Star Wars: Le avventure di Luke Skywalker vol. 1
Tanto tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana...
Quando la Marvel ha ereditato da Dark Horse i diritti di un brand d'eccezione come quello di Star Wars, le alte sfere della Casa delle Idee non hanno esitato troppo a reclutare alcuni dei migliori fumettisti del panorama contemporaneo. Ecco perché non dobbiamo stupirci a leggere sulla cover di questo bel volume cartonato i nomi di Jason Aaron, John Cassaday, Simone Bianchi e Stuart Immonen, tutti artisti di prim'ordine in grado di creare storie appassionanti ed estremamente godibili e farci tornare a sognare tra le stelle di una galassia lontana lontana...
Le avventure di Luke Skywalker è il titolo del volume Oscar Ink che contiene i primi dodici albi* della serie regolare dedicata a Star Wars che ha esordito nel 2015 negli States. Questi albi hanno venduto milioni di copie nel mondo e, sebbene a volte sia cool contraddire la massa, bisogna ammettere che la trama ideata da Jason Aaron ha un suo fascino. Come accennavamo tempo fa parlando del primo numero, praticamente tutte le caratterizzazioni risultano appropriate: il coraggio di Luke, il ghigno sornione di Han Solo, i dubbi e gli ideali della principessa Leia, la gigantesca presenza di Chewie e il supporto dei droidi R2-D2 e C-3PO (D-3BO, per alcuni), senza trascurare l'immancabile e oscura maschera di Darth Vader. A fare da contorno, la comparsa contestuale di diversi personaggi secondari, che fanno la gioia dei fan hard core, unita all'introduzione di nuovi character: su tutti, un personaggio femminile, che compare per la prima volta nelle scene finali del sesto episodio, una presenza che non ha mancato di far discutere i lettori e che non ha convinto fino in fondo nemmeno il sottoscritto (ma sulla cui identità non ci soffermiamo per evitare eccessivi spoiler).
Prima che iniziate a chiederlo, vi riveliamo che queste storie sono ambientate subito dopo A new hope (l'Episodio IV cinematografico, se volete, ma dovrebbe essere superfluo aggiungerlo): Luke e i Ribelli hanno appena distrutto la Morte Nera, ma l'Impero non è stato ancora sconfitto e il giovane Skywalker (insieme a Leia, Han Solo, Chewbacca e i due droidi) ha numerose vicissitudini da affrontare, tra le quali un tête-à-tête con Darth Vader, il ritorno su Tatooine e un pericoloso viaggio sulla "luna dei contrabbandieri".
I vari numeri scorrono via rapidi in un susseguirsi di azione, momenti epici e, soprattutto, colpi di scena: la bravura di Jason Aaron nel gestire i coup de théâtre è da vero narratore navigato, che sa sempre perfettamente dove sta andando con la sua storia, dove chiudere ogni scena e come aprire la successiva. Interessanti anche alcune anticipazioni, come nel nono numero in cui un Hutt definisce Luke Skywalker "l'ultimo jedi" (e se a qualcuno viene in mente l'ottavo capitolo della saga cinematografica, distribuito nelle sale cinematografiche circa due anni dopo la pubblicazione originale di quest'albo, forse non è un caso).
[Quanto segue contiene piccoli spoiler]
Chiunque pensi che un fumetto su Star Wars ambientato dopo l'Episodio IV abbia margini stretti per raccontare qualcosa di nuovo e significativo sulla saga, già dopo la lettura del secondo capitolo è costretto a ricredersi. In quella storia infatti inizia uno scontro, quello tra Luke e Darth Vader, che trova il suo primo compimento al termine del sesto episodio, con un colpo di scena decisamente importante (rinarrato sotto un'altra prospettiva anche nel sesto episodio della collana "gemella" dedicata a Darth Vader), un evento che assume un rilievo particolare nell'economia dell'intera saga: Vader viene a conoscenza dell'identità del pilota che ha distrutto la Morte Nera. A ben guardare, non si è mai saputo in maniera esplicita come mai Vader volesse catturare Luke ne L'Impero colpisce ancora e qui viene fornita una spiegazione coerente, rivelata in un momento emotivamente molto coinvolgente con il quale si conclude il primo atto del volume.
E questo è solamente un esempio delle tante sorprese che Jason Aaron e soci dimostrano di avere in serbo per i lettori.
[Fine dei piccoli spoiler]
È innegabile che lo sceneggiatore di Scalped, Thor e Southern Bastards sia riuscito a catturare egregiamente lo spirito dei personaggi della saga. In tal senso è stato ben coadiuvato dai tre ottimi disegnatori coinvolti (ai quali va aggiunto il nostro Giuseppe Camuncoli, autore della cover inedita che impreziosisce il volume).
* Per la precisione, i due archi narrativi intitolati Skywalker colpisce e Resa dei conti sulla Luna dei contrabbandieri.
** Qui trovate l'annuncio, ripreso dalle parole dell'inchiostratore e amico Wade Von Grawbadger e qui trovate un tweet a riguardo scritto da Jason Aaron.
