Nathan Never: Generazioni #3
Un viaggio nel cosmo di una fantascienza più romantica
I dominatori del Cosmo, terzo episodio di Nathan Never: Generazioni, prosegue nel viaggio tra i generi e tra gli universi narrativi. Lo sceneggiatore Giovanni Eccher e il disegnatore Andrea Bormida, su soggetto di Antonio Serra, realizzano un omaggio alle saghe di fantascienza avventurosa in stile "cappa e spada" che negli anni '70, riprendendo il gusto classico dell'intramontabile Flash Gordon di Alex Raymond, avevano riportato in auge la space opera poco prima che l'avvento di Star Wars cambiasse radicalmente il modo di pensare e realizzare le opere di sci-fi.
Già a partire dalla copertina e dal logo (con l'inedito trattino tra "Nathan" e "Never") sembra evidente che il riferimento è allo Star-Lord di Chris Claremont e John Byrne, al quale si aggiungono altre saghe stellari a fumetti statunitensi come lo Starjammers di Claremont (ancora lui!) e Dave Cockrum e Star Hunters di David Michelinie, Don Newton e Bob Layton (tutte opere il cui titolo inizia emblematicamwnte con il termine "Star", citate del resto dallo stesso Serra nell'ormai consueto e interessante articolo di corredo alla pubblicazione, diffuso sul sito Bonelli).
Erano saghe in cui gli eroi guidavano variopinti gruppi di impavidi ribelli, intenti a difendere l'intero cosmo da potenti e malvagi tiranni o nemesi aliene. Queste storie riproponevano i topoi dei racconti pirateschi o del genere "cappa e spada", ai quali aggiungevano connotati stellari senza porsi grossi intenti realistici. Una fantascienza diversa da quella contemporanea, più sognante e romanzata.
Serra, Barone e Bormida realizzano dunque un tributo a quelle storie, importanti per i lettori di un'intera generazione, reimmaginando la storia di Nathan Never e il contesto entro il quale agisce (come già avvenuto nei numeri precedenti, vedi qui e qui). Nathan è alla guida di un gruppo di masnadieri i quali, nelle profondità dello spazio, sfidano il potente imperatore Kal (alias Aristotele Skotos), intento a conquistare il pianeta Alfa. Contestualmente viene portata avanti la trama generale della miniserie, con interessanti colpi di scena (in particolare uno nell'ultimissima pagina, che probabilmente dividerà i lettori in termini di gradimento).
Una storia appassionante, a tratti un po' verbosa, che non lesina l'aggiunta di un pizzico di ironia (che in fondo non guasta mai).
I disegni di Bormida sono volutamente retrò, a partire dalle scelte per il tratto e per la retinatura, e sono determinanti per rendere visivamente esplicite le citazioni, a partire dalla copertina vintage. Niente ingombranti tute spaziali o astronavi squadrate e realistiche, bensì personaggi dotati di elmetti, tute attillate e pistole a raggi, architetture futuribili ma non troppo spigolose e navicelle spaziali elegantissime.
Più che un tuffo nel futuro, un tuffo nel passato, o meglio nel modo in cui in passato veniva immaginato il futuro.
Andando oltre la cornice fantascientifica, la storia di Nathan Never assume insomma la forma di un'avventura a tutto tondo, in grado di rievocare il modo di sognare di epoche ormai andate. L'omaggio di Serra, Eccher e Bormida alla fantascienza avventurosa in stile "cappa e spada" è un sentito tributo a un periodo più romantico e meno complicato, che conferma la versatilità di Nathan Never, del cast di personaggi e dell'intero contesto narrativo, nonché l'estrema adattabilità agli scenari e ai generi più variegati.
Nathan Never Generazioni: I dominatori del Cosmo
NUMERO: 3
DATA: luglio 2018
SERGIO BONELLI EDITORE
COPERTINA: Andrea Bormida
SOGGETTO: Antonio Serra
SCENEGGIATURA: Giovanni Eccher
DISEGNI E CHINE: Andrea Bormida
Tutte le immagini: © 2018 Sergio Bonelli Editore.
