Speciale Dampyr #12 - La porta dell'inferno
La "dampyriana commedia" di Moreno Burattini e Fabrizio Longo
"Buona lettura, dunque, con la nostra dampyriana commedia...": così il curatore e co-ideatore di Dampyr, Mauro Boselli, conclude il pezzo introduttivo del dodicesimo speciale autunnale dedicato ad Harlan Draka. La scelta di ambientare la storia in parte a Firenze e in parte all'Inferno (letteralmente) rende ulteriormente lampanti i riferimenti letterari a Dante Alighieri e alla sua Divina Commedia. Del resto Dampyr è una serie che da sempre è impreziosita da suggestioni letterarie: se finora ci eravamo abituati a omaggi ai maestri dell'horror e del fantastico (dai più noti, quali Edgar Allan Poe e H.P. Lovevraft, ad altri meno conosciuti come Fitz-James O'Brien) nel momento in cui si progetta un viaggio nell'inferno è ovviamente impensabile prescindere dal poeta della Divina Commedia.
La porta dell'inferno rappresenta innanzitutto l'occasione per un doppio esordio su Dampyr: quello di Moreno Burattini e Fabrizio Longo. Se per Burattini, già da tempo curatore e sceneggiatore di Zagor, il termine "debutto" è abbastanza riduttivo, per il disegnatore Fabrizio Longo si tratta della prima opera pubblicata per Sergio Bonelli Editore, un esordio colmo di difficoltà ma, come vedremo, anche una prova pienamente superata.
L'episodio inizia con la repentina scomparsa di uno studioso, il Professor Martelli: mentre è impegnato a far ricerche nella Biblioteca Medicea Laurenziana, il filologo viene catapultato in un paesaggio infernale. Per sottrarlo dalle grinfie dei dèmoni intervengono Harlan e Kurjak che, con la guida del Professor Alessio Montanari, sono costretti a una "visita guidata" in una sorta di mondo parallelo che scoprono essere una fedele riproduzione dell'Inferno descritto dal Sommo Poeta fiorentino.
La storia si presta dunque a un'interessante viaggio (per forza di cose non esaustivo) nelle tematiche e nell'iconografia dantesca. Riguardo l'ideazione della storia, Moreno Burattini ha dichiarato quanto segue: "riflettendo sulle tematiche horror tipiche della saga dampyriana, sono partito dal presupposto che il racconto più orrorifico mai concepito da mente umana sia la discesa negli inferi di Dante Alighieri: ho immaginato dunque una storia in cui Harlan compisse quello stesso viaggio". Nell'episodio ritroviamo dunque alcuni dei più celebri personaggi: oltre ai tanti dannati sottoposti a pene orribili, riconosciamo Caronte, Paolo e Francesca, Cerbero, le Erinni, tutti rappresentati in maniera particolarmente suggestiva. Ne emerge con chiarezza il ricco apparato di documentazione al quale si sono rivolti gli autori: lo stesso Burattini in un recente articolo/intervista ha dichiarato di essersi avvalso della consulenza dello storico Alessandro Monti (citato anche nella storia nella figura del Professor Montanari), mentre visivamente è evidente anche a uno sguardo superficiale che Longo ha studiato ed assimilato le incisioni di Gustave Dorè per dar vita a delle tavole al contempo personali ma colme di citazioni. Tutti i passaggi dell'albo ambientati all'Inferno sono caratterizzati da una perizia e una minuziosità nella rappresentazione grafica che rendono la lettura particolarmente piacevole, con il verosimile risultato di spingere il lettore con minor memoria degli studi classici a rileggersi una delle opere fondamentali della letteratura italiana.
Concludiamo con una curiosità che forse alcuni non avranno colto: la presenza tra i personaggi della storia di Desdemona "Desdy" Metus, protagonista de L'Insonne di Giuseppe Di Bernardo e Andrea J. Polidori, fumetto ambientato proprio a Firenze che non disdegnava la trattazione dell'occulto e a cui lo stesso Fabrizio Longo aveva partecipato alcuni anni fa realizzando i disegni di un episodio.
Dal canto nostro, vi salutiamo come si conviene
e quindi usciamo a riveder le stelle.
SPECIALE DAMPYR #12: “La porta dell'inferno”
SERIE: DAMPYR SPECIALE
NUMERO: 12
DATA: Novembre 2016
SERGIO BONELLI EDITORE
SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Moreno Burattini
DISEGNI E CHINE: Fabrizio Longo
COPERTINA: Enea Riboldi
LETTERING: Riccardo Riboldi
Tutte le immagini © 2016 Sergio Bonelli Editore.
