LE RAGAZZINE STANNO PERDENDO IL CONTROLLO (and Audaci go mad!)
Di Ratigher, la società e l'azzurra fine.
"Si nasce soli.
Si muore soli.
In mezzo c'è la scuola media."
Chi ci legge da tempo ormai lo sa: noi Audaci cerchiamo di parlare solo di fumetti fighi.
E stavolta ci occupiamo del più formidabile tra i fumetti pubblicati di recente, così alternativo e grandioso che anche solo riuscire a procurarselo è un evento!
Come avrete capito, stiamo parlando de Le ragazzine di Ratigher.
[breve spiegone per i non addentrati]
Ratigher è stato un membro del folle/geniale gruppo di fumettisti conosciuto ai più come Superamici (adesso scioltosi per diventare Fratelli del Cielo).
Il suo Trama è, semplicemente, la più importante opera italiana di fumetto alternativo (e non solo) degli ultimi dieci anni. Struttura geniale, storia assurda e sconcertante, tratto impeccabile.
Insomma, uno dei migliori autori della sua generazione (senza paura d'esser smentiti!... E presto si occuperà di Dylan Dog!).
Intanto, adesso, arrivano Le ragazzine.
Nuovo libro, autoprodotto, solo 1.110 copie *. Una di queste, fatalmente, è finita tra le audaci grinfie del sottoscritto.
[fine spiegone]
Due amiche: Castracani, ragazza sfrontata e strafottente, e Motta, più timida. Entrambe con la mania di sottoporsi ad esami clinici inutili. "Le analisi erano atti d'indipendenza ed esplorazione", dirà Motta ormai adulta in un flashforward (sì, perché Ratigher, visto che si trovava, in quest'opera gioca col tempo, ma anche con i colori, con la percezione e con i luoghi comuni).
Entrambe le ragazzine si scherano contro la società della "middle-class", rappresentate da genitori ingombranti e borghesi. Ma la loro lotta, come spesso succede all'età delle scuole medie, non è focalizzata, non è assolutamente di classe o realmente politica. Lottano per definirsi, queste ragazzine. Con i mille prelievi e indagini radiologiche, vogliono radiografare quello che hanno dentro, far emergere il loro disagio ed esprimere le loro identità.
Capita però che la vita da un gioco si trasformi rapidamente in qualcosa di serio. Così si passa alla seconda parte ("La società le teme"), dove a Castracani succede qualcosa per davvero e Motta vien costretta ad omologarsi. Niente più giri in incognito negli ospedali, niente più coalizione contro il mondo esterno. Dai tanti colori delle pagine precedenti (soprattutto rosso, ma anche giallo, nero, rosa, azzurro) tutto diviene verde, colore teoricamente di speranza ma che qui copre tutto, onnipresente, come una cappa; è così che si arriva all'ultimo tratto del percorso ("La fine è azzurra"), dove tutto diventa azzurro e il destino scopre le sue assurde carte (il colpo di scena finale non ve lo sveliamo, come il geniale epilogo dell'ultimissima tavola).
Ci sono grandi tocchi di stile in questo fumetto, a partire dal titolo kilometrico ("Le ragazzine stanno perdendo il controllo. La società le teme. La fine è azzurra.") che riassume già la trama. E la scansione in capitoli che, come accennato, corrisponde a colori differenti. E la rivelazione che Motta, dopo esser stata una ragazzina con questo strano rapporto con gli esami clinici e la salute, diventi da grande un medico. E le forme dei volti delle protagoniste, forme così anticonvenzionali da divenire riconoscibilissime. E poi il fatto di conoscere le ragazzine solo per cognome, come davvero avviene alle medie. E poi, ultima ma non ultima, la miglior attrice non protagonista, Bugatti, altra ragazza che si contenderebbe con Castracani il ruolo di "più bella della scuola" e che appare davvero intrappolata perennemente nel suo hula hoop, che la incaglia in uno stereotipo ambulante fine a se stesso (quella che in altre opere magari sarebbe stata la protagonista e invece qui declassata a elemento bidimensionale e accessorio). E poi... Mille mille mila altri motivi!
Le ragazzine di Ratigher è, in definitiva, un'opera potente. Immediata ed affascinante. Impeccabile, persino. Una fionda che scaglia pietre contro la nostra società. Un'analisi così feroce e dirompente che di sicuro non potrà lasciarvi incolumi. Siete avvisati.
* Una breve nota, non secondaria, sul metodo di distribuzione ideato dall'autore:
alcuni mesi fa, sul sito primaomai.com, Ratigher ha annunciato l’idea di pubblicare per conto proprio il fumetto, senza avere un editore come intermediario. Fino alla fine di giugno, chiunque poteva pre-acquistare il libro per riceverlo a casa a settembre, con l'avviso inusuale che il volume non sarebbe mai più stato ristampato in versione cartacea. Se l’obiettivo iniziale dell'autore era arrivare ad almeno 500 copie vendute, ha fatto più che centro, arrivando alla fine a venderne 1100 (non solo ai lettori ma anche ad alcune fumetterie e ad alcuni editori come SaldaPress e GRRRZ, presso i quali il fumetto potrebbe ancora essere ordinabile...fino a esaurimento scorte!).
Trovate un'anteprima del fumetto, con le prime otto tavole, qui!
"Le ragazzine stanno perdendo il controllo. La società le teme. La fine è azzurra."
• TESTI, DISEGNI, COPERTINA E GRANDEZZA: Ratigher
• Anno: 2014
• Formato 29,7 x 19,4 cm
• 64 pagine a colori
"Si nasce soli.
