Letture Audaci: Nathan Never #322-323, Maxi Tex #22, Gli Arcanoidi
Due Nathan Never, un Maxi Tex e il nuovo volume di Maicol & Mirco
Rieccoci con la rubrica delle Letture Audaci, ovvero brevi pareri su fumetti di recente uscita per segnalare storie che hanno destato il nostro interesse.
Stavolta parliamo di due (anzi, tre) uscite Bonelli e di un volume Coconino: una storia doppia sul passato di Nathan Never, un lungo Maxi Tex disegnato da Roberto Diso e Gli Arcanoidi di Maicol & Mirco.
Sugli asteroidi / Missione per un amico - Nathan Never #322/323 di Bepi Vigna e Sergio Giardo (SBE)
Tra i tre creatori di Nathan Never, Antonio Serra e Bepi Vigna sono quelli che hanno dimostrato da sempre una maggior propensione verso la fantascienza "classica". In particolare Vigna ha realizzato nel corso degli anni numerose escursioni nel passato del personaggio, in alcuni casi esplorando epoche poco note della sua vita (e spingendosi persino raccontarne la vecchiaia, in alcune bellissime storie contenute negli ormai defunti Almanacchi della Fantascienza). In alcuni casi sia Serra che Vigna avevano narrato storie ambientate all'epoca in cui Nathan Never era un cadetto dell'Accademia Spaziale, a partire rispettivamente da Fanteria dello spazio (recentemente ristampata in volume, vedi qui) e L'ultima onda (Nathan Never #29 - Nathan Never Ed. Cronologica #15). Quest'ultima, una delle storie più belle delle prime annate della serie, resa visivamente da uno Stefano Casini libero di sperimentare con la gabbia bonelliana, narrava di Randy Nash, amico ai tempi dell'Accademia e fidanzato di Laura Lorring (futura moglie di Nathan). Tale ambientazione aveva permesso a Vigna di realizzare storie in cui l'assenza di gravità, l'esplorazione di nuovi mondi e i viaggi tra le stelle diventavano un espediente per parlare di rapporti umani, amore e sogni.
Nella storia doppia di marzo e aprile, con il contributo del copertinista Sergio Giardo ai disegni, Vigna riprende personaggi, eventi e tematiche della storia succitata per realizzare un nuovo sentito omaggio alle grandi epopee di fantascienza spaziale, in primis Star Trek, a partire dalla cover di Giardo, che cita la locandina del primo lungometraggio cinematografico dedicato alla saga ideata da Gene Roddenberry (Star Trek del 1979, diretto da Robert Wise).
A cavallo tra passato e presente, Vigna e Giardo ci regalano così due albi estremamente godibili, per gli amanti della fantascienza e non solo, che riescono a ricordarci le grandi potenzialità della serie, a un mese dall'esordio della nuova attesa miniserie Generazioni.
La grande corsa - Maxi Tex #22 di Pasquale Ruju e Roberto Diso (SBE)
Roberto Diso, artista che ha legato indissolubilmente il suo nome a Mister No, è uno di quei fumettisti che andrebbero celebrati anche e soprattutto per la lunga e instancabile esperienza artistica. È anche per questa ragione che il nuovo Maxi Tex, con le sue quasi 300 pagine interamente disegnate da lui, rappresenta un omaggio doveroso e importante alla sua carriera (come sottolineato nell'introduzione dell'albo, riportata qui). Lo stile solido e il tratteggio pulito dell'autore, attualmente ultraottantenne, si sposa bene con la trama ideata per l'occasione da Pasquale Ruju. Tex viene coinvolto in una gara a cavallo da Tucson a San Francisco, una "grande corsa" piena di insidie.
L'episodio, lineare e appassionante, rappresenta al meglio lo stile di una testata collaterale, il Maxi, ora passata alla periodicità semestrale e che recentemente ci ha regalato un gioiello di assoluto valore come Nueces Valley (storia non a caso già ristampata per il mercato delle librerie).
Gli Arcanoidi di Maicol & Mirco (Coconino Press/Fandango)
Avevamo bisogno di un'ulteriore riprova dell'universalità e della genialità delle tavole di Maicol & Mirco? Ovviamente sì, perché di tali qualità non si finisce mai di giovarsi.
Ecco dunque arrivare in libreria, per la collana Coconino Warp, Gli Arcanoidi, "un’epopea di un popolo con solo sei esseri e qualche cespuglio" dal sottotitolo "Morte, avventura e basta". Una storia straordinaria, dove il minimalismo di Maicol & Mirco si sposa con la capacità innata di raccontare l'intero spettro delle emozioni umane a lettori di tutte le età, mantenendo un'invidiabile immediatezza.
