Ronin Magazine: L'unione nel segno del 5
Le nuove "storie ribelli" e la nascita del Collettivo Artistico
Comunicato stampa
L'uscita del quinto numero del magazine Ronin, leggibile gratuitamente online sul canale Issuu di Ronin, coincide con la nascita dell'omonimo Collettivo Artistico, dimora di fumetti e prosa, poesia e illustrazione, grafica ed esperimenti vari.
Oltre
alle storie autoconclusive, continuano le avventure di Zakk Void
(Orlando/Rotelli) e dello Scarafaggio (Izzo/Manfredini/Daraghiati/Della
Verde) e prendono il via i combattimenti di Virtus (Sciarra/Dea) e
il racconto Il segno del fuoco (Franceschini).
Comunicato stampa
Ronin Magazine:
L’unione nel segno del 5
Godurioso come una cinquina al Lotto, sensuale come i 5 sensi
e pirotecnico come i 5 elementi, la nuova uscita di Ronin Magazine rende onore
al prodigioso numero 5 nel miglior modo possibile.
Come sempre gratis e disponibile sul canale Issuu di
Ronin, il numero si apre con la cover spaziale realizzata da Emilio “Caccaman” Battiato per poi
proseguire con fumetti, racconti, poesie e illustrazioni. Sulle pagine digitali
di Ronin trovano posto emozionanti storie di personaggi fantastici, momenti
intimi ed ironici, amare riflessioni sulla realtà che ci circonda: la cifra
stilistica principale del Magazine è sempre quella della varietà che nasce
dalla libertà pressoché totale di cui godono gli autori.
Oltre alle storie autoconclusive, continuano le avventure di
Zakk Void (Orlando/Rotelli) e dello Scarafaggio
(Izzo/Manfredini/Daraghiati/Della Verde), mentre prendono il via i
combattimenti di Virtus (Sciarra/Dea) e il racconto “Il segno del fuoco”
(Franceschini).
Ma in questo nuovo numero c’è di più: come le 5 dita di una
mano possono stringersi e diventare una cosa sola, anche gli autori di Ronin
hanno deciso di unirsi per colpire nel segno con ancora più forza. Da oggi nasce
il Collettivo Artistico Ronin: dimora di fumetti e prosa, poesia e
illustrazione, grafica ed esperimenti
vari.
“Il processo che ci ha
portati a mutare da rivista-contenitore a Collettivo – spiega Pietro Rotelli, ideatore e
fondatore di Ronin – è stato breve e
niente affatto sofferto. É stato anzi, a mio modesto avviso, un percorso del
tutto naturale: avendo partecipato collettivamente alla stesura artistica del
magazine e degli speciali, avendo partecipato collettivamente a fiere ed eventi,
é stato inevitabile che ci dessimo anche un'identità collettiva”.