Star Wars: Le avventure di Luke Skywalker
NUMERO: 1
DATA: maggio 2018
OSCAR INK
COPERTINA: Giuseppe Camuncoli (colori di Silvano Scolari)
SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Jason Aaron
DISEGNI: John Cassaday, Simone Bianchi, Stuart Immonen
CHINE: John Cassaday, Simone Bianchi, Wade Von Grawbadger
COLORI: Laura Martin, Justin Ponsor
Prima che iniziate a chiederlo, vi riveliamo che queste storie sono ambientate subito dopo A new hope (l'Episodio IV cinematografico, se volete, ma dovrebbe essere superfluo aggiungerlo): Luke e i Ribelli hanno appena distrutto la Morte Nera, ma l'Impero non è stato ancora sconfitto e il giovane Skywalker (insieme a Leia, Han Solo, Chewbacca e i due droidi) ha numerose vicissitudini da affrontare, tra le quali un tête-à-tête con Darth Vader, il ritorno su Tatooine e un pericoloso viaggio sulla "luna dei contrabbandieri".
I vari numeri scorrono via rapidi in un susseguirsi di azione, momenti epici e, soprattutto, colpi di scena: la bravura di Jason Aaron nel gestire i coup de théâtre è da vero narratore navigato, che sa sempre perfettamente dove sta andando con la sua storia, dove chiudere ogni scena e come aprire la successiva. Interessanti anche alcune anticipazioni, come nel nono numero in cui un Hutt definisce Luke Skywalker "l'ultimo jedi" (e se a qualcuno viene in mente l'ottavo capitolo della saga cinematografica, distribuito nelle sale cinematografiche circa due anni dopo la pubblicazione originale di quest'albo, forse non è un caso).
[Quanto segue contiene piccoli spoiler]
Chiunque pensi che un fumetto su Star Wars ambientato dopo l'Episodio IV abbia margini stretti per raccontare qualcosa di nuovo e significativo sulla saga, già dopo la lettura del secondo capitolo è costretto a ricredersi. In quella storia infatti inizia uno scontro, quello tra Luke e Darth Vader, che trova il suo primo compimento al termine del sesto episodio, con un colpo di scena decisamente importante (rinarrato sotto un'altra prospettiva anche nel sesto episodio della collana "gemella" dedicata a Darth Vader), un evento che assume un rilievo particolare nell'economia dell'intera saga: Vader viene a conoscenza dell'identità del pilota che ha distrutto la Morte Nera. A ben guardare, non si è mai saputo in maniera esplicita come mai Vader volesse catturare Luke ne L'Impero colpisce ancora e qui viene fornita una spiegazione coerente, rivelata in un momento emotivamente molto coinvolgente con il quale si conclude il primo atto del volume.
E questo è solamente un esempio delle tante sorprese che Jason Aaron e soci dimostrano di avere in serbo per i lettori.
[Fine dei piccoli spoiler]
È innegabile che lo sceneggiatore di Scalped, Thor e Southern Bastards sia riuscito a catturare egregiamente lo spirito dei personaggi della saga. In tal senso è stato ben coadiuvato dai tre ottimi disegnatori coinvolti (ai quali va aggiunto il nostro Giuseppe Camuncoli, autore della cover inedita che impreziosisce il volume).
La prima metà è realizzata ai disegni da John Cassaday: la sua scelta delle inquadrature regala alle scene notevole senso della spettacolarizzazione. Spesso l'artista texano sceglie di mostrare la scena in diagonale sia per variare l'inquadratura che per esaltare alcuni passaggi, anche se in alcuni punti della storia questo effetto si dimostra lievemente manieristico. I suoi personaggi sono tridimensionali e, fatte salve alcune tavole meno curate, soprattutto nei primi piani ci restituiscono protagonisti credibili e riconoscibili.
Tavola di John Cassaday. |
Dopo un intrigante intermezzo disegnato dal lucchese Simone Bianchi e incentrato su Obi-Wan (ambientato dunque nel passato), il testimone di regular artist della serie viene ceduto a Stuart Immonen, artista sulla scena da circa trent'anni che proprio alcuni giorni fa ha annunciato il proprio ritiro (provvisorio?) dal mondo dei comics**. Notevole soprattutto nelle scene dinamiche, il lavoro di Immonen su Star Wars è sin da subito d'impatto, con invidiabile feeling sia con i personaggi che con le atmosfere che permeano le tavole.
Tavola di Stuart Immonen. |
Insomma, se è vero che ai fumetti manca il sonoro, durante la lettura di questo volume è fisiologico, per un fan di Star Wars (e non solo), udire indistintamente le musiche di John Williams, i ruggiti di Chewbacca, la marcia trionfale di Darth Vader (e così via) e farsi (ri)prendere inevitabilmente dalla passione verso le storie di una galassia lontana lontana...
Giuseppe Lamola
* Per la precisione, i due archi narrativi intitolati Skywalker colpisce e Resa dei conti sulla Luna dei contrabbandieri.
** Qui trovate l'annuncio, ripreso dalle parole dell'inchiostratore e amico Wade Von Grawbadger e qui trovate un tweet a riguardo scritto da Jason Aaron.
Star Wars: Le avventure di Luke Skywalker
NUMERO: 1
DATA: maggio 2018
OSCAR INK
COPERTINA: Giuseppe Camuncoli (colori di Silvano Scolari)
SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Jason Aaron
DISEGNI: John Cassaday, Simone Bianchi, Stuart Immonen
CHINE: John Cassaday, Simone Bianchi, Wade Von Grawbadger
COLORI: Laura Martin, Justin Ponsor