Letture seriali: Toni Bellasalma, ironicamente stocastico
L'"episodio pilota" della nuova serie Bugs Comics, firmato da Luca Blengino e Antonio Di Caprio
Ironicamente stocastico. Che non è una parolaccia, ma "Nel calcolo delle probabilità, sinonimo di casuale e aleatorio. In generale, gli strumenti, le teorie e i modelli stocastici sono atti a descrivere e studiare situazioni che variano in base a leggi probabilistiche (e non deterministiche), come, per esempio, tutti i fenomeni naturali. Nell’ambito delle arti visive, il termine è stato adottato, a partire dagli anni ’50 del Novecento, per riferirsi alla implicazione di elementi di casualità o di procedimenti aleatorî nel momento della realizzazione (o della fruizione) di opere o di manifestazioni artistiche in genere", per citare la Treccani ed andare sul sicuro.
Soprattutto è il tratto distintivo di Toni Bellasalma, inteso sia come personaggio in sé che come protagonista del nuovo "Bacarozzide" della Bugs Comics, che continua in questa sua coraggiosa crociata di puntare sulle edicole, anche all'ombra del suo decennale (festeggiato con un apposito logo che fa bella mostra di sè sulla copertina).
Coraggiosa perché, inutile girarci intorno, quella delle edicole sta diventando una realtà sempre più romantica, che resiste tenace ma, al tempo stesso, l'incedere del futuro che corre tende sempre più ad erodere, e quel concetto idealizzato del "Fumetto da edicola" sembra ormai limitarsi alla presenza delle testate Disney e della Bonelli di Via Buonarroti.
Bugs Comics però decide di continuare a scommetterci sopra con una terza testata regolare, dopo Samuel Stern, attualmente e relativamente "in pausa" per poi prossimamente ritornare con un nuovo corso, e Kalya, che ha chiuso un lungo cammino narrativo, per passare ora sugli scaffali delle fumetterie e librerie (con un pizzico di rammarico da parte di chi vi scrive, ma appunto, la dura legge del gol... del mercato ha imposto diversamente).
Prima bozza di cover del primo numero di Toni Bellasalma, realizzata da Riccardo Randazzo.
E, fresco di stampa, Toni Bellasalma, ideato da Luca Blengino, per i disegni, in questo numero 1, di Antonio Di Caprio, con il proposito, come tutti gli esordi e le prime entrate in scena, di presentarci i suoi punti di forza e provare a convincerci a dargli fiducia nei mesi a venire.
Anzi, visto che siamo su Letture seriali, possiamo ben chiamarlo "episodio pilota", anche perché ne ha in effetti tutte le caratteristiche, sia come impostazione, molto semplice, della trama di questa prima avventura, sia soprattutto come introduzione generale.
Quindi com'è questa Sfida con la Morte?
Dipende a chi lo chiedete: personalmente, avendo conosciuto proprio quell'onda lunga di "bonellidi" che ha travolto le suddette edicole nei primi anni '90, argomento affrontato dalla stessa Bugs Comics in un bel saggio, 16×21 – L'era dei bonellidi (di cui vi parlai in una vecchia puntata della rubrica), e complice il fatto che il "Bacarozzo" ha iniziato a ristampare proprio uno dei titoli migliori di quel periodo, L'Insonne, mi sono sentito trasportato indietro nel Tempo.
Il "mood", per dirla come quelli bravi, è proprio lo stesso che animava quelle produzioni, in questo caso, mettendoci un sostanzioso carico di surrealtà ed ironia sullo sfondo di Torino.
Esatto, cosa abbastanza inusuale - ma non troppo, vedi la succitata Insonne - ma ecco un'indovinata ambientazione italiana, in una città che è simbolo eccellente proprio di esoterismo, magia, forze oscure ed arcane. Solo che il nostro Toni, a differenza magari di un Samuel, rigoroso, tormentato, libraio in quel di Edimburgo, ha toni (scusate il gioco di parole) più leggeri, scanzonati persino, al punto che la sfida mortale del titolo, se ve la spoilerassi, potrebbe anche farvi inarcare un sopracciglio invece di strapparvi un sorriso.
