Letture Audaci #22
Nathan Never Generazioni #6, Capitan America #103 e Kick-Ass: La nuova tipa 1
Bentornati alle Letture Audaci, brevi pareri su fumetti di recente uscita.In questa puntata parleremo del numero conclusivo di Nathan Never Generazioni di Antonio Serra, Adriano Barone e Massimo Dall'Oglio, che rievoca atmosfere e design cari a Tsutomu Nihei, del numero conclusivo della saga futuristica del Capitan America di Mark Waid e Leonardo Romero e del nuovo volume del Kick-Ass di Mark Millar e John Romita Jr. incentrato su un personaggio inedito.
Gli Alfa e gli Omega - Nathan Never Generazioni #6 di Antonio Serra, Adriano Barone e Massimo Dall'Oglio (SBE)
"Da quanti anni questa guerra va avanti? È come se stessimo combattendo da sempre."
Il sesto e ultimo numero di Generazioni è una storia drammatica e intensa, che parte dalle battaglie fantascientifiche di un'umanità costretta alla fuga da mostruosi esseri mutaforma e si sposta nel finale su vicissitudini familiari e personali, rivelandoci dunque l'inatteso destino dei protagonisti. La trama ideata da Antonio Serra e la sceneggiatura di Adriano Barone riportano alla mente lo stile di un autore che già era stato omaggiato brevemente nel numero zero: Tsutomu Nihei. Stavolta però il riferimento esplicito (come sempre intuibile già a partire dalla cover) non è a Blame bensì a un'altra sua famosa serie, Knights of Sidonia.
Ai disegni Massimo Dall'Oglio conferma la sua capacità di reinterpretare gli stilemi del fumetto giapponese aggiungendovi la propria personale sensibilità, in pagine davvero suggestive e d'impatto.
Una degna conclusione per un progetto nel quale gli autori hanno potuto riversare il loro amore verso la fantascienza letteraria, cinematografica, televisiva e fumettistica senza doverlo trasformare in qualcos'altro o lasciare sullo sfondo. È solo passione quella che emerge, viscerale, sentita e autentica. Proprio per questo, risulta ancora più prorompente: il lettore viene coinvolto con trasporto, impossibile rimanere distaccati.
Di sicuro una miniserie che rimarrà nella memoria, per il coraggio di sperimentare e di non fermarsi sui sentieri già battuti.
Capitan America #103 di Mark Waid, Leonardo Romero e AA.VV. (Panini Comics)
Volge al termine l'avventura futuristica orchestrata da Mark Waid e disegnata da Leonardo Romero con illustri incursioni (in questo caso spicca il nome del maestro Alan Davis). Una storia che ha puntato all'essenza di Capitan America, tanto da non vederlo nemmeno protagonista in prima persona, lasciando piuttosto la scena ai suoi degni successori circondati da nemici vecchi e nuovi.
L'essenza di un eroe, dicevamo, ma soprattutto di un uomo che ha saputo sempre indicare la giusta via da seguire, spesso fatta di sacrifici ma affrontata sempre con volontà e amore verso il proprio Paese e soprattutto verso chi lo vive giorno dopo giorno con l'intento di renderlo un posto migliore.
La storia scorre, godibile e veloce. Romero fa un lavoro mai esaltante ma sempre costante e funzionale al racconto.
Sicuramente un ciclo curioso per scoprire che non è la maschera o lo scudo a fare il Capitano, ma l'uomo dietro di essi.
In appendice, Tales of Suspanse si rivela una bella sorpresa. Poche chiacchiere, esplosioni, mosse marziali e proiettili condiscono pagine divertenti e ricche di azione in un gioco di spie spesso surreale. La bassa aspettativa iniziale lo ha reso una vera chicca.
Kick-Ass: La nuova tipa - Libro uno, di Mark Millar e John Romita Jr. (Panini Comics)
Mark Millar torna su Kick-Ass con una nuova stagione, con nuovi personaggi e nuovi stimoli.
L'idea vincente alla base della serie, qui ripresa in maniera potente ed efficace, è quella di rimodulare le dosi di realismo nella narrazione supereroistica, calando i personaggi in un contesto talmente realistico da renderlo assimilabile al mondo che ci circonda. Ogni azione sembra avere una ripercussione autentica sulla vita dei protagonisti e ciò contribuisce a favorire nel lettore un processo di immedesimazione (certo, ci sono calci e pugni e sangue e pallottole, ma quello è un discorso a parte...).
Molto azzeccata in tal senso la scelta della nuova protagonista, Patience Lee. Ex sergente maggiore del 160esimo reggimento dell'aviazione, di stanza in Afghanistan, una volta tornata a casa affronta problemi sin troppo reali: un marito che le volta le spalle, le difficoltà a sbarcare il lunario, l'impegno nel tirare su i figli. Calata in tale contesto, la scelta di indossare una maschera e un costume rappresenta al contempo una necessità e una follia, esattamente come sarebbe nella vita reale. Un personaggio al quale è estremamente facile appassionarsi, insomma.
Ai disegni il co-creatore della serie originale, John Romita Jr., sembra davvero tornato agli antichi fasti, plausibilmente anche grazie al contributo di Peter Steigerwald (e altri collaboratori) alle chine digitali e ai colori. Nulla da recriminare a tavole ben confezionate e che rendono piacevole la lettura.
Insomma, un bel ritorno, che fa il paio con la nuova serie dedicata a Hit-Girl e che contribuisce a portare avanti gli spunti di Millar che tanta fortuna hanno avuto (e verosimilmente avranno, grazie all'accordo con Netflix) in tutto il mondo.
Il Sommo & Fosco