi abitanti, illustrati splendidamente da Werther Dell’Edera, che con tocchi fini di matita e china dà vita all'intrigante sceneggiatura di James Tynion IV, capace di unire horror, thriller e action in una formula vincente - perfettamente incarnata nell’immagine terribilmente affascinante, graffiante e granitica della sua protagonista femminile.

Fabrizio Nocerino

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