Letture Audaci: Creepy Past #1, Nathan Never Generazioni #0, Dylan Dog Magazine 2018
L'esordio di Creepy Past, il numero zero di Nathan Never Generazioni e il Magazine di Dylan Dog
Nella nuova puntata delle Letture Audaci, i nostri brevi pareri su fumetti di recente uscita che hanno destato il nostro interesse, parliamo di tre albi Bonelli. Partiamo con il primo numero di Creepy Past, serie ideata da Giovanni Di Gregorio, Bruno Enna e Giovanni Rigano per la linea Young rivolta a un pubblico di giovani lettori, passando poi all'esordio di Nathan Never Generazioni (la nuova miniserie in sei parti dedicata all'Agente speciale Alfa) con il numero zero realizzato da Antonio Serra, Adriano Barone e Massimo Dall'Oglio e concludiamo con l'ultimo Dylan Dog Magazine, che contiene storie davvero fuori dal comune (scritte da Alberto Ostini e disegnate da Giulio Camagni e Paolo Bacilieri, oltre a una breve storia "bufa" di Susy & Merz).
Buone letture!
Nascosto nel buio - Creepy Past #1 di Giovanni Di Gregorio, Bruno Enna e Giovanni Rigano (SBE)
Ideata da Giovanni Di Gregorio, Bruno Enna e Giovanni Rigano, Creepy Past è la nuova serie mensile della linea Young targata Sergio Bonelli Editore che scruta il lato oscuro del web e della mente umana, facendo emergere i mostri nascosti nell'ombra. Per il titolo, la serie prende spunto dai Creepypasta, racconti horror nati su internet e legati spesso a leggende metropolitane.
In questo primo numero Creepy Past si presenta come un progetto solido, dalle caratteristiche ben definite e che appaiono particolarmente appropriate per il target di pubblico di riferimento. I protagonisti principali sono due, Qiro ed Ester, un ragazzo e una ragazza, e questo anche allo scopo di favorire l’identificazione da parte dei lettori di entrambi i sessi. Il contesto entro il quale si muovono è decisamente moderno e attuale e anche questo fattore appare determinante, vista l'intenzione di ottenere un riscontro da un target di pubblico in età preadolescenziale (indicativamente lettori meno giovani rispetto a 4 Hoods e Dragonero Adventures). I disegni di Giovanni Rigano, ricchi di dettagli e particolarmente funzionali al racconto, insieme all'attenta colorazione di Alessandra Dottori, costituiscono il perfetto coronamento per un primo numero che vi consigliamo di leggere e di far leggere (magari a un figlio o un nipote o un amico più giovane, senza presupporre di non lasciarsi ammaliare anche in età più avanzate). E poco importa se il finale, che pure intriga e lascia intuire sviluppi futuri interessanti, sembra correre con troppo veloce rispetto al resto della trama: l'episodio coinvolge e convince.
Del resto, se uno dei concetti basilari della serie è che "dietro le fantasie più malate spesso si nascondono orrori reali", come dicono gli stessi autori presentando il prossimo numero, è anche vero che senza fantasia la vita è fatta solo di realtà. Orrenda, a volte, più di qualsiasi racconto dell'orrore (leggenda metropolitana o creepypasta che sia).
Buone letture!
Nascosto nel buio - Creepy Past #1 di Giovanni Di Gregorio, Bruno Enna e Giovanni Rigano (SBE)
Ideata da Giovanni Di Gregorio, Bruno Enna e Giovanni Rigano, Creepy Past è la nuova serie mensile della linea Young targata Sergio Bonelli Editore che scruta il lato oscuro del web e della mente umana, facendo emergere i mostri nascosti nell'ombra. Per il titolo, la serie prende spunto dai Creepypasta, racconti horror nati su internet e legati spesso a leggende metropolitane.
