BATTAGLIA

Il gioco al massacro di Recchioni e Leomacs



Ogni nuova uscita firmata Recchioni è un evento, nel bene o nel male! Anche quando l’uscita in questione non è proprio “nuova” ma una gradevole ristampa. Infatti di questo si tratta: Battaglia, Le guerre di Pietro porta per la prima volta in edicola le imprese sanguinose di Pietro Battaglia, italico e spietato vampirone ideato da RRobe negli anni Novanta e realizzato graficamente dal grande Leomacs (al secolo Massimiliano Leonardo), artista che gli amici bonelliani ricordano con affetto per i suoi splendidi disegni su Volto Nascosto, Magico Vento e Tex.


Detto questo, ci tocca definire Battaglia per quello che è, e non per quello che ci viene presentato. Di horror si tratta, questo è chiaro, ma c’è di più, molto di più…
C’è la sofferenza, ci sono gli orrori della guerra, ci sono i rimandi a De André e alla sua amata Genova – teatro dei terribili scontri del G8 – insomma: Pietro, da bravo immortale, ci fa compiere un viaggio nella storia d’Italia mettendone in risalto tutte le sue terribili ombre sulle quali ci si rifiuta ancora oggi di far luce. Quindi: horror storico? Horror di denuncia? Horror provocatorio? Sì, forse tutto questo insieme e molto di più!
Nell’albo sono contenute due storie autoconclusive, Caporetto e Vota Antonio, nelle quali il nostro Pietro Battaglia si ritrova, solitario mercenario, a vagare dall’estremo nord fino alla Sicilia in diversi periodi storici e rappresentando, quindi, diverse realtà accomunate tutte da violenza e arrivismo. 


CAPORETTO. Le prime tavole sono ambientate a Genova, durante i tragici scontri in occasione del G8. Troviamo un Pietro discreto che allontana dalla mischia una bella ragazza (capiremo tristemente a fine storia di chi si tratta…) e subito dopo veniamo catapultati sul fronte di pietra durante la Grande Guerra dove Pietro è “ancora e solo” il sottotenente Battaglia, uomo che dal fronte scrive lettere alla sua amata Ninetta («Ninetta mia…», ciao Faber!) e subisce le angherie di un arrogante capitano (il quale lo insulta per il suo essere metà meridionale). Poi c’è la guerra contro gli austriaci che, a guardarli bene, sono uomini proprio come tutti gli altri… ma è proprio questo il punto: il conflitto – BATTAGLIA (vero Nomen omen) – non è soltanto tra soldati in lotta per due popoli differenti, ma è presente a tutti i livelli. È una condizione esistenziale dell’essere umano quella di essere sempre in lotta contro qualcuno o qualcosa, anche – o soprattutto – con se stessi e i proprio fantasmi… Ci sarebbe ancora MOLTO altro da dire su questo episodio ma non vogliamo rovinarvi la lettura: vi basti sapere che, se avete letto John Doe, ritroverete una vostra vecchia conoscenza (o meglio, forse qui troverete la sua prima -?- apparizione!).




VOTA ANTONIO. Secondo e ultimo episodio di quest'albo. Un po’ meno intimista e decisamente più pulp, questa storia è ambientata in Basilicata (terra nella quale Cristo non è mai giunto per antonomasia!), nell’Italia post fascista, quella della tenzone (realtà o pantomima?) tra democristi e compagni di merenda. Diciamo che si tratta di un Guareschi in salsa hard-boiled di matrice ennisiana (con tanto di Preacher che parla col Signore), diretto, veloce e godibilissimo! Pietro si trova coinvolto nelle beghe elettorali tra due avversari politici che non si risparmiano colpi bassi pur di raggiungere il loro obiettivo, quello di eliminare il proprio avversario politico per ottenere la carica di sindaco. Vi anticipiamo che alla fine potrà esserci un solo vincitore: PIETRO!

Un applauso per il lavoro di Leomacs che ci dona due episodi dai tratti stilistici ben distinti ma sempre di qualità superiore, per un disegnatore che negli anni ci ha abituato a ottime caratterizzazioni! Il primo episodio mostra una matita maggiormente tratteggiata, per lasciar spazio nel secondo episodio a un disegno molto più deciso.

Bozza di Leomacs per la cover di una precedente edizione di Battaglia, per le Ed. BD.















Bisogna ammettere che da un po' di tempo l’Editoriale Cosmo ha avuto cura di portare nelle nostre edicole fumetti francofoni di un certo spessore, sempre in bianco & nero, nel tipico formato Bonelli e – soprattutto – a un prezzo accessibile! Un trend probabilmente incentivato dall'ottimo successo dimostrato dalle ristampe in formato bonelliano di  materiale americano come The Walking Dead (SaldaPress), Fables e Y L'Ultimo Uomo (RW/Lion). 
Speriamo che si continui così, dando magari sempre più spazio al fumetto nostrano che – detto tra noi – non ha nulla da invidiare a quello d’oltralpe e d'oltreoceano! Il prossimo appuntamento per questa Serie Nera, previsto per marzo, sembra dare speranze alla nostre aspettative, riproponendo una storia ancora di Recchioni, ovvero Garrett. Ucciderò ancora Billy the Kid, nella quale il nostro è coadiuvato ai disegni da grandi disegnatori quali Burchielli, Gianfelice e Dell'Edera!

Rolandoveloci




“BATTAGLIA. Le guerre di Piero” 
SERIE: Cosmo Serie Nera
NUMERO: 6
DATA: Gennaio 2014
COSMO EDITORE

SOGGETTO e SCENEGGIATURA: Roberto Recchioni
DISEGNI, CHINE e COPERTINA: Leomacs
COLORI COPERTINA: Marco Carloni

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