ATOMICO: Intervista agli autori di ZEROI
Tuono Pettinato, Matteo Casali e Cinci raccontano il loro imminente progetto Atomico (e non solo!)
Tuono, com'è stato il passaggio da autore completo a sceneggiatore?
È un passaggio che sto sperimentando adesso, mi pare una naturale transizione tra un modo di lavorare e un altro. Cambiare spesso modalità di lavoro, generi e formati è una cosa che mi diverte molto, e lavorare in gruppo crea un’atmosfera di gioco divertentissima. Tutto sta nel trovare dei compagni di gioco con cui si è in sintonia, e magari risultare il più comprensibili possibile nel comunicare le proprie idee. Io finora per le mie storie sono andato avanti a scribacchiare contorti e criptici schemini per me stesso, stavolta dovrò essere un po’ meno ermetico!
Com’è delegare l’aspetto visivo a un altro artista? Come ti trovi con Cinci e come l’hai conosciuto?
È una bella sorpresa, vedere le tue idee visualizzate da un’altra persona. Nel mio caso, chi disegna può rendere atmosfere e situazioni che io non saprei disegnare, o che non si adatterebbero al mio tratto cartoonoso. Per rendere credibile il contesto supereroistico, ad esempio, avrei dovuto disegnare in prospettiva gente in pose acrobatiche e non ce l’avrei mai fatta! Fortunatamente Cinci ci ha salvati dalla deriva delle mie prospettive sghembe e ha portato una nuova freschezza al progetto. È stato Matteo (Casali, n.d.a.) a presentarci (anche se il buon Cinci rammenta una nostra comune appartenenza al giro dei concerti punk). Cinci era stato un allievo della Comics di Reggio Emilia, ed è stata una felicissima scelta reclutarlo per il progetto. Lui è formidabile! Si è sintonizzato subito con le nostre proposte e ha reinterpretato in maniera originale e vivacissima i vari personaggi. Le creazioni mie e quelle di Matteo sono state profondamente reinventate grazie a questa collaborazione, avvenuta tra incontri reggiani e scatenate conferenze Skype con le più disparate divagazioni.
Come è nato il progetto ZEROI?
Da tempo io e Matteo covavamo questo progetto, ma prima di tutto ci incuriosiva l’idea di come sarebbe stato dedicarci ad un progetto comune, visto che veniamo da scuole di fumetto radicalmente diverse. In qualche modo sentivamo che il mio scombinato approccio umoristico e il suo taglio di solida matrice supereroistica potevano completarsi a vicenda e dar luogo a qualcosa di divertente e originale. Nell’arco di un po’ di riunioni sparse per l’Italia e ritagliate dai nostri soliti tour fumetteschi, siamo riusciti a delineare un nucleo di personaggi principali, quelli che adesso stanno prendendo vita nelle abili manine del buon Cinci.
Come hai incontrato l’attuale team di ATOMICO?
Ho seguito un po’ a distanza la parte logistica del progetto, Matteo man mano mi aggiornava sugli sviluppi, ma è stato solo alla conferenza di presentazione a Lucca Comics che ho conosciuto gran parte del gruppo. Di solito nel microcosmo dei fumettisti è più facile conoscersi all’interno di una medesimo genere: graphic novellisti con altri graphic novellisti, eccetera. E invece in questo caso è stato produttivo sbirciare al di là del proprio habitat di appartenenza e scoprire modi diversi di intendere le storie a fumetti. Un po’ come uno scambio au pair tra fumettari, se vogliamo.
Cosa ti aspetti da questa iniziativa?
Grandi cose! Di divertirmi, anzitutto, e di entrare in un clima creativo stimolante. E poi, magari, di trovare una maniera nuova ed efficace per fare fumetti rendendoli direttamente disponibili al pubblico, permettendo agli autori di lavorare serenamente e coinvolgendo gli editori per una successiva edizione cartacea.
Una cosa che non dimenticheremo mai degli ZEROI?
Che la loro goffaggine è parte integrante della loro grandezza. Che la perfezione non offre margini di miglioramento, mentre l’imperfezione apre all’infinito!
Il segreto più inconfessabile degli ZEROI?
L’imbarazzo della tutina! Ci rendiamo conto di quanta autostima serva per andare in giro in costume per la propria città, sotto gli occhi di tutti? Di quanti sberleffi e risatine crudeli sia necessario fingere di ignorare per non abbrutirsi? Si diventa eroi anche solo per come si esce di casa.