In questo primo numero Creepy Past si presenta come un progetto solido, dalle caratteristiche ben definite e che appaiono particolarmente appropriate per il target di pubblico di riferimento. I protagonisti principali sono due, Qiro ed Ester, un ragazzo e una ragazza, e questo anche allo scopo di favorire l’identificazione da parte dei lettori di entrambi i sessi. Il contesto entro il quale si muovono è decisamente moderno e attuale e anche questo fattore appare determinante, vista l'intenzione di ottenere un riscontro da un target di pubblico in età preadolescenziale (indicativamente lettori meno giovani rispetto a 4 Hoods e Dragonero Adventures). I disegni di Giovanni Rigano, ricchi di dettagli e particolarmente funzionali al racconto, insieme all'attenta colorazione di Alessandra Dottori, costituiscono il perfetto coronamento per un primo numero che vi consigliamo di leggere e di far leggere (magari a un figlio o un nipote o un amico più giovane, senza presupporre di non lasciarsi ammaliare anche in età più avanzate). E poco importa se il finale, che pure intriga e lascia intuire sviluppi futuri interessanti, sembra correre con troppo veloce rispetto al resto della trama: l'episodio coinvolge e convince.
Del resto, se uno dei concetti basilari della serie è che "dietro le fantasie più malate spesso si nascondono orrori reali", come dicono gli stessi autori presentando il prossimo numero, è anche vero che senza fantasia la vita è fatta solo di realtà. Orrenda, a volte, più di qualsiasi racconto dell'orrore (leggenda metropolitana o creepypasta che sia).
Nathan Never Generazioni #0 di Antonio Serra, Adriano Barone e Massimo Dall'Oglio (SBE)
Con questo albetto, presentato in edicola come allegato a Nathan Never #324, fa il suo esordio Generazioni, la nuova miniserie dedicata al personaggio ideato da Medda, Serra & Vigna (avevamo riportato alcune immagini in anteprima qui). Dopo le reinterpretazioni delle origini dell'Agente Alfa offerte da Bepi Vigna/Roberto De Angelis (Nathan Never Annozero) e Michele Medda/Germano Bonazzi (Nathan Never Rinascita), Antonio Serra ha ideato questa nuova miniserie in sei parti, sceneggiata da Giovanni Eccher e Adriano Barone, che proporrà non una ma ben sei inedite rivisitazioni delle origini dell'Agente speciale Alfa, conducendo i lettori verso dimensioni e mondi diversi in un viaggio che attraverserà non solo le vite dei vari personaggi ma anche la storia del fumetto e della fantascienza in generale.
Questa prima storia breve è realizzata da Adriano Barone alla sceneggiatura e Massimo Dall'Oglio ai disegni, un team artistico che, sotto lo pseudonimo di Hagane Ishi, ha ottenuto riconoscimenti in Giappone e che dimostra una notevole capacità di riprendere lo stile manga reinterpretandolo con la propria sensibilità. Il riferimento esplicito di questo numero zero, sia dal punto di vista narrativo che visivo, è a Blame! di Tsutomu Nihei, come suggerito in un recente articolo de Lo Spazio Bianco nonché dallo stesso Serra in un suo articolo di introduzione alla miniserie. La citazione/omaggio è evidente persino nel logo che campeggia in copertina: del resto, se ponete attenzione alle cover (alcune bozze sono presentate in anteprima in appendice all'albetto) noterete che ogni numero avrà un logo differente, realizzato nello stile delle opere alle quali ci si ispira di volta in volta.
Tornando al numero zero, la storia si presenta come uno squarcio sul contesto narrativo che caratterizzerà la miniserie, con una prima visuale sui mondi alternativi di questo multiverso neveriano che avremo modo di visitare nei vari albi. Se ciò non bastasse, questo albetto ci presenta in breve anche un'inedita e autonoma versione di Nathan Never e del suo mondo (in particolare di uno dei supercattivi più rilevanti dell'intera saga di NN, presente in penombra anche nella cover).
Un modo insomma per iniziare a fantasticare sulle prossime uscite di Generazioni, che si preannuncia una miniserie da seguire con estrema attenzione.
