Dylan Dog #357
Le note di un'opera lirica di Wolfgang Amadeus Mozart risuonano in un vecchio cinema. Lo spettacolo però è molto truculento, c'è tanto, tanto sangue. La parte più agghiacciante però è che... è tutto vero!
Il campanello di Craven Road urla ancora. Dietro la porta un'attrice americana, Vanessa Wilson, perseguitata dal fantasma della bellissima e famosissima donna che era vent'anni prima. Vanessa si reca da un suo fan di vecchia data, un ammiratore dei film horror a cui lei ha dato un volto. Non accetta di andarsene così, non senza aver regalato al mondo "un'ultima, grande ribalta, prima dell'oblio...". E così ricambia quell'amore impossibile che l'Indagatore dell'incubo provava per lei, solo per poi dileguarsi nella notte. Lasciandosi dietro, come labile traccia, una lettera e un biglietto aereo per Los Angeles.
Nella città degli angeli Dylan Dog entrerà in contatto con il crudele mondo degli snuff movies, che nel gergo cinematografico rappresentano quei film in cui le torture mostrate nelle pellicole vengono messe in atto realmente e culminano con la morte della vittima.
In alcuni punti, forse più o meno volontariamente, i due sembrano rifarsi alla lezione dell'immenso Angelo Stano. A proposito dell'artista nato a Santeramo, la sua copertina è da ascrivere a quello stile iconico e pop che negli ultimi due anni l'artista ha tirato fuori in più occasioni, spesso con ottimi risultati. In questa illustrazione ("che paga il dovuto omaggio al maestro Frank Miller", come sottolinea Roberto Recchioni nell'introduzione all'albo) la tricromia permette di evidenziare il rosso della camicia del protagonista, come già accadeva per la cover del numero precedente, ma anche il sangue sotto le ginocchia della figura in primo piano. Per il resto, tutto è giocato su un bianco e nero molto "fumettistico" in cui domina il colore nero, evidente segnale dell'atmosfera che troveremo nell'albo.
Torniamo alle tavole dell'albo. Senza voler sottostimare il contributo degli sceneggiatori, piace sottolineare come il debutto sulla serie regolare di Armitano e Furnò sia da inquadrare in una sequenza straordinaria che ha visto esordire nell'arco di pochi mesi anche Luca Casalanguida, Emiliano Tanzillo e Fabrizio De Tommaso, tutti artisti in grado di non far rimpiangere i grandi nomi che da sempre si occupano dell'inquilino di Craven Road e anzi di farsi notare positivamente per le loro prove molto riuscite.
Concludendo, nell'episodio di Dylan Dog di fine maggio si possono trovare alcuni pregi e altrettanti difetti, ma è probabile come già accennato che la storia non rimarrà particolarmente impressa nelle nostre menti, se non per averci presentato altri due talenti senz'altro da tener d'occhio.
Il sommo audace
"Vietato ai minori"
SERIE: DYLAN DOG
NUMERO: 357
DATA: maggio 2016
SERGIO BONELLI EDITORE
SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Pasquale Ruju
DISEGNI E CHINE: Davide Furnò & Paolo Armitano
COPERTINA: Angelo Stano