Nella
puntata precedente avevamo aggrovigliato parole intorno ad
alcune caratteristiche della
VI edizione del Festival fumettistico
“BilBolBul”, citando alcuni artisti presenti e parlando di mostre
interessanti. C’è altro da dire? Certo!
[E scuserete gli Audaci per il
lievissimo ritardo con cui state leggendo questa nuova parte del
reportage]
Bisogna citare intanto due dei motivi che hanno spinto
il sottoscritto a partecipare alla mostra:
David B. e Paolo Bacilieri;
sono probabilmente due tra i fumettisti più apprezzabili della loro
generazione (sotto il nostro sindacabile punto di vista): aver seguito
le loro conferenze ed averli visti disegnare dal vivo, di per sé, non ha
prezzo.
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David B. autografa IL GRANDE MALE |
David B. era in Italia a presentare il suo nuovo lavoro,
“Les meilleurs ennemis”, per ora disponibile solo in lingua originale.
David B. è un buon motivo di vanto per i francesi, uno dei perni delle
loro amate bandes dessinées. I suoi disegni sono definiti dal moderatore
dell’incontro come complesse scatole di concetti. Con
“Il grande male”,
suo inarrivabile capolavoro, l’autore aveva parlato della propria
adolescenza e dell’epilessia del fratello, in pagine profonde e
personali impreziosite spesso da citazioni iconografiche colte che
rimandavano a composizioni decorative antiche. Ora, in questo
saggio di
storia politica (scritto in collaborazione con lo studioso Jean-Pierre
Filiu), ci narra i rapporti tra Medio Oriente e Stati Uniti dal 1783 al
1953. E lo fa senza frenare l’irriverenza dell’autore che non ha paura a
fare arditi accostamenti, che mira solo a raccontare la propria
versione dei fatti, chiaramente documentandola il più possibile. Questo
suggestivo incontro di presentazione del libro è risultato di certo tra i
più rilevanti dell’intero Festival, ponendo l’accento su interessanti
riflessioni sulla storia di “confini e conflitti” tra due culture così
distanti non solo nello spazio. Attendiamo ora la traduzione in italiano
di questo primo volume di un’opera che si svilupperà in 3 parti
complessivamente, fino quasi a narrare dei giorni nostri.
È
importante poi parlare dell’incontro che verteva su
“Sweet Salgari”
(Coconino Press/Fandango); questo volume segna l'incontro di due autori
italiani fondamentali, diversi tra loro eppure in qualche modo simili:
Salgari e Bacilieri.
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Paolo Bacilieri durante l'incontro |
Emilio Salgari, uno dei pochi scrittori italiani di
successo internazionale nella letteratura popolare avventurosa, è
considerato da alcuni una sorta di proto-fumettista, per via dello
stretto rapporto delle sue opere con le immagini che le accompagnavano.
L'autore del Corsaro Nero e di Sandokan (tra le tante opere) viene
omaggiato da questo grande narratore-disegnatore contemporaneo che
risponde al nome di Paolo Bacilieri. Quest'ultimo, già autore di alcune
storie di "Napoleone" e "Jan Dix" per Sergio Bonelli Editore, è attivo
da tempo nel campo delle graphic novel ("Zeno Porno", "Canzoni in A4" ma
anche la recente "Adios Muchachos"). In ogni suo fumetto sono presenti
evidenti trovate alternative, bizzarre, spesso difficili e costanti sono
gli spunti espressivi: ad esempio, graficamente riesce ad ideare
soluzioni sempre nuove per "fuggire" dalla classica gabbia bonelliana
delle sei vignette alternando splash pages a tavole con 10-12
microvignette, così come di frequente i suoi personaggi parlano con
strani baloon zig-zaganti.
Questa volta Bacilieri ci regala un
affettuoso tributo alla persona/personaggio di Salgari, a cui (come si
evince dalle firme in fondo alle tavole) ha lavorato per ben 3 anni e
forse più, perseguendo un ricco lavoro di documentazione storica e
paesaggistica sulla Torino del primo Novecento. In queste pagine fonde
cenni biografici a passi tratti da alcune opere salgariane, il tutto
intervallato dal procedere del racconto delle ultime ore di vita dello
stesso Salgari.