Dylan Dog Magazine 2018 di Alberto Ostini, Giulio Camagni e Paolo Bacilieri (SBE)
Come sempre nell'ultimo Dylan Dog Magazine, degno erede degli Almanacchi di una volta, si possono leggere dossier sulle storie horror dell'ultima annata letteraria, fumettistica, videoludica, televisiva e cinematografica, nonché approfondimenti dedicati agli squali assassini, ai delitti commessi da anziane signore e ai grandi contagi, storici o fittizi. Ma il punto di forza di questa pubblicazione stavolta (non ce ne vogliano gli eccellenti redattori e articolisti in forza alla Bonelli) non sono gli approfondimenti tematici, bensì le storie, a iniziare dal brevissimo consueto inserto a fumetti di due pagine dedicato a Susy & Merz, tradizionalmente realizzato da Giorgio Giusfredi e Paolo Bacilieri, che si impreziosisce stavolta del contributo di Alfredo Castelli e del suo "omino bufo" e (come da noi preannunciato qui) tocca una tematica difficile come quella delle elezioni, trattata in maniera divertente, arguta e "bufa".
Tornando al numero zero, la storia si presenta come uno squarcio sul contesto narrativo che caratterizzerà la miniserie, con una prima visuale sui mondi alternativi di questo multiverso neveriano che avremo modo di visitare nei vari albi. Se ciò non bastasse, questo albetto ci presenta in breve anche un'inedita e autonoma versione di Nathan Never e del suo mondo (in particolare di uno dei supercattivi più rilevanti dell'intera saga di NN, presente in penombra anche nella cover).
Un modo insomma per iniziare a fantasticare sulle prossime uscite di Generazioni, che si preannuncia una miniserie da seguire con estrema attenzione.
Dylan Dog Magazine 2018 di Alberto Ostini, Giulio Camagni e Paolo Bacilieri (SBE)
Come sempre nell'ultimo Dylan Dog Magazine, degno erede degli Almanacchi di una volta, si possono leggere dossier sulle storie horror dell'ultima annata letteraria, fumettistica, videoludica, televisiva e cinematografica, nonché approfondimenti dedicati agli squali assassini, ai delitti commessi da anziane signore e ai grandi contagi, storici o fittizi. Ma il punto di forza di questa pubblicazione stavolta (non ce ne vogliano gli eccellenti redattori e articolisti in forza alla Bonelli) non sono gli approfondimenti tematici, bensì le storie, a iniziare dal brevissimo consueto inserto a fumetti di due pagine dedicato a Susy & Merz, tradizionalmente realizzato da Giorgio Giusfredi e Paolo Bacilieri, che si impreziosisce stavolta del contributo di Alfredo Castelli e del suo "omino bufo" e (come da noi preannunciato qui) tocca una tematica difficile come quella delle elezioni, trattata in maniera divertente, arguta e "bufa".
Oltre alla preziosa storia di Susy & Merz, il volume contiene due episodi di Dylan Dog, scritti da Alberto Ostini e disegnati da Giulio Camagni e Paolo Bacilieri. Storie fuori dal comune che affrontano tematiche difficili con coraggio e delicatezza.
La prima, dal titolo Il luogo oscuro, è una storia sull'accettazione del diverso: Ostini mette in gioco tutta la propria sensibilità per redigere una trama metaforica e paradossale in cui le tensioni legate all'integrazione costringono Dylan e Bloch a prendere posizione su argomenti molto dibattuti.
Segue L'assenza, storia breve in bianco, nero e rosso resa magistralmente da Bacilieri, un gioello assoluto di rara fattura. Un episodio dolentissimo, interamente incentrato su un terribile lutto e sulla necessità di elaborarlo per poter continuare a vivere.
Arrivederci alla prossima puntata!
La prima, dal titolo Il luogo oscuro, è una storia sull'accettazione del diverso: Ostini mette in gioco tutta la propria sensibilità per redigere una trama metaforica e paradossale in cui le tensioni legate all'integrazione costringono Dylan e Bloch a prendere posizione su argomenti molto dibattuti.
Segue L'assenza, storia breve in bianco, nero e rosso resa magistralmente da Bacilieri, un gioello assoluto di rara fattura. Un episodio dolentissimo, interamente incentrato su un terribile lutto e sulla necessità di elaborarlo per poter continuare a vivere.
Il sommo audace
Tutte le immagini © 2018 Sergio Bonelli Editore.