Impenetrabile, storia di un corpo
Dolore, desiderio e amore si mescolano nell’ultimo fumetto di Alix Garin
La descrizione del dolore fisico ed emotivo che ha provato è sia evocativa che puntuale, la sofferenza travolge in pieno chi legge. È straziante, considerato che chi soffre di questi disturbi ad oggi non sempre ha le stesse possibilità di curarsi dell’autrice: i costi per le visite specialistiche sono molto alti, i centri specializzati pochi, e i tempi di diagnosi estremamente lunghi.
Come se non bastasse la carente assistenza sanitaria, bisogna considerare inoltre l’aspetto psicologico e il contesto sociale in cui viviamo, che di certo non aiuta nel riconoscimento dei sintomi e rallenta il processo di guarigione. Frasi come “Bisogna fare uno sforzo per provare piacere. Non hai il diritto di lamentarti” oppure “È normale provare dolore” purtroppo sono ancora all’ordine del giorno. Il dolore non è mai normale e non è giusto che migliaia di donne siano condannate a soffrire inascoltate.
Alix e Lucas sono una coppia reale, che vive litigi e momenti di difficoltà, due persone che decidono di cambiare e venirsi incontro per preservare il loro amore. All’inizio del racconto l’autrice si reprime quotidianamente in virtù del piacere del compagno, a costo di annullare la sua volontà, poiché teme di allontanare Lucas. Quando egli si rende conto di tutto il male che, inconsapevolmente, le ha inflitto, è lui stesso a proporre di invertire i ruoli, sopprimendo il suo desiderio per lei, dandole tempo per guarire e permetterle di esplorare. Tuttavia, andando avanti così, il loro rapporto sarà in un costante squilibrio, dove solo uno dei due può davvero esprimersi ed essere totalmente felice.
E se l’equilibrio si potesse raggiungere in un altro modo? Forse è proprio intraprendendo vie ancora inesplorate che si può ritrovare l’armonia perduta. Se c’è onestà, rispetto e consenso da entrambe le parti, tutto è lecito, anche ciò che la società non approverebbe. È l’amore a dettare le regole, non gli altri.
Questo fumetto non si rivolge solo alle migliaia di donne che soffrono di vulvodinia, ma a chiunque non riesca a viversi a pieno la propria sessualità, per qualsiasi motivo. Se ricercato con curiosità e rispetto per l’altro, il desiderio non è un reato. Tutti dovrebbero avere la possibilità di esplorare le possibili vie del piacere senza il peso opprimente dei preconcetti della società.
Impenetrabile non è un racconto di malattia, né un racconto di sesso, utilizza questi aspetti per parlare d’altro: speranza, libertà, amore.
A pochi mesi dal suo esordio, Alix Garin torna a far parlare di sé con Impenetrabile, tradotto in Italia da Bao Publishing.
Continuando a percorrere la strada del fumetto autobiografico, in quest’ultima opera l’autrice decide di svelare i retroscena della realizzazione di Non mi dimenticare, rivelando con estremo coraggio i suoi aspetti più dolorosi e i momenti più bui. “Che succede quando la cosa che tutti dicono essere la più bella del mondo diventa la più brutta del mondo?”
Con il cuore ancora pesante per la perdita di sua nonna, Alix decide di andare a convivere a Bruxelles con Lucas, il suo fidanzato. La vita è assai frenetica tra trasloco, la ricerca di un lavoro stabile e il suo primo fumetto, disegnato durante quel poco tempo libero che le rimaneva. Lo stress e la tristezza diventano compagne inseparabili dell’autrice, che tuttavia continua ad andare avanti senza dedicarsi un attimo di pausa, finché un giorno è il suo corpo a decidere per lei. Quando inizia a provare dolori lancinanti durante i rapporti con Lucas, è costretta a prendere fiato e trovare una soluzione, per il bene suo e della coppia.
Dopo un lunghissimo calvario, tra visite ginecologiche approssimative, sedute psicologiche che aggirano il problema e risparmi andati in fumo, finalmente arriva una diagnosi: vulvodinia. Il percorso di guarigione, lungo e in salita, porterà Alix a porsi domande su se stessa e sul suo rapporto con Lucas, facendole mettere tutto in discussione per poter riscoprire il desiderio e il piacere.
