UN AUDACE A BilBolBul 2012 - parte II


Nella puntata precedente avevamo aggrovigliato parole intorno ad alcune caratteristiche della VI edizione del Festival fumettistico “BilBolBul”, citando alcuni artisti presenti e parlando di mostre interessanti. C’è altro da dire? Certo! [E scuserete gli Audaci per il lievissimo ritardo con cui state leggendo questa nuova parte del reportage]
Bisogna citare intanto due dei motivi che hanno spinto il sottoscritto a partecipare alla mostra: David B. e Paolo Bacilieri; sono probabilmente due tra i fumettisti più apprezzabili della loro generazione (sotto il nostro sindacabile punto di vista): aver seguito le loro conferenze ed averli visti disegnare dal vivo, di per sé, non ha prezzo.

David B. autografa IL GRANDE MALE
 David B. era in Italia a presentare il suo nuovo lavoro, “Les meilleurs ennemis”, per ora disponibile solo in lingua originale. David B. è un buon motivo di vanto per i francesi, uno dei perni delle loro amate bandes dessinées. I suoi disegni sono definiti dal moderatore dell’incontro come complesse scatole di concetti. Con “Il grande male”, suo inarrivabile capolavoro, l’autore aveva parlato della propria adolescenza e dell’epilessia del fratello, in pagine profonde e personali impreziosite spesso da citazioni iconografiche colte che rimandavano a composizioni decorative antiche. Ora, in questo saggio di storia politica (scritto in collaborazione con lo studioso Jean-Pierre Filiu), ci narra i rapporti tra Medio Oriente e Stati Uniti dal 1783 al 1953. E lo fa senza frenare l’irriverenza dell’autore che non ha paura a fare arditi accostamenti, che mira solo a raccontare la propria versione dei fatti, chiaramente documentandola il più possibile. Questo suggestivo incontro di presentazione del libro è risultato di certo tra i più rilevanti dell’intero Festival, ponendo l’accento su interessanti riflessioni sulla storia di “confini e conflitti” tra due culture così distanti non solo nello spazio. Attendiamo ora la traduzione in italiano di questo primo volume di un’opera che si svilupperà in 3 parti complessivamente, fino quasi a narrare dei giorni nostri.
È importante poi parlare dell’incontro che verteva su “Sweet Salgari” (Coconino Press/Fandango); questo volume segna l'incontro di due autori italiani fondamentali, diversi tra loro eppure in qualche modo simili: Salgari e Bacilieri.
Paolo Bacilieri durante l'incontro
Emilio Salgari, uno dei pochi scrittori italiani di successo internazionale nella letteratura popolare avventurosa, è considerato da alcuni una sorta di proto-fumettista, per via dello stretto rapporto delle sue opere con le immagini che le accompagnavano. L'autore del Corsaro Nero e di Sandokan (tra le tante opere) viene omaggiato da questo grande narratore-disegnatore contemporaneo che risponde al nome di Paolo Bacilieri. Quest'ultimo, già autore di alcune storie di "Napoleone" e "Jan Dix" per Sergio Bonelli Editore, è attivo da tempo nel campo delle graphic novel ("Zeno Porno", "Canzoni in A4" ma anche la recente "Adios Muchachos"). In ogni suo fumetto sono presenti evidenti trovate alternative, bizzarre, spesso difficili e costanti sono gli spunti espressivi: ad esempio, graficamente riesce ad ideare soluzioni sempre nuove per "fuggire" dalla classica gabbia bonelliana delle sei vignette alternando splash pages a tavole con 10-12 microvignette, così come di frequente i suoi personaggi parlano con strani baloon zig-zaganti.
Questa volta Bacilieri ci regala un affettuoso tributo alla persona/personaggio di Salgari, a cui (come si evince dalle firme in fondo alle tavole) ha lavorato per ben 3 anni e forse più, perseguendo un ricco lavoro di documentazione storica e paesaggistica sulla Torino del primo Novecento. In queste pagine fonde cenni biografici a passi tratti da alcune opere salgariane, il tutto intervallato dal procedere del racconto delle ultime ore di vita dello stesso Salgari.
 