Bozza di cover del primo numero di Toni Bellasalma, firmata da Riccardo Randazzo.
Blengino, difatti, punta sin dalle prime pagine a presentarci il suo protagonista in modo semiserio, sia nell'approccio alla materia trattata che nel mostrarci il suo "ufficio", sito dentro il bar di Gino l'Abusivo, al 38-B di Via Cibrario, vicino alla porta dei bagni.
A stazionare fuori dal locale, la bella Tecla, ma non fatevi ingannare da quei lineamenti da ragazza scazzata in perenne pausa sigaretta, perché pare sia una strega di 88 anni.
Non che le cose all'interno non si rivelino più strane: entrando nell'ufficio di Toni, con le virgolette o meno, vi potrebbe assalire l'impressione, anche solo per un secondo, di trovarvi di fronte all'immensità della vita, dell'universo e di tutto quanto.
Per capire di che parlo, potreste chiedere all'attraente vedova che ha appena chiesto l'aiuto di Toni, tale Marlena Fiocco, che vuole trovare l'assassino di suo marito, il famigerato serial killer "Strappa-Mani", per potersi scagionare e così ereditare l'ingente fortuna del defunto.
Per fortuna Toni può contare sul - diciamo valido - aiuto del vicequestore Peroni, che gli deve la vita e gli fornisce assistenza nei suoi casi, anche se qualcuno più cinico di me potrebbe anche cadere nella facile tentazione di definirlo l'ennesima quota comica di un fumetto che, appunto, non sembra cercare mai di prendersi troppo sul serio.
Forse, e dico forse, è anche un modo per stemperare la morte, lo splatter e il sangue che, di lì a poco, inizierà a sgorgare, sullo sfondo di feste private molto... particolari e all'ombra di un'opera maledetta dell'ebanista Taddeus Larvat, i cui lavori hanno già dato filo da torcere a Toni, e che forse, dico forse, anche stavolta potrebbero essere la soluzione al mistero.
Capito adesso perché parlo di "episodio pilota"? Ad un primo sguardo, questo numero 1, nelle sue sessantotto paginette, potrebbe sembrare troppo veloce, stravagante e poco incisivo, specialmente in questi tempi dove "tutto è subito" (sì, col verbo).
Eppure Blengino di carne al fuoco sembra volerne mettere abbastanza, per costruire intorno a Toni tutto un mondo narrativo ben più ampio, prendendo questo suo stramboide alla John Constantine e, tra un bianchetto e l'altro consumato al bancone del bar di Gino, mostrarcene sempre più pregi e soprattutto difetti, doti caratteriali e conflitti passati.
Prendete la summenzionata Tecla: non è lì solo per fare la bella statuina, è chiaramente un personaggio che, se ne avrà la possibilità, di sicuro ha il suo bel racconto pronto in tasca.
Magari anche lo stesso Gino ha chissà che scheletri nell'armadio, oltre che clienti da servire e bicchieri da asciugare.
Ma appunto, se ne avranno la possibilità.
Perché era dura per i bonellidi nei primi anni '90, quando inseguivano il successo dell'Indagatore dell'Incubo e solo alcuni, quelli davvero validi e pure qualcuno dimenticabile, riuscivano ad imporsi sui lettori, e parliamo di quando le edicole erano il centro della passione Fumetto, un centro direi nevralgico, importante, fondamentale persino.
Figuratevi oggi che questo centro si è spostato altrove, che l'edicola è ormai quel posto in cui si comprano giusto i periodici e si fanno le ricariche, e i fumetti, anche quelli validi, sono spesso limitati ad un singolo angolino, e farla sempre da padrone sono un simpatico Topo e un cowboy con la camicia gialla, al massimo il tizio con le clarks e uno spirito con la scure.
Un estratto dal numero zero di Toni Bellasalma.
Mentirei se dicessi che questo primo numero di Toni Bellasalma mi ha conquistato oltre ogni ragionevole dubbio, trasformandomi in un fan duro e puro, di quelli accaniti che urlano come ossessi per le vie del web a colpi di hashtag.
