Salvezza
Il reportage a fumetti di Marco Rizzo e Lelio Bonaccorso sulla nave di soccorso ai migranti
Qualche mese fa la nave Aquarius, con cui la ONG SOS Méditerranée e Medici Senza Frontiere si occupano di soccorrere i migranti nel Mediterraneo, ha ospitato due fumettisti, Marco Rizzo e Lelio Bonaccorso. Il racconto del loro viaggio è contenuto in Salvezza, opera pubblicata a maggio nella collana Feltrinelli Comics.
Oggi quel tema, quelle dinamiche e quella stessa nave sono diventate di estrema (e umanamente tragica) attualità, per cui è inevitabile pensare alla questione dei migranti utilizzando anche un mezzo che negli ultimi anni si è dimostrato capace di raccontare efficacemente la realtà che ci circonda: il reportage a fumetti.
Lo stesso Marco Rizzo ha raccontato la genesi del volume con queste parole:
I due autori tornano ora sull'argomento con un reportage dallo stile documentaristico, mostrando la propria esperienza con meno filtri possibili e inserendosi in prima persona tra i personaggi della storia. Dietro l'apparente compostezza del giornalismo e del realismo in forma fumettistica, Rizzo e Bonaccorso fanno emergere tutta la loro umana comprensione ed empatia verso la complessa situazione dei migranti che caratterizza insindacabilmente la nostra attualità. "Non pensavo saremmo stati così coinvolti", ammette Rizzo durante uno dei passaggi più sentiti, lasciando il lettore a pensare che un'esperienza di questo tipo è per forza di cose totalizzante, al punto da far diventare estremamente difficile non prendere posizione.
Non manca l'ironia, come quando nei capitoli iniziali si scherza sulla popolarità di Zerocalcare (il quale, per la cronaca, con Kobane Calling è riuscito non solo a sensibilizzare i lettori riguardo la situazione drammatica di un popolo sotto assedio e la sua battaglia per la libertà, ma anche a diventare un punto di riferimento nel dibattito culturale che ne è conseguito negli anni successivi, si vedano i suoi ripetuti interventi su riviste come L'Espresso e in programmi tv come Propaganda Live), ma sono solo piccoli raggi di luce in un quadro complessivamente serio, più utile che mai per farsi un'idea ragionata e compiuta sulle operazioni di soccorso e salvataggio nel Mediterraneo in giorni come questi, in cui si è acceso un dibattito che ormai esula dalla pura agenda politica per entrare in sfere ancora più ampie e personali.
Le tavole di Bonaccorso sono (quasi tutte) in bianco, nero, toni di grigio e arancione. Perché l'arancione, che spicca notevolmente sul resto, è il colore dei salvagenti. È il colore del soccorso in mare, che "si vede facilmente e ispira sicurezza". Di conseguenza, è il colore della nave Aquarius, silenziosa protagonista della storia.
Per esteso, l'arancione diventa il colore della salvezza, una salvezza che purtroppo non sempre arriva.
Qualche mese fa la nave Aquarius, con cui la ONG SOS Méditerranée e Medici Senza Frontiere si occupano di soccorrere i migranti nel Mediterraneo, ha ospitato due fumettisti, Marco Rizzo e Lelio Bonaccorso. Il racconto del loro viaggio è contenuto in Salvezza, opera pubblicata a maggio nella collana Feltrinelli Comics.
Oggi quel tema, quelle dinamiche e quella stessa nave sono diventate di estrema (e umanamente tragica) attualità, per cui è inevitabile pensare alla questione dei migranti utilizzando anche un mezzo che negli ultimi anni si è dimostrato capace di raccontare efficacemente la realtà che ci circonda: il reportage a fumetti.
