BATMAN #3

Cattivoni alla ribalta

Nel momento il cui tutto il mondo parla del Cavaliere Oscuro, non possiamo esimerci dal continuare la tradizione (inaugurata dal sempre ottimo Rolando Veloci) di raccontare le nostre impressioni su ogni numero della più interessante serie Dc del momento.
Questo numero 3 della neonata pubblicazione mensile dedicata a Batman vede come al solito in sommario: una storia tratta dal fondamentale “Batman” di Snyder/Capullo (“La tredicesima ora”), una da “Detective Comics” by Daniel (“A sangue freddo”) ed infine una dalla serie “Nightwing” di Higgins/Barrows & Pansica (“Passato e presente”). Giustamente, i redattori della Lion dedicano la pagina di presentazione dei personaggi esclusivamente ai “cattivi”: in effetti, soprattutto i primi due episodi sono parecchio incentrati sull’approfondimento delle nuove nemesi che si contrappongono al Crociato Incappucciato: la Corte dei Gufi e Dollmaker
Da sempre, parte del successo delle serie ambientate a Gotham è infatti legato al fascino dei nemici, a quanto oscuri ed interessanti si riesce a renderli. E c’è da dire che in questo sia Scott Snyder che Tony S. Daniel sono stati finora eccezionali!

“La tredicesima ora”, dopo un rapido flash dedicato al bisnonno di Bruce Wayne ed ambientato nel 1922, narra del presente in cui Batman continua le sue indagini sulla Corte dei Gufi, arrivando a percepire quanto profondamente questa sorta di setta segreta sia legata con le fondamenta della sua città…e della sua famiglia. E ci arriva dopo lotte contro alcune gang, dopo dialoghi con il fido Alfred e dopo essere andato a trovare in ospedale il futuro candidato sindaco Lincoln March (e se vi andate a rileggere la recensione del n.1, noterete che il nostro audace Rolando già intuiva che sarebbe stato un personaggio importante in futuro). Le sue indagini porteranno a un’esplosione il cui esito, ovviamente, conosceremo solo nel prossimo numero… 
Intanto però possiamo di nuovo lodare non solo la sceneggiatura del già citato Snyder, ma anche le splendide tavole di Greg Capullo, di cui è impossibile non pensare che sia nato per disegnare Batman: quelle vignette a forma di occhio di gufo sono un must, e i volti e le ombre sono azzeccatissimi!




Alcune pagine dopo inizia “A sangue freddo”, nuovo episodio della storyline sul pazzo che si fa chiamare “Dollmaker”, che assembla pezzi di pelle di persone diverse per farne delle sorte di orribili maschere. 


Qui Tony S. Daniel, soggettista/sceneggiatore/disegnatore/copertinista/tuttofare, non ha paura di spingersi in là nei toni e nelle atmosfere, donando una costante sensazione di oppressione e di follia. 
Anche se, forse è giusto aggiungere che secondo il parere del sottoscritto Daniel dal fronte visivo continua ad essere più brillante rispetto all’ambito della sceneggiatura. Questo suo Dollmaker, in ogni modo,  si va ad inserire nella cerchia di personaggi (nemmeno tanto ristretta, basti pensare all’intero manicomio Arkham) disturbati e violenti, presenti nelle avventure del Cavaliere Oscuro. 
E, se dal numero precedente ancora vi stavate chiedendo se il  buon commissario Gordon fosse davvero spacciato, datevi una risposta da soli e di certo azzeccherete: lo ritroviamo infatti in questo numero vivo e vegeto, in un carcere claustrofobico, a dialogare con una bambina dalle misteriose motivazioni. In quel frattanto, Batman arriva a delle conclusioni riguardo l’identità di Dollmaker, tra una scazzottata e l’altra con un certo Jack-In-The-Box, e si trova nel finale a non essere altro che una marionetta, letteralmente! Non c’è che dire, in entrambe le serie l’alter ego di Bruce Wayne non se la passa benissimo. 
Ma confidiamo in lui, e soprattutto nella squadra di autori che attualmente ne narra le gesta.


In fondo, c’è Nightwing, serie e personaggio di cui si parla poco ma che dimostra d’avere qualcosa da dire riguardo il passato del prode Dick Grayson (personaggio che fino a tre mesi fa ci eravamo abituati a chiamare Batman, e che invece col reboot è stato di nuovo “retrocesso in serie B”, destinato cioè ad indossare nuovamente i panni di Nightwing, una sorta di vice-Batman o se vogliamo un Old-Robin). Higgins recupera il passato circense di Dick, rendendo il ruolo di Nightwing qualcosa di più rispetto ad una semplice comparsa nella sua stessa esistenza, ma fornendogli delle capacità e un background abbastanza unici nell’universo batmaniano. Se questo poi possa funzionare alla lunga lo vedremo. E soprattutto sapremo se questo killer Saiko, che sembra conoscere bene il passato del nostro, avrà la meglio su di lui. 


Di certo ci fanno piacere i disegni limpidi di Eddy Barrows, stavolta coadiuvato Eduardo Pansica per le matite e, tra gli altri, dal piacevole Paulo Siqueira alle chine.
Giuseppe "Giuppo" Lamola

in breve >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>


BATMAN n.3
• Data di pubblicazione: Luglio 2012
• Editore: RW-Lion
• Traduzione: Stefano Visinoni

CREDITS

“LA TREDICESIMA ORA” (da “Batman” n.3 – genn. 2012)
• Testi: Scott Snyder
• Matite: Greg Capullo
• Chine: Jonathan Glapion
• Colori: Fco

“A SANGUE FREDDO” (da “Detective Comics” n.3 – genn.2012)
• Testi e disegni: Tony S. Daniel
• Chine: Sandu Florea
• Colori: Tomeu Morey

“PASSATO E PRESENTE” (da “Nightwing” n.3 – genn. 2012)
• Testi: Kyle Higgins
• Matite: Eddy Barrows e Eduardo Pansica
• Chine: JP Mayer, Paulo Siqueira e Eber Ferreira
• Colori: Rod Reis e Allen Passalaqua

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