A cosa stai lavorando in questo momento?
Un’altra storia in qualità di sceneggiatore. Ai disegni ci sarà il mio bravissimo concittadino Francesco Guarnaccia. Una storia d’argomento apocalittico-adolescenziale (forse i due concetti si sovrappongono). E poi una storia che mi vede di nuovo solo al comando, il tema affronta il mondo delle imprese funebri e la morte in generale, osservati dal punto di vista di una irrispettosa e vivace gang di bimbi. Entrambe le storie saranno pubblicate da Rizzoli Lizard.
Come vi siete divisi il lavoro con Tuono in fase di scrittura?
Non ce lo siamo divisi. Abbiamo buttato giù il soggetto in una due giorni estiva fatta di sushi & erbazzone reggiano, Estathé & birra. Una “merenda reggiana” molto produttiva, insomma. In sceneggiatura, mi occuperò io di stendere e gestire le sequenze e poi si riprenderà in mano il tutto insieme. Se riusciremo a non perdere troppo tempo ridendo, dovrebbe funzionare come un orologio svizzero.
Come ti sei trovato a lavorare a quattro mani? Ti era già capitato?
Era già capitato, con Brian Azzarello sull’eternamente inedito Batman: Europa e capiterà ancora per tutta la “nuova stagione” di Kriminal che scriverò insieme a Onofrio Catacchio per Mondadori Comics.
Tu sei uno scrittore noto soprattutto per storie dure e nere... l’esperimento umoristico ha funzionato?
Pare di sì. Ma credo che il merito sia di come Tuono mi abbia messo a mio agio con un genere che, fino a ora, avevo potuto affrontare davvero poco in maniera professionale.
Che tipo di “regia” dobbiamo aspettarci per ZEROI?
Dinamica e divertente. L’ispirazione sarà il fumetto supereroi stico della Silver Age, di Stan Lee & Jack Kirby (SOPRATTUTTO Kirby!), con strizzate d’occhio alla modernità. La mia esperienza con i supereroi e con il modo di raccontare le loro storie verrà messa al servizio di una sensibilità diversa (quella di Tuono) e interpretata da Cinci, che ha “derive francofone” e Cavazzanesche tutte sue.
La “chicca” della serie che tutti ameranno alla follia seconde te (sempre se puoi rivelarcela)?
Ce ne sono parecchie. E, ovviamente, non posso rivelarle. Posso solo dire che vedremo un cattivo con caratteristiche molto… autoriali. E capiremo che il mondo degli Zeroi è vasto e include cose molto bizzarre. State sintonizzati, come si dice, e ne vedrete delle belle.
Come vedi la
situazione del fumetto umoristico in Italia? È sicuramente un settore difficile
e bizzarro, difficile anche in termini di ricette editoriali...
In realtà credo che sia un momento abbastanza positivo per il fumetto umoristico. I Paguri con Don Zauker e Nirvana, A Panda Piace di Giacomo Bevilacqua, il successo di Zerocalcare e ovviamente… il nostro Tuono preferito, che riesce a far (sor)ridere anche quando affronta argomenti difficili, come ha fatto in Corpicino.
Come sei entrato in contatto con il Team Atomico?
Sono stato contattato segretissimamente da Matteo Casali, che mi ha parlato del progetto e mi ha circuito promettendomi (in ordine) felicità eterna, dono dell'ubiquità e una partita in doppio con lui a Zombies Ate My Neighbors sullo Snes.
Quali sono le tue influenze? Gli autori che segui?
Mah, ne seguo tanti tanti, c'è veramente un sacco di gente brava in giro che stimo assai... Alcuni di questi sono ragazzi usciti come me dalla scuola di Comics... Ma non faccio nomi perché ho una reputazione da "cuore di ghiaccio" da difendere. :) Ad ogni modo, facendo una top 6 (in ordine casuale) degli intramontabili a cui ho donato il cuoricino (sempre quello di ghiaccio) direi:
Il personaggi di altri che vorresti tanto disegnare?
Potrei iniziare un elenco lunghissimo, e la gente leggendo quest'intervista rischierebbe di addormentarsi... diciamo da BPRD a Disney, con tutto quello che si trova nel mezzo.
