Tex Willer #13
La conclusione dell'appassionante spy-story di Boselli & De Angelis
Con il tredicesimo albo, pubblicato lo scorso 20 novembre, si celebra il primo anno di vita editoriale di Tex Willer, la collana dedicata alle inedite avventure del giovane Tex. L'episodio, dal titolo La trappola di Mefisto, porta a conclusione l'avvincente spy-story in quattro parti realizzata da Mauro Boselli e Roberto De Angelis, nuovo tassello di un affresco solido e convincente.
Questo ciclo in particolare risulta pieno di intrighi e misteri, denso d'azione e di comprimari interessanti e tridimensionali: da Steve Dickart - in arte Mefisto - una delle nemesi più note di Tex, a Kate Warne, sagace detective dell'Agenzia Pinkerton, fino al giovane avvocato Lincoln, candidato alle elezioni e dichiaratamente contrario allo schiavismo.
La storia si svolge in diverse location, tutte suggestive: dalle strade di Saint Louis alle rive del fiume Missouri per trovare il suo climax su un treno in corsa verso Chicago, in un'avventura che non è solamente un concentrato di spionaggio, magia e colpi di scena.
Come espresso dallo stesso Boselli nell'introduzione all'albo, la sceneggiatura presentava infatti diverse insidie, tra le quali la difficoltà nel rendere degnamente un contesto socio-politico-culturale difficile all'interno di una storia avventurosa. La complessa lotta per l'abolizione della schiavitù è un argomento trattato sotto traccia nelle prime fasi di questa quadrologia, per poi diventare sempre più rilevante, guadagnandosi un posto speciale nel finale (e in particolare nell'ultimissima, splendida tavola), in un riuscito equilibrio tra l'approfondimento delle argomentazioni e le necessità della trama avventurosa.
Altro motivo d'interesse per la storia (e di grattacapi per lo sceneggiatore) è che il futuro Ranger si trova faccia a faccia con una detective, Kate, rappresentata come una donna forte, dinamica e in gamba. L'agente Pinkerton ha un'interazione con Tex decisamente complessa e moderna, fuori dagli schemi, che il sottoscritto ha trovato particolarmente riuscita nel suo sviluppo.
Inoltre, c'è il legame tra Tex e Mefisto. Dato che il primo vero incontro/scontro tra i due avverrà solo alcuni anni più tardi (come narrato nella serie regolare "classica"), qui i due si sfiorano solamente in più di un'occasione senza mai trovarsi realmente faccia a faccia. Per ottenere questo risultato, Boselli utilizza degli espedienti narrativi davvero notevoli, che dimostrano una cura fuori dal comune non solo per la realizzazione della storia in sé ma anche per rispettare la continuity ed evitare di contraddire le nozioni già note.
In questo ciclo Boselli è accompagnato da Roberto De Angelis, artista che eravamo abituati ad associare agli scenari fantascientifici di Nathan Never e che invece sembra particolarmente a proprio agio sulle vie del west, al punto da aver quasi "colonizzato" la testata, realizzando molti dei numeri pubblicati in questa prima annata. Lo stile di De Angelis si dimostra adatto sia alle scene dialogate che ai passaggi più densi d'azione o ai momenti d'atmosfera (come le splendide tavole sul Missouri), rendendo l'albo piacevole non solo concettualmente ma anche visivamente.
In chiusura, un piccolo bilancio.
Questo mensile rappresenta a tutti gli effetti il coronamento della "rivoluzione silente" operata da Mauro Boselli su Tex. Senza troppi strilli pubblicitari, né reboot né operazioni esclusivamente commerciali, lo sceneggiatore principe e curatore della testata Bonelli più longeva e amata continua da anni a realizzare storie avvincenti, moderne, piene di richiami al passato (a personaggi, avvenimenti e atmosfere) ma che sembrano incredibilmente contemporanee, fresche di giornata, in grado di convincere i lettori più esigenti senza perdere mai un colpo. E lo conferma il successo di questa nuova serie (sensazione supportata dalla pubblicazione del primo albo speciale annuale, pubblicato a dicembre).
Lunga vita a Tex!
Tex Willer - “La trappola di Mefisto”
NUMERO: 13
DATA: novembre 2019
SERGIO BONELLI EDITORE
COPERTINA: Maurizio Dotti
SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Mauro Boselli
DISEGNI E CHINE: Roberto De Angelis
Tutte le immagini © 2019 Sergio Bonelli Editore.
