Da quassù la Terra è bellissima
"Chi vuole guardare bene la Terra deve tenersi alla distanza necessaria…"
Dopo il periodo di vacanze eccomi di nuovo qui a parlare di graphic novel. Ricomincio con Da quassù la Terra è bellissima di Toni Bruno, edito da Bao Publishing.
Devo ammettere che appena ho preso il volume fra le mani e gli ho dato una sbirciata mi sono detta: “Bei disegni, vignette regolari, toni di colore neutri che rimandano a vecchie cartoline. Parla di astronauti e di sicuro sarà la storia del razzo che arriva sulla luna. Evviva, evviva…”. Invece mi sbagliavo alla grande.
Da quassù la terra è bellissima parla di un
astronauta sovietico, il maggiore Akim, che dopo l’ultima missione non riesce
più a superare il test della centrifuga (prova che fa parte dell'addestramento degli astronauti). I capi del governo fremono perché
vogliono tornare in orbita prima del nemico e propongono di cambiare il
cosmonauta con il primo sostituto, ma il suo addestratore non cede e chiede un
esperto psicoterapeuta. Tramite la soffiata di un amico che lavora nell’ufficio governativo, il signor Jones, del centro di studi cognitivi di Harvard,
Cambridge, accetta la sfida perché ha bisogno di uno stipendio per pagare debiti
arretrati. Jones, pur essendo uno psicoterapeuta (e qui vanno apprezzate le finezze nel lavoro di Bruno su soggetto e sceneggiatura) soffre di attacchi d’ansia e crisi di panico. Persino il lungo viaggio è una vera e propria tortura per lui. Una volta arrivato nel campo d'addestramento
russo conosce il maggiore Akim che non ammette di avere problemi, anche se non
vuole più tornare nello spazio. Dopo vari tentativi da parte di Jones per
instaurare un rapporto con Akim e riuscire a farlo parlare di sé e delle sue crisi, le tensioni fra di loro si sciolgono dopo una gita al mare, a cui si
aggrega anche la famiglia del maggiore. Sulla trama non voglio dire altro, perché il volume merita veramente di essere letto. Aggiungo solo che, tornando in patria, lo
psicoterapeuta decide a sua volta di fronteggiare le sue paure, dicendo a se
stesso: Se è la paura di guardare indietro che impedisce di andare avanti, non
ci rimane che cambiare prospettiva e da lassù tutto appare senza confini.
Se ho ben interpretato il messaggio dell'autore, dunque, da quassù la Terra è bellissima perché ci innalziamo sopra tutte le bellezze ma anche tutti gli orrori, le guerre, l’inquinamento, la fame nel mondo… Più semplicemente la Terra rappresenta i nostri tormenti interiori, le nostre paranoie, i nostri attacchi di panico e se si riesce ad andare oltre e guardarli da un altro punto di vista, come farebbe un astronauta dalla sua navicella spaziale, ci apparirebbero ridicoli e potremmo tornare a respirare e a dirci che la vita è bellissima. Infatti, come afferma Bruno, una volta salito sopra una rampa di lancio non puoi più tornare indietro e il coraggio non sta nell’affrontare ciò che non conosci dirigendoti verso l’ignoto, ma nel combattere la certezza che ormai non puoi più scendere.
Dal punto di vista grafico va detto che l'autore catanese possiede un’ottima mano. I suoi personaggi sono curati bene in ogni espressione. Mi sono piaciute molto le inquadrature dei paesaggi, specie quelle presenti nella parte finale del racconto. Il suo modo di realizzare le vignette mi ha riportato alla mente alcuni fumetti che leggevo da ragazza. Anche la scelta dei colori, mai sgargianti, né brillanti o invadenti, riesce egregiamente a mettere in evidenza il periodo in cui si svolge la storia.
Se ho ben interpretato il messaggio dell'autore, dunque, da quassù la Terra è bellissima perché ci innalziamo sopra tutte le bellezze ma anche tutti gli orrori, le guerre, l’inquinamento, la fame nel mondo… Più semplicemente la Terra rappresenta i nostri tormenti interiori, le nostre paranoie, i nostri attacchi di panico e se si riesce ad andare oltre e guardarli da un altro punto di vista, come farebbe un astronauta dalla sua navicella spaziale, ci apparirebbero ridicoli e potremmo tornare a respirare e a dirci che la vita è bellissima. Infatti, come afferma Bruno, una volta salito sopra una rampa di lancio non puoi più tornare indietro e il coraggio non sta nell’affrontare ciò che non conosci dirigendoti verso l’ignoto, ma nel combattere la certezza che ormai non puoi più scendere.
Dal punto di vista grafico va detto che l'autore catanese possiede un’ottima mano. I suoi personaggi sono curati bene in ogni espressione. Mi sono piaciute molto le inquadrature dei paesaggi, specie quelle presenti nella parte finale del racconto. Il suo modo di realizzare le vignette mi ha riportato alla mente alcuni fumetti che leggevo da ragazza. Anche la scelta dei colori, mai sgargianti, né brillanti o invadenti, riesce egregiamente a mettere in evidenza il periodo in cui si svolge la storia.
Detto ciò, spero di avervi dato alcuni buoni motivi per leggere questa graphic novel che merita davvero come poche. Stavolta per concludere, oltre alle solite
parole di canzoni famose, voglio riportare la frase che Toni Bruno ha messo
nell’introduzione del suo libro, perché rende benissimo il concetto che vorrei esprimere.
Chi vuole guardare bene la Terra deve tenersi alla distanza necessaria…
Italo Calvino – Il barone rampante
Ma poiché è più forte di me vi voglio citare anche le
parole di Sentimento (cantata a suo tempo da Patty Pravo):
Al di là delle stelle chissà cosa c’è, forse un mondo diverso per chi non ha mai avuto niente in questo mondo qui, al di là delle stelle lo avrà…
Perché, come ci insegna Toni Bruno, bisogna avere il
coraggio di guardare al di là delle nostre paure.
Un saluto a tutti.
Un saluto a tutti.
Adelaide
"Da quassù la Terra è bellissima"
Testi e disegni: Toni Bruno
Bao Publishing
Data: Giugno 2016
Testi e disegni: Toni Bruno
Bao Publishing
Data: Giugno 2016