Arrivederci alla prossima puntata!
Rieccoci con la rubrica delle Letture Audaci, ovvero brevi pareri su fumetti di recente uscita per segnalare storie che hanno destato il nostro interesse.
Stavolta parliamo di due (anzi, tre) uscite Bonelli e di un volume Coconino: una storia doppia sul passato di Nathan Never, un lungo Maxi Tex disegnato da Roberto Diso e Gli Arcanoidi di Maicol & Mirco.
Sugli asteroidi / Missione per un amico - Nathan Never #322/323 di Bepi Vigna e Sergio Giardo (SBE)
Tra i tre creatori di Nathan Never, Antonio Serra e Bepi Vigna sono quelli che hanno dimostrato da sempre una maggior propensione verso la fantascienza "classica". In particolare Vigna ha realizzato nel corso degli anni numerose escursioni nel passato del personaggio, in alcuni casi esplorando epoche poco note della sua vita (e spingendosi persino raccontarne la vecchiaia, in alcune bellissime storie contenute negli ormai defunti Almanacchi della Fantascienza). In alcuni casi sia Serra che Vigna avevano narrato storie ambientate all'epoca in cui Nathan Never era un cadetto dell'Accademia Spaziale, a partire rispettivamente da Fanteria dello spazio (recentemente ristampata in volume, vedi qui) e L'ultima onda (Nathan Never #29 - Nathan Never Ed. Cronologica #15). Quest'ultima, una delle storie più belle delle prime annate della serie, resa visivamente da uno Stefano Casini libero di sperimentare con la gabbia bonelliana, narrava di Randy Nash, amico ai tempi dell'Accademia e fidanzato di Laura Lorring (futura moglie di Nathan). Tale ambientazione aveva permesso a Vigna di realizzare storie in cui l'assenza di gravità, l'esplorazione di nuovi mondi e i viaggi tra le stelle diventavano un espediente per parlare di rapporti umani, amore e sogni.
Nella storia doppia di marzo e aprile, con il contributo del copertinista Sergio Giardo ai disegni, Vigna riprende personaggi, eventi e tematiche della storia succitata per realizzare un nuovo sentito omaggio alle grandi epopee di fantascienza spaziale, in primis Star Trek, a partire dalla cover di Giardo, che cita la locandina del primo lungometraggio cinematografico dedicato alla saga ideata da Gene Roddenberry (Star Trek del 1979, diretto da Robert Wise).
A cavallo tra passato e presente, Vigna e Giardo ci regalano così due albi estremamente godibili, per gli amanti della fantascienza e non solo, che riescono a ricordarci le grandi potenzialità della serie, a un mese dall'esordio della nuova attesa miniserie Generazioni.
La locandina di Star Trek (1979). |
La grande corsa - Maxi Tex #22 di Pasquale Ruju e Roberto Diso (SBE)
Roberto Diso, artista che ha legato indissolubilmente il suo nome a Mister No, è uno di quei fumettisti che andrebbero celebrati anche e soprattutto per la lunga e instancabile esperienza artistica. È anche per questa ragione che il nuovo Maxi Tex, con le sue quasi 300 pagine interamente disegnate da lui, rappresenta un omaggio doveroso e importante alla sua carriera (come sottolineato nell'introduzione dell'albo, riportata qui). Lo stile solido e il tratteggio pulito dell'autore, attualmente ultraottantenne, si sposa bene con la trama ideata per l'occasione da Pasquale Ruju. Tex viene coinvolto in una gara a cavallo da Tucson a San Francisco, una "grande corsa" piena di insidie.
L'episodio, lineare e appassionante, rappresenta al meglio lo stile di una testata collaterale, il Maxi, ora passata alla periodicità semestrale e che recentemente ci ha regalato un gioiello di assoluto valore come Nueces Valley (storia non a caso già ristampata per il mercato delle librerie).
Gli Arcanoidi di Maicol & Mirco (Coconino Press/Fandango)
Avevamo bisogno di un'ulteriore riprova dell'universalità e della genialità delle tavole di Maicol & Mirco? Ovviamente sì, perché di tali qualità non si finisce mai di giovarsi.
Ecco dunque arrivare in libreria, per la collana Coconino Warp, Gli Arcanoidi, "un’epopea di un popolo con solo sei esseri e qualche cespuglio" dal sottotitolo "Morte, avventura e basta". Una storia straordinaria, dove il minimalismo di Maicol & Mirco si sposa con la capacità innata di raccontare l'intero spettro delle emozioni umane a lettori di tutte le età, mantenendo un'invidiabile immediatezza.
Il sommo audace