"I ventuno vaffanculo di Zeno" di Roy e Ferrara
I ventuno vaffanculo di Zeno è un volume nato in origine come autoproduzione del collettivo Mojo (Oblio, Anomalia) e riproposto da DOUbLe SHOt in una nuova versione con cover inedita.
Scritto da Niccolò Roy Testi per i disegni di Giulio Ferrara, racconta la storia di un anziano, Zeno Moretti, che scopre di avere pochi mesi di vita e decide di vendicarsi di tutte quelle persone che gli hanno fatto un torto, mandandole a quel paese senza mezzi termini.
La storia è narrata con gusto e riesce a coinvolgere il lettore, anche grazie a citazioni a film indimenticabili come i western di Sergio Leone e alla rievocazione di contesti lontani nel tempo come la Seconda Guerra Mondiale.
Proprio come l'omonimo protagonista del romanzo di Italo Svevo, Zeno riesce a interpretare bene le contraddizioni e l'inappropriatezza dell'uomo moderno, non sempre pienamente padrone del proprio tempo, anche se, a differenza dell'inetto descritto da Svevo, il signor Moretti prova a reagire ai torti subiti nella vita in modo alquanto irriverente.
Dietro l'aspetto quasi goliardico del "vaffanculo" e al di là dell'idea del protagonista di non avere niente da perdere si nascondono i drammi di una vita, i ricordi, le emozioni e i rimorsi e tutto quello che ha caratterizzato il percorso esistenziale di Zeno.
Il concetto di tempo torna spesso nell'opera, anche grazie alla metafora dell'orologio di Zeno, agli attimi in cui si ferma, agli incontri che hanno caratterizzato momenti cruciali e alle persone speciali con le quali condividere i propri stati d'animo. Si tratta di un orologio, a detta del protagonista, che non misura il tempo ma gli umori, evidentemente in contatto con la sua componente più viscerale, i suoi sentimenti più profondi.
Alla descrizione dell'emotività dei personaggi è votata la rappresentazione visiva di Giulio Ferrara, con un tratto spesso che in alcuni punti tende quasi al grottesco, a partire dalla rappresentazione del protagonista, con quel suo volto estremamente allungato e gli occhi quasi nascosti dalle folte sopracciglia.
Molto efficace nella resa delle scene che mescolano realtà, ricordi e immaginazione, ben supportato da una colorazione che, concentrandosi su pochi colori, fa emergere il mood che caratterizza le varie sequenze.
Un fumetto breve, intenso, meritevole, penalizzato purtroppo a livello di visibilità dalla pubblicazione con tempistiche un po' sfortunate: uscito ufficialmente a fine febbraio, poche settimane prima del lockdown, ha ricevuto per forza di cose scarsa visibilità in un contesto dove le priorità sono diventate ben altre.
Non è troppo tardi però per dare il giusto spazio alle gesta (insulti) del povero Zeno Moretti.
Il sommo Audace
I ventuno vaffanculo di Zeno
DOUbLe SHOt, 2020
Testi: Niccolò Roy Testi
Disegni: Giulio Ferrara