Boschi mai visti: il nuovo volume di Gipi
A Lucca Coconino presenterà le prime "selvagge" storie di Gipi
"Vi invitiamo a inoltrarvi in radure nascoste, a correre tra le prime e selvagge storie, favolosi germogli ormai introvabili". Così Coconino Press ha presentato Boschi mai visti di Gipi, nuovo volume dell'autore pisano che sarà presentato a Lucca Comics & Games 2018.
Il volume conterrà il meglio della produzione di Gipi dal 1994 al 2003, pubblicata in origine su Cuore, Boxer e Blue, oltre ad alcune storie brevi completamente inedite.
È stato introdotto dallo stesso autore, sul proprio profilo Facebook, con queste parole:
"Sono stato giovane.
Sono stato molto arrabbiato (a volte lo sono ancora).
E mi sono tormentato per cercare il disegno, il modo di raccontare.
Per trovare una voce che non fosse, se possibile, lo specchio di uno specchio di uno specchio di altri.
A Lucca esce questo libro per Coconino Press, si chiama "Boschi mai visti" ed è pieno di cose che nessuno ha visto mai, e che raccontano questo percorso.
Ci sono tante storie piene di sesso, di droga, di violenza.
Alcune, quando le ho riviste, mi hanno impressionato.
Ci sono tanti stili di disegno diversi.
E c'è, evidente, tutto il percorso fatto in quasi trent'anni di lavoro.
Se fossi un disegnatore giovane vorrei leggerlo e guardarlo. Per scoprire come vanno le cose quando senti che la tua strada è raccontare e fai a cazzotti con te stesso per riuscire a farlo.
Adesso giovane non lo sono più.
Ma queste storie sì.
Accidenti se lo sono. Maledette."
"Sono stato giovane.
Sono stato molto arrabbiato (a volte lo sono ancora).
E mi sono tormentato per cercare il disegno, il modo di raccontare.
Per trovare una voce che non fosse, se possibile, lo specchio di uno specchio di uno specchio di altri.
A Lucca esce questo libro per Coconino Press, si chiama "Boschi mai visti" ed è pieno di cose che nessuno ha visto mai, e che raccontano questo percorso.
Ci sono tante storie piene di sesso, di droga, di violenza.
Alcune, quando le ho riviste, mi hanno impressionato.
Ci sono tanti stili di disegno diversi.
E c'è, evidente, tutto il percorso fatto in quasi trent'anni di lavoro.
Se fossi un disegnatore giovane vorrei leggerlo e guardarlo. Per scoprire come vanno le cose quando senti che la tua strada è raccontare e fai a cazzotti con te stesso per riuscire a farlo.
Adesso giovane non lo sono più.
Ma queste storie sì.
Accidenti se lo sono. Maledette."