Gli Incredibili X-Men #1-2
La rivoluzione mutante narrata da Bendis & Bachalo
“Basta mutanti”
Era il 7 novembre 2005 quando negli USA veniva pubblicato il settimo capitolo del crossover House of M, destinato a sconvolgere gli equilibri dell’universo mutante Marvel. Con quella frase, affidata alla potentissima quanto instabile strega Wanda Maximoff, il brillante sceneggiatore Brian Michael Bendis decretava la decimazione del popolo mutante. Da questo “olocausto” comincia la deriva del caro vecchio Ciclope, tra afflati mistici e velleità autoritaristiche, una china che lo condurrà ad allontanarsi lentamente ma inesorabilmente dal sogno xaveriano di comunione pacifica tra umani e mutanti, per culminare nei disastrosi eventi narrati in Avengers Vs X-Men in cui un folle Scott Summers, posseduto dalla forza fenice, finirà per uccidere il professor Charles Xavier. E’ da qui che riprende il racconto de Gli Incredibili X-Men, in concomitanza con Marvel Now!, il rilancio di tutte le testate della Casa delle Idee.
“Ciclope aveva ragione”
Dopo il recente scontro tra Vendicatori e X-Men il mondo è cambiato: il passaggio della Forza Fenice ha ridestato il gene mutante che ha cominciato a manifestarsi massivamente in tutto il mondo. In questo contesto lo sceneggiatore Brian M. Bendis decide di trasformare Ciclope in un terrorista, fanatico ma lucidissimo, determinato a portare a compimento la rivoluzione mutante anche attraverso l’uso della forza. Per far ciò Ciclope si circonda di vecchi e nuovi alleati: la telepate adamantina Emma Frost, la strega Magik (entrambe, insieme a Ciclope, possedute dalla Forza Fenice) e il controverso e ambiguo Magneto. Forte di un rinnovato carisma che fa proseliti anche nella comunità umana e di un nuovo costume, decisamente iconico, Scott Summers lavora per radunare attorno a sé un esercito di adolescenti mutanti da addestrare nella nuova scuola Xavier per giovani dotati, adibita in quella che era una vecchia base Arma X in Canada.
Dialoghi brillanti e battute a effetto, da sempre tratto peculiare dello stile narrativo dello sceneggiatore di Cleveland, sono al servizio di una trama tutto sommato semplice ma, forse proprio per questo, tremendamente efficace e incentrata sulle dinamiche di relazione interne alla neonata compagine mutante. Tra riappacificazioni, dissidi interiori più o meno traumatici e condotte ambigue, la lettura coinvolge e appassiona e riconferma Bendis come attuale deus ex machina della Marvel. Per comprendere meglio le vicende degli Incredibili X-Men, si consiglia caldamente anche la testata I Nuovissimi X-Men (vedi anche audace recensione del n.1), in cui i giovani figli dell’atomo del passato (Ciclope, Marvel Girl, la Bestia, l’Uomo Ghiaccio e Angelo) si troveranno ad affrontare le loro controparti adulte, in un coinvolgente turbinio di amare delusioni e difficili conferme. Alle matite e ai colori uno strepitoso Chris Bachalo, il cui stile incisivo, asciutto e dinamico mette da parte i virtuosismi e certe ardite inquadrature del passato per consegnare al lettore delle tavole che si fanno leggere con facilità e chiarezza. Personalmente ho apprezzato molto il redesign del costume di Ciclope, divenuto caratterizzante e iconico, in perfetto accordo con le attuali caratteristiche del personaggio.
Cable e X-Force
L’albo prosegue con Cable e X-Force in cui il figlio di Ciclope, libero dal tecnovirus e con una protesi tecnologica che supporta l’ormai atrofico braccio sinistro, raduna attorno a sé una nuova compagine di “eroi” (Forge, Domino, Colosso, e il Dottor Nemesis) per affrontare missioni i cui motivi restano gran parte oscuri. Tutto ruota attorno ai feroci quanto misteriosi mal di testa che affliggono Cable, portatori, secondo lui, di visioni di un triste futuro. La storia di Dennis Hopeless si dipana su più linee temporali e risulta godibilissima sebbene, a tratti, un po’ ostica in alcuni passaggi. Ottimi i disegni di Salvador Larroca il cui stile non troppo dinamico ma denso e “muscolare” perde un po’ nella resa finale a causa di una china digitale il cui spessore resta sempre troppo costante. Poco indovinato il design del nuovo braccio meccanico di Cable, tanto sovradimensionato da sbilanciare tutta la figura di Nathan. Che le dimensioni di quell’arto così grosso servano a giustificare un suo particolare utilizzo? Lo scopriremo, forse, nei prossimi numeri de Gli Incredibili X-Men.