"Buona lettura, dunque, con la nostra dampyriana commedia...": così il curatore e co-ideatore di Dampyr, Mauro Boselli, conclude il pezzo introduttivo del dodicesimo speciale autunnale dedicato ad Harlan Draka. La scelta di ambientare la storia in parte a Firenze e in parte all'Inferno (letteralmente) rende ulteriormente lampanti i riferimenti letterari a Dante Alighieri e alla sua Divina Commedia. Del resto Dampyr è una serie che da sempre è impreziosita da suggestioni letterarie: se finora ci eravamo abituati a omaggi ai maestri dell'horror e del fantastico (dai più noti, quali Edgar Allan Poe e H.P. Lovevraft, ad altri meno conosciuti come Fitz-James O'Brien) nel momento in cui si progetta un viaggio nell'inferno è ovviamente impensabile prescindere dal poeta della Divina Commedia.
La porta dell'inferno rappresenta innanzitutto l'occasione per un doppio esordio su Dampyr: quello di Moreno Burattini e Fabrizio Longo. Se per Burattini, già da tempo curatore e sceneggiatore di Zagor, il termine "debutto" è abbastanza riduttivo, per il disegnatore Fabrizio Longo si tratta della prima opera pubblicata per Sergio Bonelli Editore, un esordio colmo di difficoltà ma, come vedremo, anche una prova pienamente superata.
L'episodio inizia con la repentina scomparsa di uno studioso, il Professor Martelli: mentre è impegnato a far ricerche nella Biblioteca Medicea Laurenziana, il filologo viene catapultato in un paesaggio infernale. Per sottrarlo dalle grinfie dei dèmoni intervengono Harlan e Kurjak che, con la guida del Professor Alessio Montanari, sono costretti a una "visita guidata" in una sorta di mondo parallelo che scoprono essere una fedele riproduzione dell'Inferno descritto dal Sommo Poeta fiorentino.
La storia si presta dunque a un'interessante viaggio (per forza di cose non esaustivo) nelle tematiche e nell'iconografia dantesca. Riguardo l'ideazione della storia, Moreno Burattini ha dichiarato quanto segue: "riflettendo sulle tematiche horror tipiche della saga dampyriana, sono partito dal presupposto che il racconto più orrorifico mai concepito da mente umana sia la discesa negli inferi di Dante Alighieri: ho immaginato dunque una storia in cui Harlan compisse quello stesso viaggio". Nell'episodio ritroviamo dunque alcuni dei più celebri personaggi: oltre ai tanti dannati sottoposti a pene orribili, riconosciamo Caronte, Paolo e Francesca, Cerbero, le Erinni, tutti rappresentati in maniera particolarmente suggestiva. Ne emerge con chiarezza il ricco apparato di documentazione al quale si sono rivolti gli autori: lo stesso Burattini in un recente articolo/intervista ha dichiarato di essersi avvalso della consulenza dello storico Alessandro Monti (citato anche nella storia nella figura del Professor Montanari), mentre visivamente è evidente anche a uno sguardo superficiale che Longo ha studiato ed assimilato le incisioni di Gustave Dorè per dar vita a delle tavole al contempo personali ma colme di citazioni. Tutti i passaggi dell'albo ambientati all'Inferno sono caratterizzati da una perizia e una minuziosità nella rappresentazione grafica che rendono la lettura particolarmente piacevole, con il verosimile risultato di spingere il lettore con minor memoria degli studi classici a rileggersi una delle opere fondamentali della letteratura italiana.
Studio del personaggio di Fabrizio Longo. © 2016 Sergio Bonelli Editore. |
Concludiamo con una curiosità che forse alcuni non avranno colto: la presenza tra i personaggi della storia di Desdemona "Desdy" Metus, protagonista de L'Insonne di Giuseppe Di Bernardo e Andrea J. Polidori, fumetto ambientato proprio a Firenze che non disdegnava la trattazione dell'occulto e a cui lo stesso Fabrizio Longo aveva partecipato alcuni anni fa realizzando i disegni di un episodio.
Dal canto nostro, vi salutiamo come si conviene
e quindi usciamo a riveder le stelle.
Il sommo Audace
(molto meno Sommo del Poeta...)
SPECIALE DAMPYR #12: “La porta dell'inferno”
SERIE: DAMPYR SPECIALE
NUMERO: 12
DATA: Novembre 2016
SERGIO BONELLI EDITORE
SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Moreno Burattini
DISEGNI E CHINE: Fabrizio Longo
COPERTINA: Enea Riboldi
LETTERING: Riccardo Riboldi
Tutte le immagini © 2016 Sergio Bonelli Editore.