Nathan Never Generazioni #2

"Nathan il Guerriero"



Il guerriero della polvere, secondo capitolo della miniserie Generazioni, prosegue il viaggio tra i generi, stavolta concentrandosi sull'ambito post-apocalittico e utilizzando citazioni certamente non difficili da riconoscere, a partire dalla copertina realizzata da Silvia Corbetta e Mariano De Biase.



Per molti giovani cresciuti negli anni '80 e '90, Ken il Guerriero ha rappresentato uno dei primi veri approcci con la fantascienza distopica post-apocalittica (principalmente grazie al successo dell'anime): dopo che un conflitto nucleare ha sconvolto l'assetto geopolitico e sociale terrestre, l'umanità vaga in desolati territori desertici e radioattivi (che richiamano quelli della nota saga cinematografica di Mad Max, altra referenza pressoché imprescindibile del genere e anch'essa fonte d'ispirazione per gli autori di quest'albo di Nathan Never).
Tale contesto cupo e violento riecheggia ne Il guerriero della polvere, che contestualmente porta avanti la storia di Nathan Never e di sua figlia Ann presentata nel numero precedente, con la ricerca dell'uomo che ha ucciso la moglie di Nathan, ovvero Ned Mace, in una città programmaticamente chiamata Bastard Town, dove comanda un certo Aristotetele Skotos.



Tanti personaggi, concetti e leitmotiv della saga neveriana vengono tramutati in funzione dello scenario post-apocalittico figlio di Hokuto No Ken. Come già avvenuto per il primo episodio, la forma si adatta dunque al contenitore, assumendone le caratteristiche e ripercorrendo la storia delle origini di Nathan Never in una nuova veste.
Del resto, alcuni elementi provenienti dalla cultura giapponese sono insiti da sempre nella biografia del personaggio. Basti pensare al Jeet Kune Do, arte marziale (storicamente basata su una tecnica di combattimento fondata da Bruce Lee negli anni Sessanta) che Nathan "il guerriero" esercita in una delle prime scene dell'albo: anche il Nathan "classico" ne è un grande esperto, sin dai tempi del ritiro presso i monaci Shaolin (la primissima storia doppia dedicata al personaggio, su NN#3/4, era incentrata infatti sulle abilità di Nathan nelle arti marziali).
Alcune citazioni narrative e visive sono facilmente riconoscibili, come dicevamo sin dall'inizio. Sigmund rievoca il passato utilizzando le parole della sigla di Ken il Guerriero, così come Nathan tocca "i punti vitali" dei suoi nemici durante i combattimenti e così via.



Le tavole di Silvia Corbetta e Mariano De Biase seguono uno stile pienamente aderente all'impostazione dei manga in ogni dettaglio, dal character design al layout, dalla scansione narrativa ai toni di grigio. Probabilmente alcuni fan "duri e puri" storceranno il naso per questa piena aderenza ai canoni del fumetto giapponese, ma d'altra parte va riconosciuta una certa volontà di sperimentare e di andare oltre le consuetudini bonelliane: raramente si era visto un albo così spiccatamente e puramente manga (senza neppure lo spazio per i numeri di pagina in fondo, in quanto le vignette occupano l'intero spazio della tavola). Certo, senza andare troppo lontano editorialmente, in molti numeri della serie dedicata a Legs (e ancor più in alcuni speciali, si vedano ad esempio i vari Legs e le Paladine) i manga avevano costituito un evidente materiale di riferimento, sia narrativo che visivo. In questo caso però le citazioni sono esplicite al punto da far sembrare la storia una sorta di remake delle opere di riferimento.
Ciò che ci lascia in più è quella sequenzialità rispetto all'albo precedente e a quelli che verranno, unita al piccolo (anzi, in realtà gigantesco) dettaglio che differisce in questa narrazione rispetto alle origini "classiche" del personaggio (si vedano le ultimissime pagine del numero 1 e di questo numero). Un dettaglio che potrebbe fare la differenza.
Detto ciò, non vediamo l'ora di leggere il prossimo numero.

Il sommo audace





Nathan Never Generazioni: Il guerriero della polvere
NUMERO: 2
DATA: giugno 2018
SERGIO BONELLI EDITORE
COPERTINA: Silvia Corbetta e Mariano De Biase 

SOGGETTO: Antonio Serra
SCENEGGIATURA: Giovanni Eccher
DISEGNI E CHINE: Silvia Corbetta e Mariano De Biase 




Tutte le immagini: © 2018 Sergio Bonelli Editore.

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