Dampyr #211
Il vademecum di Boselli sull'orrore
La notte di San Giovanni è già passata da un po' di tempo e per
Halloween manca ancora un mese, ma non temete: con il Dampyr di Mauro Boselli
l'orrore è sempre a portata di mano.
Se a firmare la storia è "il Boss" Boselli, anche quando il protagonista
delle storie non è Harlan Draka, ma uno dei
comprimari suoi amici, in questo caso Emil Kurjak, la qualità e il
divertimento sono assicurati.
Questa di Horror movie, albo in uscita il 4 ottobre e che i vostri affezionatissimi Audaci hanno avuto il privilegio di leggere in anteprima assoluta, è una di quelle storie leggère e veloci, da leggere tutte d'un fiato e soltanto apparentemente fuori continuity o prive di raccordi con la macrotrama della saga dell'ammazza vampiri più famoso del fumetto italiano.
Questa di Horror movie, albo in uscita il 4 ottobre e che i vostri affezionatissimi Audaci hanno avuto il privilegio di leggere in anteprima assoluta, è una di quelle storie leggère e veloci, da leggere tutte d'un fiato e soltanto apparentemente fuori continuity o prive di raccordi con la macrotrama della saga dell'ammazza vampiri più famoso del fumetto italiano.
Sì, perché, come sempre, il curatore e co-creatore della serie sa
inserire con una maestria impareggiabile riferimenti a episodi passati e
a tenere insieme tutti i suoi numerosissimi fili narrativi lasciati
appesi sapientemente, quasi al modo del Furioso di
Ludovico Ariosto. Inoltre, altra arte nella quale Boselli è maestro
inarrivabile è quella di scrivere storie che presentano diversi piani di
lettura (metodo - post sessantottino, che ha reso il fumetto italiano
più maturo - introdotto da Guido Nolitta e poi
portato avanti con stili differenti dai vari Giancarlo Berardi, Alfredo Castelli, Tiziano Sclavi, Claudio Chiaverotti fino ad arrivare oggi ad Alessandro Bilotta e Roberto Recchioni, giusto per citarne alcuni).
In questo caso il "Boss" opta per un'aperta dichiarazione
d'amore al cinema, alla letteratura e al fumetto horror. I riferimenti,
diretti e indiretti, ai maestri e ai capolavori del genere sono
tantissimi: per tutti basti il nome di George Romero (recentemente
scomparso) e la donna cadavere nella vasca da bagno di The Shining (romanzo di Stephen King e film di Stanley Kubrick). Ma impossibile non pensare anche a nomi nostrani come Tiziano Sclavi o Dario Argento (che i ben informati ci dicono a lavoro
su una sceneggiatura per un episodio proprio dell'Indagatore
dell'incubo ideato da Sclavi).
La vicenda si svolge in un hotel decisamente inquietante, il Wonderland Hotel, ubicato nei già spaventosi monti Appalachi (consigliamo di ascoltare, come colonna sonora durante la lettura, un album a scelta della black metal band Appalachian Winter), che sono quanto di più vicino ai Carpazi si possa trovare nel nuovo continente e rappresentano un'ambientazione perfetta per un horror classico.
La vicenda si svolge in un hotel decisamente inquietante, il Wonderland Hotel, ubicato nei già spaventosi monti Appalachi (consigliamo di ascoltare, come colonna sonora durante la lettura, un album a scelta della black metal band Appalachian Winter), che sono quanto di più vicino ai Carpazi si possa trovare nel nuovo continente e rappresentano un'ambientazione perfetta per un horror classico.
La sfida che Boselli lancia al suo ingegno è la seguente: riuscire a
scrivere una storia che racconti in modo intrigante e scorrevole - pur
riprendendo apertamente tutti i cliché del genere - di personaggi
stereotipati (la biondona sexy, il nerd diffidente,
l'eroe vissuto, il nero che fa una brutta fine...), che si trovano a
vivere una classifica avventura horror. Una storia che sembra sospesa a metà tra
realtà e finzione, tra vita e recitazione.
Lo sceneggiatore sfrutta a dovere queste pagine per darci ragguagli sulle nuove
capacità di Emil Kurjak e ancor di più per mettere in evidenza il talento della
disegnatrice, Silvia Califano.
Dopo un ottimo esordio sulla serie regolare con Il soffio caldo dell'Harmattan (Dampyr #166), scritto da Claudio Falco, la bravissima interprete romana torna qui a far sfoggio di tutte le sue capacità. Classe 1984, dopo aver lavorato per Lanciostory, Skorpio e John Doe, è infatti dal 2012 una disegnatrice di Dampyr e ci viene da pensare che, se "il Boss" l'ha scelta, un motivo ci sarà!
Il suo talento è cristallino e il suo tratto realistico non rinuncia mai alla gentilezza e alla morbidezza della linea sottile. Laddove in alcuni lavori precedenti aveva optato per un layout molto libero, che ricordava in qualche modo l'impostazione dei comics americani, in questa storia utilizza una struttura maggiormente canonica e aderente alla gabbia bonelliana. Inoltre, ha la possibilità di sbizzarrirsi con tavole a mezzatinta che definire portentose non è esagerato. È dunque lei la vera protagonista di questo Horror Movie e gli Audaci le augurano di poter continuare a lungo a lavorare a questi livelli.
Dopo un ottimo esordio sulla serie regolare con Il soffio caldo dell'Harmattan (Dampyr #166), scritto da Claudio Falco, la bravissima interprete romana torna qui a far sfoggio di tutte le sue capacità. Classe 1984, dopo aver lavorato per Lanciostory, Skorpio e John Doe, è infatti dal 2012 una disegnatrice di Dampyr e ci viene da pensare che, se "il Boss" l'ha scelta, un motivo ci sarà!
Il suo talento è cristallino e il suo tratto realistico non rinuncia mai alla gentilezza e alla morbidezza della linea sottile. Laddove in alcuni lavori precedenti aveva optato per un layout molto libero, che ricordava in qualche modo l'impostazione dei comics americani, in questa storia utilizza una struttura maggiormente canonica e aderente alla gabbia bonelliana. Inoltre, ha la possibilità di sbizzarrirsi con tavole a mezzatinta che definire portentose non è esagerato. È dunque lei la vera protagonista di questo Horror Movie e gli Audaci le augurano di poter continuare a lungo a lavorare a questi livelli.
Una lettura più che consigliata.
NUMERO: 211
DATA: ottobre 2017
SERGIO BONELLI EDITORE
SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Mauro Boselli
DISEGNI E CHINE: Silvia Califano
COPERTINA: Enea Riboldi
Dampyr è un personaggio creato da Mauro Boselli & Maurizio Colombo.
Tutte le immagini: © 2017 Sergio Bonelli Editore.
Tutte le immagini: © 2017 Sergio Bonelli Editore.