SWEET SALGARI
Una tavola di SWEET SALGARI




  
Ne emerge una figura romantica e dalle vicende contraddittorie, che da una parte ottiene grandi riconoscimenti (come la nomina di Cavaliere) per il suo lavoro di scrittore e dall'altra è costretto a sbarcare il lunario scrivendo pagine su pagine, rincorso dai creditori. Claudio Gallo, esperto di Salgari presente all’incontro, sottolineava appunto l’aspetto della continua oscillazione tra trionfo e fallimento riscontrabile anche in altri fumetti di Bacilieri. Ne emerge, insomma, un impagabile ritratto dell’umanità dell’artista, impreziosito in questo volume di 152 pagine dalla maggior dedizione da parte di Bacilieri verso la comprensione del lettore, perdendo forse in sperimentazione ma acquistando in forza narrativa.
In una parola, commovente.

Tantissimi gli altri autori incrociati alle dediche e agli incontri, di cui cito qui solo il buon Nicola Mari, gotico disegnatore di “Nathan Never” e di “Dylan Dog”, davvero gentile nel farsi fotografare mentre disegnava oscuri personaggi bonelliani.

Nicola Mari disegna Dylan e Groucho
A questo punto, noncurante delle tante parole fluite finora, potrei citarvi la splendida mostra dedicata al volume "Una donna Un'avventura: La donna del Risorgimento": tutte e 48 le tavole originali di Filippucci, Tisselli, Toppi e Palumbo esposte nel contesto di BilBolBul e presentate dagli autori del volume stesso (quindi comprendendo anche Angelo Nencetti, ma escludendo l’assente Alfredo Castelli). Il progetto "Una donna Un'avventura" cita la fondamentale serie a fumetti "Un uomo Un'avventura" del 1976 ed è dedicato ad alcune donne che hanno dato un contributo alla costruzione della nascente identità nazionale. Qui, oltre all’indubbio valore delle tavole presentate, è stato delizioso veder disegnare maestri come Sergio Toppi e Lucio Filippucci (il quale scherzava sulle proprie difficoltà iniziali a disegnare i cavalli, motivo per cui il suo ingresso nella scuderia dei disegnatori di Tex è stato alquanto in salita). Inoltre, per la cronaca, anche questo volume merita veramente, come iniziativa di per sé e come qualità delle 4 pur brevi storie.

I Grandi autori di "Una donna Un'avventura"
Il Maestro Toppi a lavoro.
 Potrei parlarvi, infine, di “Limbo - Quaderni del Nordest”, interessante fumetto ad episodi scritto da Elena Liori e disegnato da Gianmaria Liani. Potrei dirvi quanto quest’opera tenta di scavare a fondo nelle vite di alcune persone delle parti di Vicenza, di come prova ad andare oltre la definizione di “locomotiva d’Italia” che è stata affibbiata a tali zone, parlando di vigliaccheria, di mancanza di soldi, di cementificazione, e di tanti modi per morire, intervallando il tutto con un paio di raccontini grotteschi che alleggeriscono il tono (solo all’apparenza). Insomma potrei consigliarvi di leggerlo, ma invece….Lo faccio, ecco. Leggetelo, merita!

Gianmaria Liani e il suo 'Limbo - Quaderni del Nordest'
 In chiusura di questo sproloquio sull’interessante festival bolognese, par giusto ringraziare gli altri Audaci (che sopravvivono ai molesti racconti dal vivo degli eventi fumettistici cui partecipo e soprattutto ne colgono a volte i “colpi di scena”), i tipi de Lospaziobianco.it (senza i quali questi post sarebbero probabilmente uno “spazio bianco”) e la mia ragazza, che segue suo malgrado le follie fumettistiche più strampalate del sottoscritto.
A tutti voi, un caro fumettante saluto.

Giuseppe "Giuppo" Lamola


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