Il Mecenate Audace: Mambo Magicka Voodoo Child vol. 1

Le magical girls giapponesi incontrano il voodoo 



Quando si prende in mano il volume di Mambo Magicka Voodoo Child, edito da Noise Press, è impossibile non notare due cose: i colori psichedelici della copertina, con il verde dei capelli della protagonista che così bene contrastano con tutto il resto, e il titolo che fa l’occhiolino ad un anime che in passato sconvolse il suo pubblico, stravolgendo alcuni canoni del genere majokko (quello a cui appartengono classici del fumetto e dell’animazione giapponese come Sailor Moon, Card Captor Sakura e Magic Knight Rayearth). Stiamo parlando di Puella Magi Madoka Magica, il cui nome risuona nel titolo di questo fumetto italiano.



Anche Mambo Magicka Voodoo Child è una rivisitazione del genere majokko e i suoi autori, Cristiano Brignola e Federico “Peteliko” Pugliese, lo fanno con una narrazione occidentale e un’ambientazione italiana (Bologna, nello specifico), tessendo le caratteristiche proprie delle magical girls con quelle del Voodoo, una religione che normalmente conosciamo per stereotipi: chiodi infilati in bambole inquietanti, magia nera, zombie, ecc…

Brignola e Pugliese si allontanano da questi cliché e prendono ispirazione dalla vera tradizione voodooista, dove la sacerdotessa (chiamata “mambo”) e il sacerdote (“oungan”) riescono ad entrare in contatto con gli spiriti (detti “loa”) di un altro mondo. Gli autori si appropriano di questa terminologia e la utilizzano per raccontare un urban fantasy che ha per protagonista Ebe, una ragazza che fino a non molto tempo fa era un’adolescente come tante… almeno fino a quando non ha scoperto di essere malata di cancro.

Durante il suo difficile percorso di cura, Ebe si ritrova a dover affrontare un mostro che vuole approfittare della sua paura della morte. Ad intervenire per salvarla è Felix, un suo compagno di classe che è in grado di farsi possedere da una divinità Voodoo per ottenere poteri straordinari. Anche Ebe si ritroverà ad essere posseduta da un loa per salvare sia Felix che sua madre: Maman Brigitte!


È proprio durante questo primo attacco da parte di un mostro che vengono sottolineate molte delle caratteristiche proprie del genere majokko, a cominciare dall’animale-mascotte: un cane parlante che si rivela essere Papa Legba, un loa capace di aprire i cancelli del mondo divino in modo che gli spiriti possano entrare nella nostra realtà. Inoltre sia Ebe che Felix si trasformano proprio come delle magical girls, anche se in un modo più macabro rispetto agli standard classici (ed è proprio questo rendere più macabro qualcosa che classicamente è considerato “roseo” e “pastelloso” uno dei punti forti del fumetto).

Per tutto il fumetto vengono utilizzati colori accesi che ricordano le insegne al neon, specialmente nelle scene in cui entrano in gioco i loa e i mostri che devono sconfiggere, ad evidenziare la loro natura sovrannaturale. I colori sono sempre accompagnati da una texture che sembra rendere “sporca” ogni superficie, introducendo il lettore fin da subito in una storia dove la morte è un pensiero fisso: non solo per la malattia di Ebe, ma anche per il fatto che, per essere posseduto da un dio della morte, bisogna aver accettato l’idea che un giorno morirai. Un conflitto non da poco, per una giovane ragazza che sta lottando proprio per rimanere in vita… E, considerando le ultime pagine del fumetto (senza spoilerare), sarà proprio questo il tema del secondo volume. Dovo aver letto questo primo numero, non vediamo l’ora di leggere come si svilupperà la vicenda! Infatti Mambo Magicka Voodoo Child, oltre ad interpretare in modo originale un genere codificato, ha anche un ritmo fresco e serrato che porta il lettore dritto alla conclusione del volume.


Se siete appassionati di majokko, vi consigliamo un titolo che si discosta dalle atmosfere cupe di Mambo Magicka Voodoo Child, preferendo invece parodiare il genere: Good Knights di Valentina Berger, Giulia Lomurno e Michaela Menicacci, di cui abbiamo parlato in questo episodio di Podcast Povero.


Il Mecenate Povero
(Vanessa e Marco)

Trovate le altre puntate della rubrica Il Mecenate Audace qui.

Post più popolari