Eppure mi ha colpito lo stesso per il suo entusiasmo e quello, soprattutto quello, della sua casa editrice: ho abbastanza anni sul groppone e tempo dettato dalla pazienza, per sapere che, se la Bugs Comics, nella persona del suo direttore editoriale Gianmarco Fumasoli, ha deciso di dargli una possibilità nelle edicole, di mettere in stampa e produzione la serie, non è certo per sfizio, o perché han preso tutti un mattone in testa e deciso di correre un rischio senza senso - perché un fumetto è un lavoro di squadra e non cresce su un albero.
Un lavoro che comprende quello grafico di Antonio di Caprio che, per quell'assioma che "Italians do it better", è adesso in forze alla Dark Horse Comics, e la ragione si può ravvisare sia nel suo lavoro precedente, sulle pagine di Samuel Stern e Kalya, giusto per rimanere in casa del Bacarozzo, che appunto qui su Toni Bellasalma.
Il tratto è pulito, definito, attento alla prospettiva e ai volti dei personaggi. Il character design è puntuale e preciso, Toni è immediamente riconoscibile in ogni tavola, con quel look dimesso e l'espressività e il gioco ironico di uno a cui non daresti un euro (o cinque, se capite che intendo) ed invece eccolo pronto a stupirti in positivo quando meno te lo aspetti.
D'altronde, lo dice lo stesso Fumasoli nell'introduzione a pagina 2, in cui parla di dubbi che possono e hanno colto i lettori alla presentazione del personaggio sui social, dubbi che Toni è pronto a fugare, guidandoci per mano per le strade di una Torino misteriosa.
E lui, le future avventure del Nostro, le ha lette e revisionate in anticipo, quindi un minimo di fiducia mi sento, come lettore, di accordargliela.
Se c'è una cosa che ho imparato, proprio come lettore da una vita, è che fare scommesse sul successo di una testata è giocare d'azzardo con l'arte e con il gusto di un pubblico mai così volubile come quello odierno, quindi non so dirvi, in tutta sincerità, se Toni Bellasalma è uno di quei titoli destinati a durare a lungo oppure andare ad unirsi alla schiera delle... beh, meteore del fumetto italiano.
Però, ed è qui che sta l'intoppo, direbbe il Grande Bardo, me lo auguro, perché sento, sempre per quell'instinto di cui sopra, che Toni è un personaggio che le carte ce le ha.
Magari non tutte fortunate, magari deve giocarsi più di un bluff per rimanere in partita, ma è anche questo che me lo ha reso subito simpatico: è uno che sa quello che fa, per quanto stocastico questo sia. E altrettanto posso dire dei suoi autori, sia penna che matita.
Voglio sapere di Tecla, voglio vedere altri oggetti indemoniati di Taddeus Larvat, magari un episodio prequel sul caso che ha portato Toni a salvare la vita al povero Peroni, oppure cosa ha condotto il nostro protagonista a diventare un mag.. ehrm, uno stocastico esoterico.
Spero di avere la possibilità di leggere tutto questo, lo spero anche per la Bugs, che si è rivelata una realtà in costante crescita ed evoluzione, decisa a rimanere e dare una finestra a tanti talenti che aspettano solo l'occasione di farsi ammirare dal pubblico.
Poi, siccome è bello e lecito sognare, io Toni me lo sono già immaginato, proprio perchè Torino e Firenze sono più vicine che non Edimburgo o Parigi, a fare squadra con Desdemona in un ideale crossover futuro, a fare da Constantine "de noantri" per il progetto B.U.G.S. – Bureau Unit for Global Security ed incontrare così anche i due Samuel (Stern e Sand).
Ma magari è solo il quinto sen... bianchetto e mezzo a parlare!
Toni Bellasalma
Numero: 1
Titolo: Sfida con la morte
Copertina: Riccardo Randazzo (colori di Fabio D'Auria)
Soggetto e sceneggiatura: Luca Blengino
Disegni e chine: Antonio Di Caprio
Casa editrice: Bugs Comics
Data di pubblicazione: 28 novembre 2025
Formato: Brossurato
Prezzo: 5€








