"Malibu" di Eliana Albertini
Piccole storie di provincia che s'intrecciano
Difficile spiegare cosa sia la provincia a chi non l'ha vissuto sulla propria pelle: un modo di vivere, pensare e sognare completamente a sé. Prova a narrarlo Eliana Albertini con il suo Malibu, opera dal titolo ossimorico che rimanda alle splendide spiagge californiane e racconta invece, sin dalla copertina, grigi paesaggi di periferia.
Malibu è il nuovo volume di Rami, collana di fumetti di fiction curata da Alice Milani. Dopo il successo di critica delle precedenti opere della collana (Allen Meyer di Paolo Castaldi e Il futuro è un morbo oscuro, dottor Zurich! di Lise & Talami), la casa editrice BeccoGiallo si affida dunque al giovane talento di Eliana Albertini. Nata nel 1992 ad Adria, in provincia di Rovigo, l'autrice ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Bologna ed è tra le fondatrici del collettivo Blanca. Nel 2017 è stato pubblicato, sempre da BeccoGiallo, il suo primo lavoro, Luigi Meneghello, apprendista italiano, che ha ottenuto il premio Nuove Strade al Napoli Comicon nel 2019.
In Malibu, tante storie diverse si intrecciano e si accavallano. Tasselli solo apparentemente scollegati che sembrano invece, a ben vedere, avere un collante, il vero protagonista della narrazione: il luogo che fa da sfondo, lo scenario di provincia, alla periferia di tutto. La strada statale Romea, ritratta più volte dall'autrice nelle belle splash page di raccordo tra i capitoli, è il testimone silente del dipanarsi di vite al margine, dell'incessante ricerca di una dimensione esistenziale che, in alcuni, sembra non placarsi mai.
L'autrice ritrae i vari personaggi durante momenti della vita quotidiana, come andare a far la spesa, seguire una processione, recarsi a un bar o in discoteca: una progressione di piccoli avvenimenti che non sfocia (se non forse nel finale) in qualcosa che catturi maggiormente l'attenzione o dimostri particolare rilevanza, quasi a voler rappresentare semplicemente ciò che avviene in quella porzione di mondo, tra i rami del Delta del Po.
Lo stile grafico è decisamente virato sull'underground, con una particolare predilezione per la cura delle ambientazioni nonché per la sinuosità dei lineamenti dei personaggi.
Malibu è un volume intenso, che entra sottopelle e lascia per tutto il tempo la sensazione di essere stati trasportati in un microcosmo dove le grandi città sembrano solo leggende lontane e dove la realtà, cruda e spesso desolante, sovrasta qualunque finzione.
Malibu
BeccoGiallo
Testi e disegni: Eliana Albertini
Difficile spiegare cosa sia la provincia a chi non l'ha vissuto sulla propria pelle: un modo di vivere, pensare e sognare completamente a sé. Prova a narrarlo Eliana Albertini con il suo Malibu, opera dal titolo ossimorico che rimanda alle splendide spiagge californiane e racconta invece, sin dalla copertina, grigi paesaggi di periferia.
Malibu è il nuovo volume di Rami, collana di fumetti di fiction curata da Alice Milani. Dopo il successo di critica delle precedenti opere della collana (Allen Meyer di Paolo Castaldi e Il futuro è un morbo oscuro, dottor Zurich! di Lise & Talami), la casa editrice BeccoGiallo si affida dunque al giovane talento di Eliana Albertini. Nata nel 1992 ad Adria, in provincia di Rovigo, l'autrice ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Bologna ed è tra le fondatrici del collettivo Blanca. Nel 2017 è stato pubblicato, sempre da BeccoGiallo, il suo primo lavoro, Luigi Meneghello, apprendista italiano, che ha ottenuto il premio Nuove Strade al Napoli Comicon nel 2019.
In Malibu, tante storie diverse si intrecciano e si accavallano. Tasselli solo apparentemente scollegati che sembrano invece, a ben vedere, avere un collante, il vero protagonista della narrazione: il luogo che fa da sfondo, lo scenario di provincia, alla periferia di tutto. La strada statale Romea, ritratta più volte dall'autrice nelle belle splash page di raccordo tra i capitoli, è il testimone silente del dipanarsi di vite al margine, dell'incessante ricerca di una dimensione esistenziale che, in alcuni, sembra non placarsi mai.
L'autrice ritrae i vari personaggi durante momenti della vita quotidiana, come andare a far la spesa, seguire una processione, recarsi a un bar o in discoteca: una progressione di piccoli avvenimenti che non sfocia (se non forse nel finale) in qualcosa che catturi maggiormente l'attenzione o dimostri particolare rilevanza, quasi a voler rappresentare semplicemente ciò che avviene in quella porzione di mondo, tra i rami del Delta del Po.
Lo stile grafico è decisamente virato sull'underground, con una particolare predilezione per la cura delle ambientazioni nonché per la sinuosità dei lineamenti dei personaggi.
Malibu è un volume intenso, che entra sottopelle e lascia per tutto il tempo la sensazione di essere stati trasportati in un microcosmo dove le grandi città sembrano solo leggende lontane e dove la realtà, cruda e spesso desolante, sovrasta qualunque finzione.
Il sommo Audace
Malibu
BeccoGiallo
Testi e disegni: Eliana Albertini