Si muore soli.
In mezzo c'è la scuola media."
Chi ci legge da tempo ormai lo sa: noi Audaci cerchiamo di parlare solo di fumetti fighi.
E stavolta ci occupiamo del più formidabile tra i fumetti pubblicati di recente, così alternativo e grandioso che anche solo riuscire a procurarselo è un evento!
Come avrete capito, stiamo parlando de Le ragazzine di Ratigher.
[breve spiegone per i non addentrati]
Ratigher è stato un membro del folle/geniale gruppo di fumettisti conosciuto ai più come Superamici (adesso scioltosi per diventare Fratelli del Cielo).
Il suo Trama è, semplicemente, la più importante opera italiana di fumetto alternativo (e non solo) degli ultimi dieci anni. Struttura geniale, storia assurda e sconcertante, tratto impeccabile.
Insomma, uno dei migliori autori della sua generazione (senza paura d'esser smentiti!... E presto si occuperà di Dylan Dog!).
Intanto, adesso, arrivano Le ragazzine.
Nuovo libro, autoprodotto, solo 1.110 copie *. Una di queste, fatalmente, è finita tra le audaci grinfie del sottoscritto.
[fine spiegone]
Due amiche: Castracani, ragazza sfrontata e strafottente, e Motta, più timida. Entrambe con la mania di sottoporsi ad esami clinici inutili. "Le analisi erano atti d'indipendenza ed esplorazione", dirà Motta ormai adulta in un flashforward (sì, perché Ratigher, visto che si trovava, in quest'opera gioca col tempo, ma anche con i colori, con la percezione e con i luoghi comuni).
Entrambe le ragazzine si scherano contro la società della "middle-class", rappresentate da genitori ingombranti e borghesi. Ma la loro lotta, come spesso succede all'età delle scuole medie, non è focalizzata, non è assolutamente di classe o realmente politica. Lottano per definirsi, queste ragazzine. Con i mille prelievi e indagini radiologiche, vogliono radiografare quello che hanno dentro, far emergere il loro disagio ed esprimere le loro identità.
Capita però che la vita da un gioco si trasformi rapidamente in qualcosa di serio. Così si passa alla seconda parte ("La società le teme"), dove a Castracani succede qualcosa per davvero e Motta vien costretta ad omologarsi. Niente più giri in incognito negli ospedali, niente più coalizione contro il mondo esterno. Dai tanti colori delle pagine precedenti (soprattutto rosso, ma anche giallo, nero, rosa, azzurro) tutto diviene verde, colore teoricamente di speranza ma che qui copre tutto, onnipresente, come una cappa; è così che si arriva all'ultimo tratto del percorso ("La fine è azzurra"), dove tutto diventa azzurro e il destino scopre le sue assurde carte (il colpo di scena finale non ve lo sveliamo, come il geniale epilogo dell'ultimissima tavola).
Ci sono grandi tocchi di stile in questo fumetto, a partire dal titolo kilometrico ("Le ragazzine stanno perdendo il controllo. La società le teme. La fine è azzurra.") che riassume già la trama. E la scansione in capitoli che, come accennato, corrisponde a colori differenti. E la rivelazione che Motta, dopo esser stata una ragazzina con questo strano rapporto con gli esami clinici e la salute, diventi da grande un medico. E le forme dei volti delle protagoniste, forme così anticonvenzionali da divenire riconoscibilissime. E poi il fatto di conoscere le ragazzine solo per cognome, come davvero avviene alle medie. E poi, ultima ma non ultima, la miglior attrice non protagonista, Bugatti, altra ragazza che si contenderebbe con Castracani il ruolo di "più bella della scuola" e che appare davvero intrappolata perennemente nel suo hula hoop, che la incaglia in uno stereotipo ambulante fine a se stesso (quella che in altre opere magari sarebbe stata la protagonista e invece qui declassata a elemento bidimensionale e accessorio). E poi... Mille mille mila altri motivi!
Bell'omaggio alle Ragazzine da Fran De Martino |
Le ragazzine di Ratigher è, in definitiva, un'opera potente. Immediata ed affascinante. Impeccabile, persino. Una fionda che scaglia pietre contro la nostra società. Un'analisi così feroce e dirompente che di sicuro non potrà lasciarvi incolumi. Siete avvisati.
* Una breve nota, non secondaria, sul metodo di distribuzione ideato dall'autore:
alcuni mesi fa, sul sito primaomai.com, Ratigher ha annunciato l’idea di pubblicare per conto proprio il fumetto, senza avere un editore come intermediario. Fino alla fine di giugno, chiunque poteva pre-acquistare il libro per riceverlo a casa a settembre, con l'avviso inusuale che il volume non sarebbe mai più stato ristampato in versione cartacea. Se l’obiettivo iniziale dell'autore era arrivare ad almeno 500 copie vendute, ha fatto più che centro, arrivando alla fine a venderne 1100 (non solo ai lettori ma anche ad alcune fumetterie e ad alcuni editori come SaldaPress e GRRRZ, presso i quali il fumetto potrebbe ancora essere ordinabile...fino a esaurimento scorte!).
Trovate un'anteprima del fumetto, con le prime otto tavole, qui!
"Le ragazzine stanno perdendo il controllo. La società le teme. La fine è azzurra."
• TESTI, DISEGNI, COPERTINA E GRANDEZZA: Ratigher
• Anno: 2014
• Formato 29,7 x 19,4 cm
• 64 pagine a colori