Com’è lavorare con un autore completo come Tuono Pettinato? Come l’hai conosciuto?
Lavorare con TP è uno spasso, anzi, è un super mega spasso. Tuono è esattamente come lo si percepisce: acuto, divertente e super disponibile. Il fatto che la gente lo ami alla follia non è un caso secondo me.
Ci racconti con che strumenti lavori?
Nulla di più semplice, fogli Steinbach, matite di legno calibro F e 2B, china, pennelli e Bic.
A cosa stai lavorando in questo momento?
A un fumettino che parla di una band punk Inglese scapestratissima, che prova a far successo investendo tutto in un tour lungo gli States.
Un'intervista che non solo è unica e in anteprima, ma è tripla: Tuono Pettinato e Matteo Casali (sceneggiatori) insiema a Cristian "Cinci" Canfailla (disegnatore) ci raccontano ZEROI, progetto Atomico digitale che non vediamo l'ora di leggere!
Scoprite con noi cosa ci aspetta in questa storia di...supereroi?
Scoprite con noi cosa ci aspetta in questa storia di...supereroi?
TUONO PETTINATO
Tuono, com'è stato il passaggio da autore completo a sceneggiatore?
È un passaggio che sto sperimentando adesso, mi pare una naturale transizione tra un modo di lavorare e un altro. Cambiare spesso modalità di lavoro, generi e formati è una cosa che mi diverte molto, e lavorare in gruppo crea un’atmosfera di gioco divertentissima. Tutto sta nel trovare dei compagni di gioco con cui si è in sintonia, e magari risultare il più comprensibili possibile nel comunicare le proprie idee. Io finora per le mie storie sono andato avanti a scribacchiare contorti e criptici schemini per me stesso, stavolta dovrò essere un po’ meno ermetico!
Com’è delegare l’aspetto visivo a un altro artista? Come ti trovi con Cinci e come l’hai conosciuto?
È una bella sorpresa, vedere le tue idee visualizzate da un’altra persona. Nel mio caso, chi disegna può rendere atmosfere e situazioni che io non saprei disegnare, o che non si adatterebbero al mio tratto cartoonoso. Per rendere credibile il contesto supereroistico, ad esempio, avrei dovuto disegnare in prospettiva gente in pose acrobatiche e non ce l’avrei mai fatta! Fortunatamente Cinci ci ha salvati dalla deriva delle mie prospettive sghembe e ha portato una nuova freschezza al progetto. È stato Matteo (Casali, n.d.a.) a presentarci (anche se il buon Cinci rammenta una nostra comune appartenenza al giro dei concerti punk). Cinci era stato un allievo della Comics di Reggio Emilia, ed è stata una felicissima scelta reclutarlo per il progetto. Lui è formidabile! Si è sintonizzato subito con le nostre proposte e ha reinterpretato in maniera originale e vivacissima i vari personaggi. Le creazioni mie e quelle di Matteo sono state profondamente reinventate grazie a questa collaborazione, avvenuta tra incontri reggiani e scatenate conferenze Skype con le più disparate divagazioni.
GECKO - Character Design per ZEROI - artwork by Cinci
|
Come è nato il progetto ZEROI?
Da tempo io e Matteo covavamo questo progetto, ma prima di tutto ci incuriosiva l’idea di come sarebbe stato dedicarci ad un progetto comune, visto che veniamo da scuole di fumetto radicalmente diverse. In qualche modo sentivamo che il mio scombinato approccio umoristico e il suo taglio di solida matrice supereroistica potevano completarsi a vicenda e dar luogo a qualcosa di divertente e originale. Nell’arco di un po’ di riunioni sparse per l’Italia e ritagliate dai nostri soliti tour fumetteschi, siamo riusciti a delineare un nucleo di personaggi principali, quelli che adesso stanno prendendo vita nelle abili manine del buon Cinci.
Come hai incontrato l’attuale team di ATOMICO?
Ho seguito un po’ a distanza la parte logistica del progetto, Matteo man mano mi aggiornava sugli sviluppi, ma è stato solo alla conferenza di presentazione a Lucca Comics che ho conosciuto gran parte del gruppo. Di solito nel microcosmo dei fumettisti è più facile conoscersi all’interno di una medesimo genere: graphic novellisti con altri graphic novellisti, eccetera. E invece in questo caso è stato produttivo sbirciare al di là del proprio habitat di appartenenza e scoprire modi diversi di intendere le storie a fumetti. Un po’ come uno scambio au pair tra fumettari, se vogliamo.
