No Smoking
"Le Storie" di Ruju & Ambrosini
Ancora una splendida storia targata Bonelli! Sarà che gli Audaci sono affezionati alle uscite della storica casa dei sogni italiana ma, ancora una volta, dall’arco di via Buonarroti è stata scoccata una freccia vincente.
Il primo è uno dei più prolifici autori bonelliani di sempre: per Dylan Dog ha scritto 48 storie della serie regolare (a partire dal n. 128 del maggio 1997, Il richiamo della foresta per i disegni di Piccatto) e 28 tra speciali maxi color fest giganti e almanacchi; 6 per Nathan Never; 2 per Dampyr; 6 per Tex; ha ideato le miniserie di successo Demian (dal maggio 2006) e Cassidy (dal 2010) e ora ecco la sua prima fatica per Le Storie.
Il secondo è un dei più grandi maestri del fumetto italiano. Autore completo che chiunque ami il fumetto ha apprezzato su Ken Parker (vedi La donna di Cochito, qui recensito audacemente), su Dylan Dog, su Tex; ha ideato la serie Napoleone e la miniserie Jan Dix entrambe tra le pubblicazioni più raffinate e colte dell’intera storia editoriale Bonelli.
Dalla splendida copertina di Aldo Di Gennaro si capisce subito l’ambientazione di questo No Smoking: l’America dei gangster, quella che abbiamo imparato a conoscere e – perché non ammetterlo – ad amare grazie a capolavori cinematografici come C’era una volta in America, Il Padrino, Scarface, Carlito’s Way, Quei bravi ragazzi, Le Iene e via dicendo…
Ruju ha pescato a pieno da quell’immaginario al tempo stesso violento e passionale, spietato e pieno di fascino regalandoci una storia molto diversa rispetto alle prime tre. Le prime due erano state velocissime, di una dinamicità e di un’asciuttezza singolari nel panorama nostrano; la terza è stata una delle più classiche avventure bonelliane, con il giusto mix di azione dialoghi e didascalie.
No Smoking invece lo potremmo definire come un albo dalla struttura bipartita: una prima parte lenta didascalica con i dialoghi ridotti all’osso e un fluire quasi ininterrotto dei pensieri del protagonista che dialoga con se stesso (o con un altro sé?) e una seconda parte di fuoco, tutta azione sangue e colpi di scena, con un finale da paura che – prendendo in prestito un’espressione dal mondo del cinema – vale l’intero prezzo del biglietto!
È la storia di Angelo – o Angeli’ per i gentiluomini cui si affianca – rappresentate di orologi che suo malgrado è finito in un brutto giro a causa della sua passione per il gioco d’azzardo. Quando noi lo conosciamo sappiamo che fa parte della squadra di Eddie “Bullet” Di Carlo un osso duro – ex manico, autista della mala – che propone ad Angelo di far fuori il boss che gli sta alle calcagna per il debito.
L’ambientazione vi starete chiedendo: la Chicago di metà anni Trenta è il posto perfetto per la più classica delle gangster story, ma Ruju – stavolta – ha davvero dato il meglio di sé per offrire ai lettori de Le Storie un albo godibile e imprevedibile fino all’ultimo.
Nella loro missione impossibile i due protagonisti sono affiancati da due fratelli cubani e da una bambolona tutta curve e dovranno vedersela con vari criminali e stare attenti soprattutto al terribile Sonny Spataro, u lupinariu/lupo mannaro, un sicario che – dice Angelo (ma vatti a fidare…!) – sia uso a bere il sangue ancora caldo delle proprie vittime.
I disegni di Ambrosini sono come sempre perfetti e rendono a meraviglia il carattere ansioso e incerto del protagonista Angelo: ma per capire davvero il perché del titolo e il perché Angelo abbia smesso di fumare dovete fare solo una cosa, comprare l’albo e leggerlo… non ve ne pentirete!
ROLANDOVELOCI
LE STORIE serie regolare n. 4
SERIE: LE STORIE
NUMERO: 4
DATA: gennaio 2013
SERGIO BONELLI EDITORE
“No Smoking”
COPERTINA: Aldo Di Gennaro
SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Pasquale Ruju
DISEGNI E CHINE: Carlo Ambrosini
SERIE: LE STORIE
NUMERO: 4
DATA: gennaio 2013
SERGIO BONELLI EDITORE
“No Smoking”
COPERTINA: Aldo Di Gennaro
SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Pasquale Ruju
DISEGNI E CHINE: Carlo Ambrosini