ORFANI #8

Recchioni e i maiali della guerra


Con un titolo del genere ci si poteva aspettare, forse, qualcosa di meno?! Dite la verità, voi amanti del Sabba Nero: non vi siete emozionati, almeno un pochino? Avere tra le mani un albo intitolato Warpigs, che richiama in modo così esplicito il primo brano di quel capolavoro immortale dell’hard & heavy che è Paranoid del 1970 dei Black Sabbath, non poteva lasciarvi indifferenti. 
Per chi scrive è stata una vera gioia per gli occhi e per la mente. E mai, come per questa apertura di albo, le liriche di quel mitico numero di apertura suonano evocative e attuali. 

Leggete:


«Generals gathered in their masses, 
just like witches at black masses. 
Evil minds that plot destruction, 
Sorcerers of death’s construction. 
In the fields bodies burning, 
as the war machine keeps turning. 
Death and hatred to mankind, 
poisoning their brainwashed mind. 
Oh lord yeah!»



Per la splendida parte grafica – che possiamo apprezzare soprattutto nelle prime 47 pagine – dobbiamo essere grati al sempre bravo Davide Gianfelice (chi seguiva le avventure dell’amico John Doe, sa bene di chi stiamo parlando, senza citare i suoi lavori all'estero) coadiuvato, per l’occasione, dalla colorazione a opera di Stefano Simeone (anche autore completo di graphic novel apprezzate come Semplice). Recchioni è straordinario come sempre. Le sue storie sono veloci, snelle, agili e godibilissime a una prima lettura, ma poi si sanno rivelare profonde, introspettive, inquietanti e ricche di significati ulteriori. Nella prima parte di questo albo troviamo il perfido Nakamura che mette alla prova la tempra d’acciaio di Jonas/Boyscout: il generale asiatico ordina al giovane soldato di eliminare uno dei suoi compagni. Leggete e scoprite come ne esce il furbo leader degli Orfani. Inoltre possiamo vedere i nostri Orfani ancora fanciulli, costretti a massacrare un numero impressionante di “ostili reali”, secondo il generale Nakamura (ribelli e membri della resistenza secondo gli Audaci): già il diverso modo di obbedire a questi ordini, fa capire le differenti personalità di Jonas (soldato perfetto) e di Ringo (guerriero perfetto) e delle scelte che i nostri prenderanno in futuro.

Nella seconda ed esplosiva parte dell’albo, nel tempo presente, ritroviamo il nostro mitico Ringo e il resto degli Orfani alle prese con le rivelazioni della professoressa Juric. Con l’aiuto di Nakamura e forte della ragion di stato, la diabolica Juric riesce a convincere tutti gli Orfani (Ringo escluso, ovviamente) di aver architettato tutto per evitare il caos e il disordine globale, dopo l’olocausto provocato dagli scienziati. In qualche modo (niente spoiler, eh!) i soldati riescono a mettere fuori gioco l’indomabile Ringo (lacrima!) e decidono di mettere a tacere, per il bene supremo (!), le sconvolgenti rivelazioni della Juric. Il giorno dell’esecuzione di Ringo però il colpo di scena perfetto – orchestrato fin dal primo numero dal mago dell’intreccio, Recchioni – sconvolge gli equilibri della narrazione aprendo nel finale un nuovo mondo di possibilità e di scenari che non ha limiti. Facciamo una statua a Recchioni. Punto.



P.S. ma vogliamo parlare del mitico – e super amico degli Audaci – Franco Busatta?! L’uomo–editoriale il quale, dopo l’incontro con due membri audaci in quel di Torino Comics e le emozionanti rivelazioni redazionali, si è meritato un posto nei nostri cuori. Come non ringraziarlo per aver citato il nostro appassionato e appassionante blog nel suo scritto introduttivo?! Grazie, Franco! 


RolandoVeloci 


ORFANI: Warpigs 
NUMERO: 8 
DATA: maggio 2014 
SERGIO BONELLI EDITORE 

SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Roberto Recchioni 
DISEGNI E CHINE: Davide Gianfelice 
COLORI: Stefano Simeone
COPERTINA: Massimo Carnevale

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