Era il 7 novembre 2005 quando negli USA veniva pubblicato il settimo capitolo del crossover House of M, destinato a sconvolgere gli equilibri dell’universo mutante Marvel. Con quella frase, affidata alla potentissima quanto instabile strega Wanda Maximoff, il brillante sceneggiatore Brian Michael Bendis decretava la decimazione del popolo mutante. Da questo “olocausto” comincia la deriva del caro vecchio Ciclope, tra afflati mistici e velleità autoritaristiche, una china che lo condurrà ad allontanarsi lentamente ma inesorabilmente dal sogno xaveriano di comunione pacifica tra umani e mutanti, per culminare nei disastrosi eventi narrati in Avengers Vs X-Men in cui un folle Scott Summers, posseduto dalla forza fenice, finirà per uccidere il professor Charles Xavier. E’ da qui che riprende il racconto de Gli Incredibili X-Men, in concomitanza con Marvel Now!, il rilancio di tutte le testate della Casa delle Idee.
“Ciclope aveva ragione”
Dopo il recente scontro tra Vendicatori e X-Men il mondo è cambiato: il passaggio della Forza Fenice ha ridestato il gene mutante che ha cominciato a manifestarsi massivamente in tutto il mondo. In questo contesto lo sceneggiatore Brian M. Bendis decide di trasformare Ciclope in un terrorista, fanatico ma lucidissimo, determinato a portare a compimento la rivoluzione mutante anche attraverso l’uso della forza. Per far ciò Ciclope si circonda di vecchi e nuovi alleati: la telepate adamantina Emma Frost, la strega Magik (entrambe, insieme a Ciclope, possedute dalla Forza Fenice) e il controverso e ambiguo Magneto. Forte di un rinnovato carisma che fa proseliti anche nella comunità umana e di un nuovo costume, decisamente iconico, Scott Summers lavora per radunare attorno a sé un esercito di adolescenti mutanti da addestrare nella nuova scuola Xavier per giovani dotati, adibita in quella che era una vecchia base Arma X in Canada.
Cable e X-Force
L’albo prosegue con Cable e X-Force in cui il figlio di Ciclope, libero dal tecnovirus e con una protesi tecnologica che supporta l’ormai atrofico braccio sinistro, raduna attorno a sé una nuova compagine di “eroi” (Forge, Domino, Colosso, e il Dottor Nemesis) per affrontare missioni i cui motivi restano gran parte oscuri. Tutto ruota attorno ai feroci quanto misteriosi mal di testa che affliggono Cable, portatori, secondo lui, di visioni di un triste futuro. La storia di Dennis Hopeless si dipana su più linee temporali e risulta godibilissima sebbene, a tratti, un po’ ostica in alcuni passaggi. Ottimi i disegni di Salvador Larroca il cui stile non troppo dinamico ma denso e “muscolare” perde un po’ nella resa finale a causa di una china digitale il cui spessore resta sempre troppo costante. Poco indovinato il design del nuovo braccio meccanico di Cable, tanto sovradimensionato da sbilanciare tutta la figura di Nathan. Che le dimensioni di quell’arto così grosso servano a giustificare un suo particolare utilizzo? Lo scopriremo, forse, nei prossimi numeri de Gli Incredibili X-Men.
Themisa
GLI INCREDIBILI X-MEN #1-2 (279-280)
• Data di pubblicazione: Settembre-Ottobre 2013
• Editore: Panini Comics
• Traduzione: Fabio Gamberini
CREDITS ORIGINALI
“Uncanny X-Men” (vol.3) n.1-4
• Testi: Brian Michael Bendis
• Disegni e colori: Chris Bachalo
“Cable and X-Force” n.1-3
• Testi: Dennis Hopeless
• Disegni: Salvador Larroca
• Colori: Frank D'Armata