I dominatori del Cosmo, terzo episodio di Nathan Never: Generazioni, prosegue nel viaggio tra i generi e tra gli universi narrativi. Lo sceneggiatore Giovanni Eccher e il disegnatore Andrea Bormida, su soggetto di Antonio Serra, realizzano un omaggio alle saghe di fantascienza avventurosa in stile "cappa e spada" che negli anni '70, riprendendo il gusto classico dell'intramontabile Flash Gordon di Alex Raymond, avevano riportato in auge la space opera poco prima che l'avvento di Star Wars cambiasse radicalmente il modo di pensare e realizzare le opere di sci-fi.
Già a partire dalla copertina e dal logo (con l'inedito trattino tra "Nathan" e "Never") sembra evidente che il riferimento è allo Star-Lord di Chris Claremont e John Byrne, al quale si aggiungono altre saghe stellari a fumetti statunitensi come lo Starjammers di Claremont (ancora lui!) e Dave Cockrum e Star Hunters di David Michelinie, Don Newton e Bob Layton (tutte opere il cui titolo inizia emblematicamwnte con il termine "Star", citate del resto dallo stesso Serra nell'ormai consueto e interessante articolo di corredo alla pubblicazione, diffuso sul sito Bonelli).
Erano saghe in cui gli eroi guidavano variopinti gruppi di impavidi ribelli, intenti a difendere l'intero cosmo da potenti e malvagi tiranni o nemesi aliene. Queste storie riproponevano i topoi dei racconti pirateschi o del genere "cappa e spada", ai quali aggiungevano connotati stellari senza porsi grossi intenti realistici. Una fantascienza diversa da quella contemporanea, più sognante e romanzata.
Serra, Barone e Bormida realizzano dunque un tributo a quelle storie, importanti per i lettori di un'intera generazione, reimmaginando la storia di Nathan Never e il contesto entro il quale agisce (come già avvenuto nei numeri precedenti, vedi qui e qui). Nathan è alla guida di un gruppo di masnadieri i quali, nelle profondità dello spazio, sfidano il potente imperatore Kal (alias Aristotele Skotos), intento a conquistare il pianeta Alfa. Contestualmente viene portata avanti la trama generale della miniserie, con interessanti colpi di scena (in particolare uno nell'ultimissima pagina, che probabilmente dividerà i lettori in termini di gradimento).
Una storia appassionante, a tratti un po' verbosa, che non lesina l'aggiunta di un pizzico di ironia (che in fondo non guasta mai).
I disegni di Bormida sono volutamente retrò, a partire dalle scelte per il tratto e per la retinatura, e sono determinanti per rendere visivamente esplicite le citazioni, a partire dalla copertina vintage. Niente ingombranti tute spaziali o astronavi squadrate e realistiche, bensì personaggi dotati di elmetti, tute attillate e pistole a raggi, architetture futuribili ma non troppo spigolose e navicelle spaziali elegantissime.
Più che un tuffo nel futuro, un tuffo nel passato, o meglio nel modo in cui in passato veniva immaginato il futuro.
Andando oltre la cornice fantascientifica, la storia di Nathan Never assume insomma la forma di un'avventura a tutto tondo, in grado di rievocare il modo di sognare di epoche ormai andate. L'omaggio di Serra, Eccher e Bormida alla fantascienza avventurosa in stile "cappa e spada" è un sentito tributo a un periodo più romantico e meno complicato, che conferma la versatilità di Nathan Never, del cast di personaggi e dell'intero contesto narrativo, nonché l'estrema adattabilità agli scenari e ai generi più variegati.
Il Sommo audace
Nathan Never Generazioni: I dominatori del Cosmo
NUMERO: 3
DATA: luglio 2018
SERGIO BONELLI EDITORE
COPERTINA: Andrea Bormida
SOGGETTO: Antonio Serra
SCENEGGIATURA: Giovanni Eccher
DISEGNI E CHINE: Andrea Bormida
Tutte le immagini: © 2018 Sergio Bonelli Editore.