MORGAN LOST #5
Il male dentro
Continua
a sorprenderci Claudio Chiaverotti, anche
se non dovremmo esserlo. Lo scrittore torinese, uno dei più importanti autori
di fumetti del panorama italiano, ci ha abituato – da sempre – a storie
dall’elevatissimo coefficiente di coinvolgimento, ma quelle che stiamo leggendo
da cinque mesi a questa parte ci stanno davvero regalando emozioni senza fine.
Non ci spingiamo troppo in là se affermiamo che con questa serie il nostro divo Claudio ha trovato la formula
perfetta per consegnare questo suo nuovo pezzo di arte alla storia.
L’assassino che campeggia minaccioso sulla splendida cover di
Fabrizio De Tommaso (a proposito: ma
quant’è bello il nostro Morgan dal tempo infranto?), a causa
della maschera (interessante approfondire, con la sempre penetrante dottoressa
Pandora Stillman, il perché del
caimano piuttosto che il coccodrillo) non può non ricordare Sobek, la divinità egizia dell’acqua e
delle inondazioni del Nilo. E proprio nell’acqua gelida che bagna le sponde di New Heliopolis Morgan si aspetta di
vederlo riemerge ben presto, nuovo tassello del suo delirio a occhi aperti, in
compagnia di tutti gli altri serial
killer che il nostro cacciatore di taglie ha spedito all’altro mondo nel
corso della sua nuovo e drammatica carriera.
Giuseppe
Liotti – che i bonelliani hanno imparato a
conoscere e ad apprezzare per il suo lavoro sui numeri di chiusura di Brendon, L'inizio della fine (n. 98, dell’agosto 2014) e Luna nera calante (n. 99,
dell’ottobre 2014) – è un disegnatore dal tratto voluminoso che riesce come
pochi a inquadrare le scene al meglio e a trasformare i suoi disegni in ritratti.
Di lui colpiscono soprattutto i primi piani (impressionanti lo sguardo vuoto di
una delle vittime a p. 25, il viso smorto di Jill a p. 7 e quello di
Morgan/Chiaverotti a p. 75!) e la grazia dei corpi femminili (da antologia
quello di Jill a p. 65).
Giuseppe Liotti |
Dicevamo di solitudine e di indifferenza… sì, perché ci sembra
di poter iniziare a fare un bilancio del consorzio umano che colora di grigio
le pagine di Morgan Lost. Ciò che emerge è il naufragio della condivisione
di un progetto di vita, la deriva del rassicurante (ma inesistente!) concetto
di normalità: storia dopo storia, pagina dopo pagina, assassinio dopo
assassinio ci scopriamo sempre tutti più soli, proprio come i protagonisti della
serie, irrimediabilmente rappresentati dall’efficacissima penna di uno
scrittore che – come pochissimi – riesce a sondare gli abissi dell’animo umano
ed è in grado di riemergere ogni volta con un frammento di anima e ce la mette
sotto gli occhi, spietato indagatore delle angosce dell’uomo contemporaneo. Se
non è questo un fumetto impegnato, ditemi voi che cos’è?! La scorsa volta la
violenza sulle donne, questa volta la pena di morte… L’ideatore di Brendon
e Morgan Lost, senza farlo apertamente, invia messaggi politici
e sociali ai suoi lettori e li lascia liberi di farsi una propria idea; e può
fare tutto ciò proprio perché lui non è un politico (loro ci fanno vivere in una menzogna perenne:
devono dirci che il peggio è passato che andiamo verso uno splendido futuro
perché viviamo nel migliore dei mondi possibili).
Morgan Lost, numero
dopo numero, sta mettendo d’accordo proprio tutti, o almeno tutti quelli che si
degnano di leggerlo come merita, cioè in modo attento e profondo. Si sa,
non sempre le opere trovano fruitori all'altezza e quindi spesso ci si ritrova
a leggere commenti che mai ci verrebbe in mente di associare alle opere come
quelle di Chiaverotti, dall’intensità
drammatica e dal livello emozionale impareggiabili…
«È quel male
d’essere che a volte mi assale, e non posso farci niente...»
Lo sappiamo, caro Morgan, ormai abbiamo imparato a
conoscerti. E con questo quinto episodio noi Audaci siamo certi che riuscirai a
trovare nuovi lettori, nuovi amici…per sentirti meno solo!
È tutto, non ci resta che darvi appuntamento al 22 marzo, quando
uscirà il n. 6 della serie, I coniugi Rabbit, che –
lynchianamente – promette sangue e inquietudine.
RolandoVeloci
Una spendida illustrazione di Lola Airaghi che ritrae Morgan Lost e Brendon (realizzata per Cartoomics 2016). |
DATA: febbraio 2016
SERGIO BONELLI EDITORE
SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Claudio Chiaverotti
DISEGNI E CHINE: Giuseppe Liotti
COLORI: Studio Arancia
COPERTINA: Fabrizio De Tommaso