Cosa ti aspetti da questa iniziativa?
Grandi cose! Di divertirmi, anzitutto, e di entrare in un clima creativo stimolante. E poi, magari, di trovare una maniera nuova ed efficace per fare fumetti rendendoli direttamente disponibili al pubblico, permettendo agli autori di lavorare serenamente e coinvolgendo gli editori per una successiva edizione cartacea.
Una cosa che non dimenticheremo mai degli ZEROI?
Che la loro goffaggine è parte integrante della loro grandezza. Che la perfezione non offre margini di miglioramento, mentre l’imperfezione apre all’infinito!
Il segreto più inconfessabile degli ZEROI?
L’imbarazzo della tutina! Ci rendiamo conto di quanta autostima serva per andare in giro in costume per la propria città, sotto gli occhi di tutti? Di quanti sberleffi e risatine crudeli sia necessario fingere di ignorare per non abbrutirsi? Si diventa eroi anche solo per come si esce di casa.
A cosa stai lavorando in questo momento?
Un’altra storia in qualità di sceneggiatore. Ai disegni ci sarà il mio bravissimo concittadino Francesco Guarnaccia. Una storia d’argomento apocalittico-adolescenziale (forse i due concetti si sovrappongono). E poi una storia che mi vede di nuovo solo al comando, il tema affronta il mondo delle imprese funebri e la morte in generale, osservati dal punto di vista di una irrispettosa e vivace gang di bimbi. Entrambe le storie saranno pubblicate da Rizzoli Lizard.
MATTEO CASALI
Tuono Pettinato e
Atomico... com’è nato questo legame? (Te lo chiedo in veste di fondatore di
Atomico)
Tuono e io ci siamo coccolati il progetto Zeroi per quattro anni
(!!!), ormai. Siamo diventati amici anni fa e ci siamo trovati bene fin dalla
prima chiacchierata, seguita da una “merenda pisana” (@Tuono Pettinato, da
rifare quanto prima!) e abbiamo iniziato a buttare già idee, personaggi, cose.
Quando quest’anno è nata l’idea di Atomico, tutti i pezzi del puzzle sono
andati al loro posto. Avevamo già parlato di scrivere insieme la cosa e
affidare i disegni a un terzo “pessimo elemento”, così, quando siamo ripartiti
per davvero, abbiamo cercato & trovato Cinci. E tutto ha iniziato a girare
al meglio.
Come vi siete divisi il lavoro con Tuono in fase di scrittura?
Non ce lo siamo divisi. Abbiamo buttato giù il soggetto in una due giorni estiva fatta di sushi & erbazzone reggiano, Estathé & birra. Una “merenda reggiana” molto produttiva, insomma. In sceneggiatura, mi occuperò io di stendere e gestire le sequenze e poi si riprenderà in mano il tutto insieme. Se riusciremo a non perdere troppo tempo ridendo, dovrebbe funzionare come un orologio svizzero.
Come ti sei trovato a lavorare a quattro mani? Ti era già capitato?
Era già capitato, con Brian Azzarello sull’eternamente inedito Batman: Europa e capiterà ancora per tutta la “nuova stagione” di Kriminal che scriverò insieme a Onofrio Catacchio per Mondadori Comics.
Tu sei uno scrittore noto soprattutto per storie dure e nere... l’esperimento umoristico ha funzionato?
Pare di sì. Ma credo che il merito sia di come Tuono mi abbia messo a mio agio con un genere che, fino a ora, avevo potuto affrontare davvero poco in maniera professionale.
FERROTIPO - Character Design per ZEROI - artwork by Cinci
|
Che tipo di “regia” dobbiamo aspettarci per ZEROI?
Dinamica e divertente. L’ispirazione sarà il fumetto supereroi stico della Silver Age, di Stan Lee & Jack Kirby (SOPRATTUTTO Kirby!), con strizzate d’occhio alla modernità. La mia esperienza con i supereroi e con il modo di raccontare le loro storie verrà messa al servizio di una sensibilità diversa (quella di Tuono) e interpretata da Cinci, che ha “derive francofone” e Cavazzanesche tutte sue.