Lo stesso Marco Rizzo ha raccontato la genesi del volume con queste parole:
A maggio dello scorso anno, al termine di una indimenticabile cena post ARFestival (c’erano anche Giuseppe Palumbo e Tanino Liberatore, e la loro sola presenza a tavola è garanzia di cena indimenticabile), Tito Faraci mi ha svelato che da pochi giorni Il direttore di Giangiacomo Feltrinelli Editore Gianluca Foglia gli aveva chiesto di dirigere la collana Feltrinelli Comics. Tito mi domandò se avessi qualche idea, anche sul momento, visto che vedeva nei miei libri qualcosa di affine alle tematiche che l’editore voleva trattare. Ci ho pensato forse tre secondi e, merito anche del vino, ho chiesto: “Perché non mandate me e Lelio su una nave di una Ong, di quelle che soccorrono i migranti?”Salvezza è una storia drammatica ed estremamente realistica. Anzi, è l'insieme di tante storie, un collage di piccoli eventi, nozioni utili per orientarsi e brevi interviste agli organizzatori, all'equipaggio, ai mediatori culturali e anche ai migranti stessi, che gli autori si sono occupati di raccogliere e riportare. Del resto, Rizzo e Bonaccorso, avvezzi al graphic journalism (in coppia hanno realizzato tra gli altri Peppino Impastato - un giullare contro la mafia, Jan Karski - L'uomo che scoprì l'Olocausto e La mafia spiegata ai bambini), hanno già trattato il tema alcuni anni fa nella storia breve Scarpe, inclusa nell'antologia La Traiettoria delle Lucciole edita da BeccoGiallo (e candidata al Gran Guinigi a Lucca Comics & Games 2016) e recentemente riproposta online sulla rivista di graphic journalism STORMI (potete leggerla qui).
Salto in avanti, nel mezzo ci sono polemiche, tanti morti, tanti sbarchi, poca politica, un codice Minniti, titoli di giornali vergognosi, aiutiamoli a casa loro, strette di mano con ambigui personaggi libici.
A novembre io e Lelio Bonaccorso abbiamo passato poco meno di tre settimane a bordo dell’Aquarius, una nave impegnata a soccorrere i migranti nel Mediterraneo grazie a due tenaci Ong: SOS Méditerranée Italia e Medici Senza Frontiere. Abbiamo raccontato la nostra esperienza in un fumetto che esce oggi per Feltrinelli Comics. Si intitola Salvezza e ci abbiamo messo dentro cuore e testa.
I due autori tornano ora sull'argomento con un reportage dallo stile documentaristico, mostrando la propria esperienza con meno filtri possibili e inserendosi in prima persona tra i personaggi della storia. Dietro l'apparente compostezza del giornalismo e del realismo in forma fumettistica, Rizzo e Bonaccorso fanno emergere tutta la loro umana comprensione ed empatia verso la complessa situazione dei migranti che caratterizza insindacabilmente la nostra attualità. "Non pensavo saremmo stati così coinvolti", ammette Rizzo durante uno dei passaggi più sentiti, lasciando il lettore a pensare che un'esperienza di questo tipo è per forza di cose totalizzante, al punto da far diventare estremamente difficile non prendere posizione.
Non manca l'ironia, come quando nei capitoli iniziali si scherza sulla popolarità di Zerocalcare (il quale, per la cronaca, con Kobane Calling è riuscito non solo a sensibilizzare i lettori riguardo la situazione drammatica di un popolo sotto assedio e la sua battaglia per la libertà, ma anche a diventare un punto di riferimento nel dibattito culturale che ne è conseguito negli anni successivi, si vedano i suoi ripetuti interventi su riviste come L'Espresso e in programmi tv come Propaganda Live), ma sono solo piccoli raggi di luce in un quadro complessivamente serio, più utile che mai per farsi un'idea ragionata e compiuta sulle operazioni di soccorso e salvataggio nel Mediterraneo in giorni come questi, in cui si è acceso un dibattito che ormai esula dalla pura agenda politica per entrare in sfere ancora più ampie e personali.
Le tavole di Bonaccorso sono (quasi tutte) in bianco, nero, toni di grigio e arancione. Perché l'arancione, che spicca notevolmente sul resto, è il colore dei salvagenti. È il colore del soccorso in mare, che "si vede facilmente e ispira sicurezza". Di conseguenza, è il colore della nave Aquarius, silenziosa protagonista della storia.
Per esteso, l'arancione diventa il colore della salvezza, una salvezza che purtroppo non sempre arriva.
Giuseppe Lamola
Salvezza
Testi: Marco Rizzo
Disegni: Lelio Bonaccorso
Feltrinelli Comics, 2018