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SWEET SALGARI |
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Una tavola di SWEET SALGARI |
Ne emerge una figura romantica e dalle vicende
contraddittorie, che da una parte ottiene grandi riconoscimenti (come la
nomina di Cavaliere) per il suo lavoro di scrittore e dall'altra è
costretto a sbarcare il lunario scrivendo pagine su pagine, rincorso dai
creditori. Claudio Gallo, esperto di Salgari presente all’incontro,
sottolineava appunto l’aspetto della continua oscillazione tra trionfo e
fallimento riscontrabile anche in altri fumetti di Bacilieri. Ne
emerge, insomma, un impagabile ritratto dell’umanità dell’artista,
impreziosito in questo volume di 152 pagine dalla maggior dedizione da
parte di Bacilieri verso la comprensione del lettore, perdendo forse in
sperimentazione ma acquistando in forza narrativa.
In una parola, commovente.
Tantissimi
gli altri autori incrociati alle dediche e agli incontri, di cui cito
qui solo il buon Nicola Mari, gotico disegnatore di “Nathan Never” e di
“Dylan Dog”, davvero gentile nel farsi fotografare mentre disegnava
oscuri personaggi bonelliani.
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Nicola Mari disegna Dylan e Groucho |
A questo punto, noncurante delle
tante parole fluite finora, potrei citarvi la splendida mostra dedicata
al volume
"Una donna Un'avventura: La donna del Risorgimento": tutte e
48 le tavole originali di
Filippucci, Tisselli, Toppi e Palumbo esposte
nel contesto di BilBolBul e presentate dagli autori del volume stesso
(quindi comprendendo anche
Angelo Nencetti, ma escludendo l’assente
Alfredo Castelli). Il progetto "Una donna Un'avventura" cita la
fondamentale serie a fumetti
"Un uomo Un'avventura" del 1976 ed è
dedicato ad alcune donne che hanno dato un contributo alla costruzione
della nascente identità nazionale. Qui, oltre all’indubbio valore delle
tavole presentate, è stato delizioso veder disegnare maestri come Sergio
Toppi e Lucio Filippucci (il quale scherzava sulle proprie difficoltà
iniziali a disegnare i cavalli, motivo per cui il suo ingresso nella
scuderia dei disegnatori di Tex è stato alquanto in salita). Inoltre,
per la cronaca, anche questo volume merita veramente, come iniziativa di
per sé e come qualità delle 4 pur brevi storie.
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I Grandi autori di "Una donna Un'avventura" |
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Il Maestro Toppi a lavoro. |
Potrei parlarvi,
infine, di
“Limbo - Quaderni del Nordest”, interessante fumetto ad
episodi scritto da
Elena Liori e disegnato da
Gianmaria Liani. Potrei
dirvi quanto quest’opera tenta di scavare a fondo nelle vite di alcune
persone delle parti di Vicenza, di come prova ad andare oltre la
definizione di “locomotiva d’Italia” che è stata affibbiata a tali zone,
parlando di vigliaccheria, di mancanza di soldi, di cementificazione, e
di tanti modi per morire, intervallando il tutto con un paio di
raccontini grotteschi che alleggeriscono il tono (solo all’apparenza).
Insomma potrei consigliarvi di leggerlo, ma invece….Lo faccio, ecco.
Leggetelo, merita!
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Gianmaria Liani e il suo 'Limbo - Quaderni del Nordest' |
In chiusura di questo sproloquio
sull’interessante festival bolognese, par giusto ringraziare gli altri
Audaci (che sopravvivono ai molesti racconti dal vivo degli eventi
fumettistici cui partecipo e soprattutto ne colgono a volte i “colpi di
scena”), i tipi de
Lospaziobianco.it (senza i quali questi post
sarebbero probabilmente uno “spazio bianco”) e la mia ragazza, che segue
suo malgrado le follie fumettistiche più strampalate del sottoscritto.
A tutti voi, un caro fumettante saluto.
Giuseppe "Giuppo" Lamola
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CONSIGLI PER GLI ACQUISTI :) |