La “chicca” della serie che tutti ameranno alla follia seconde te (sempre se puoi rivelarcela)?
Ce ne sono parecchie. E, ovviamente, non posso rivelarle. Posso solo dire che vedremo un cattivo con caratteristiche molto… autoriali. E capiremo che il mondo degli Zeroi è vasto e include cose molto bizzarre. State sintonizzati, come si dice, e ne vedrete delle belle.
In realtà credo che sia un momento abbastanza positivo per il fumetto umoristico. I Paguri con Don Zauker e Nirvana, A Panda Piace di Giacomo Bevilacqua, il successo di Zerocalcare e ovviamente… il nostro Tuono preferito, che riesce a far (sor)ridere anche quando affronta argomenti difficili, come ha fatto in Corpicino.
L’Italia ha sempre
avuto una lunga tradizione di autori e personaggi umoristici, e mi va di
ricordare Giorgio Rebuffi, da poco scomparso. Credo che oggi sia interessante
capire come il fumetto umoristico può continuare a evolversi raccontando sempre
storie nuove e senza correre il rischio, che ogni tipo di comicità corre sempre
in qualsiasi ambito dell’intrattenimento, di diventare “vecchia”, ripetitiva e
autoreferenziale. Noi, con Zeroi, faremo il nostro tentativo. :)
CRISTIAN CANFAILLA
“CINCI”
Come sei entrato in contatto con il Team Atomico?
Sono stato contattato segretissimamente da Matteo Casali, che mi ha parlato del progetto e mi ha circuito promettendomi (in ordine) felicità eterna, dono dell'ubiquità e una partita in doppio con lui a Zombies Ate My Neighbors sullo Snes.
Quali sono le tue influenze? Gli autori che segui?
Mah, ne seguo tanti tanti, c'è veramente un sacco di gente brava in giro che stimo assai... Alcuni di questi sono ragazzi usciti come me dalla scuola di Comics... Ma non faccio nomi perché ho una reputazione da "cuore di ghiaccio" da difendere. :) Ad ogni modo, facendo una top 6 (in ordine casuale) degli intramontabili a cui ho donato il cuoricino (sempre quello di ghiaccio) direi:
Guy
Davis
Jordi Bernet
Denis Bodart
Giorgio Cavazzano
Lorenzo De Felici
Jeff Smith
Jordi Bernet
Denis Bodart
Giorgio Cavazzano
Lorenzo De Felici
Jeff Smith
Il personaggi di altri che vorresti tanto disegnare?
Potrei iniziare un elenco lunghissimo, e la gente leggendo quest'intervista rischierebbe di addormentarsi... diciamo da BPRD a Disney, con tutto quello che si trova nel mezzo.
Qual è il tuo ZEROE
preferito?
Beh, lo sanno tutti qua dentro: Magnitudo.
Beh, lo sanno tutti qua dentro: Magnitudo.
FERROTIPO - Character Design per ZEROI - artwork by Cinci
|
Com’è lavorare con un autore completo come Tuono Pettinato? Come l’hai conosciuto?
Lavorare con TP è uno spasso, anzi, è un super mega spasso. Tuono è esattamente come lo si percepisce: acuto, divertente e super disponibile. Il fatto che la gente lo ami alla follia non è un caso secondo me.
In realtà io lo conosco da un sacco, o meglio il
ricordo che io ho di lui ha lontane radici. Da giovincello suonavo la chitarra
in una band chiamata Rex Devon, Tuono invece partecipava ai concerti dei
Laghetto con una chitarra giocattolo ( questo dovrebbe darvi la misura di
quanto io stimi il Signor Pettinato); entrambe le nostre band pubblicarono dei
pezzi per una piccola casa chiamata LoudBlast. Ufficialmente però mi presentai
a lui durante una fiera moltoooo più tardi, credo a Lucca, mentre lui
presentava Garibaldi… Conservo ancora la mia copia con tanto di
"Pionono" disegnato sopra.
Ci racconti con che strumenti lavori?
Nulla di più semplice, fogli Steinbach, matite di legno calibro F e 2B, china, pennelli e Bic.
A cosa stai lavorando in questo momento?
A un fumettino che parla di una band punk Inglese scapestratissima, che prova a far successo investendo tutto in un tour lungo gli States.