Con il tredicesimo albo, pubblicato lo scorso 20 novembre, si celebra il primo anno di vita editoriale di Tex Willer, la collana dedicata alle inedite avventure del giovane Tex. L'episodio, dal titolo La trappola di Mefisto, porta a conclusione l'avvincente spy-story in quattro parti realizzata da Mauro Boselli e Roberto De Angelis, nuovo tassello di un affresco solido e convincente.
Questo ciclo in particolare risulta pieno di intrighi e misteri, denso d'azione e di comprimari interessanti e tridimensionali: da Steve Dickart - in arte Mefisto - una delle nemesi più note di Tex, a Kate Warne, sagace detective dell'Agenzia Pinkerton, fino al giovane avvocato Lincoln, candidato alle elezioni e dichiaratamente contrario allo schiavismo.
La storia si svolge in diverse location, tutte suggestive: dalle strade di Saint Louis alle rive del fiume Missouri per trovare il suo climax su un treno in corsa verso Chicago, in un'avventura che non è solamente un concentrato di spionaggio, magia e colpi di scena.
Come espresso dallo stesso Boselli nell'introduzione all'albo, la sceneggiatura presentava infatti diverse insidie, tra le quali la difficoltà nel rendere degnamente un contesto socio-politico-culturale difficile all'interno di una storia avventurosa. La complessa lotta per l'abolizione della schiavitù è un argomento trattato sotto traccia nelle prime fasi di questa quadrologia, per poi diventare sempre più rilevante, guadagnandosi un posto speciale nel finale (e in particolare nell'ultimissima, splendida tavola), in un riuscito equilibrio tra l'approfondimento delle argomentazioni e le necessità della trama avventurosa.
Altro motivo d'interesse per la storia (e di grattacapi per lo sceneggiatore) è che il futuro Ranger si trova faccia a faccia con una detective, Kate, rappresentata come una donna forte, dinamica e in gamba. L'agente Pinkerton ha un'interazione con Tex decisamente complessa e moderna, fuori dagli schemi, che il sottoscritto ha trovato particolarmente riuscita nel suo sviluppo.
Inoltre, c'è il legame tra Tex e Mefisto. Dato che il primo vero incontro/scontro tra i due avverrà solo alcuni anni più tardi (come narrato nella serie regolare "classica"), qui i due si sfiorano solamente in più di un'occasione senza mai trovarsi realmente faccia a faccia. Per ottenere questo risultato, Boselli utilizza degli espedienti narrativi davvero notevoli, che dimostrano una cura fuori dal comune non solo per la realizzazione della storia in sé ma anche per rispettare la continuity ed evitare di contraddire le nozioni già note.
In questo ciclo Boselli è accompagnato da Roberto De Angelis, artista che eravamo abituati ad associare agli scenari fantascientifici di Nathan Never e che invece sembra particolarmente a proprio agio sulle vie del west, al punto da aver quasi "colonizzato" la testata, realizzando molti dei numeri pubblicati in questa prima annata. Lo stile di De Angelis si dimostra adatto sia alle scene dialogate che ai passaggi più densi d'azione o ai momenti d'atmosfera (come le splendide tavole sul Missouri), rendendo l'albo piacevole non solo concettualmente ma anche visivamente.
In chiusura, un piccolo bilancio.
Questo mensile rappresenta a tutti gli effetti il coronamento della "rivoluzione silente" operata da Mauro Boselli su Tex. Senza troppi strilli pubblicitari, né reboot né operazioni esclusivamente commerciali, lo sceneggiatore principe e curatore della testata Bonelli più longeva e amata continua da anni a realizzare storie avvincenti, moderne, piene di richiami al passato (a personaggi, avvenimenti e atmosfere) ma che sembrano incredibilmente contemporanee, fresche di giornata, in grado di convincere i lettori più esigenti senza perdere mai un colpo. E lo conferma il successo di questa nuova serie (sensazione supportata dalla pubblicazione del primo albo speciale annuale, pubblicato a dicembre).
Lunga vita a Tex!
Il sommo Audace
Tex Willer - “La trappola di Mefisto”
NUMERO: 13
DATA: novembre 2019
SERGIO BONELLI EDITORE
COPERTINA: Maurizio Dotti
SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Mauro Boselli
DISEGNI E CHINE: Roberto De Angelis
Tutte le immagini © 2019 Sergio Bonelli Editore.