Dopo un lunghissimo calvario, tra visite ginecologiche approssimative, sedute psicologiche che aggirano il problema e risparmi andati in fumo, finalmente arriva una diagnosi: vulvodinia. Il percorso di guarigione, lungo e in salita, porterà Alix a porsi domande su se stessa e sul suo rapporto con Lucas, facendole mettere tutto in discussione per poter riscoprire il desiderio e il piacere.
“Ero completamente svuotata. Non c’era più nessuna sensazione a risvegliare i miei sensi. Come se non abitassi più nel mio corpo.”Premettendo che non è mai facile esporsi al pubblico con una storia autobiografica, Garin ha rivelato ai lettori l’imprevedibile. Ha esposto la sua relazione e messo a nudo la sua parte più intima, scardinando le convenzioni sociali e i pregiudizi che la intrappolavano, trovando la sua strada personale per la felicità, da sola e in coppia.
La descrizione del dolore fisico ed emotivo che ha provato è sia evocativa che puntuale, la sofferenza travolge in pieno chi legge. È straziante, considerato che chi soffre di questi disturbi ad oggi non sempre ha le stesse possibilità di curarsi dell’autrice: i costi per le visite specialistiche sono molto alti, i centri specializzati pochi, e i tempi di diagnosi estremamente lunghi.
Come se non bastasse la carente assistenza sanitaria, bisogna considerare inoltre l’aspetto psicologico e il contesto sociale in cui viviamo, che di certo non aiuta nel riconoscimento dei sintomi e rallenta il processo di guarigione. Frasi come “Bisogna fare uno sforzo per provare piacere. Non hai il diritto di lamentarti” oppure “È normale provare dolore” purtroppo sono ancora all’ordine del giorno. Il dolore non è mai normale e non è giusto che migliaia di donne siano condannate a soffrire inascoltate.
“La fiducia in una coppia è la certezza che il partner non andrà mai con altri o la convinzione che tornerà sempre da noi?”Garin esprime perfettamente la solitudine, il vuoto interiore, la rabbia di non poter essere padrona del proprio corpo. La perdita del desiderio la porta a cercare ovunque quella scintilla che possa riaccendere la fiamma del piacere, con ogni mezzo, anche se ciò vuol dire mettere in dubbio la fedeltà nei confronti del suo compagno.
Alix e Lucas sono una coppia reale, che vive litigi e momenti di difficoltà, due persone che decidono di cambiare e venirsi incontro per preservare il loro amore. All’inizio del racconto l’autrice si reprime quotidianamente in virtù del piacere del compagno, a costo di annullare la sua volontà, poiché teme di allontanare Lucas. Quando egli si rende conto di tutto il male che, inconsapevolmente, le ha inflitto, è lui stesso a proporre di invertire i ruoli, sopprimendo il suo desiderio per lei, dandole tempo per guarire e permetterle di esplorare. Tuttavia, andando avanti così, il loro rapporto sarà in un costante squilibrio, dove solo uno dei due può davvero esprimersi ed essere totalmente felice.
E se l’equilibrio si potesse raggiungere in un altro modo? Forse è proprio intraprendendo vie ancora inesplorate che si può ritrovare l’armonia perduta. Se c’è onestà, rispetto e consenso da entrambe le parti, tutto è lecito, anche ciò che la società non approverebbe. È l’amore a dettare le regole, non gli altri.
“Vorrei giocare col fuoco. Sentirmi viva. (…) Sfidare la sorte. Guarire a ogni costo.”Se con il suo primo fumetto Alix Garin aveva già mostrato capacità promettenti, con il secondo soddisfa le aspettative e le supera. Lo stile grafico si conferma una scelta vincente, alleggerisce i toni della narrazione senza risultare superficiale o fuori luogo. La narrazione è fluida e coinvolgente, riuscendo a trasmettere la molteplicità di emozioni che la protagonista prova durante tutto il suo viaggio.
Questo fumetto non si rivolge solo alle migliaia di donne che soffrono di vulvodinia, ma a chiunque non riesca a viversi a pieno la propria sessualità, per qualsiasi motivo. Se ricercato con curiosità e rispetto per l’altro, il desiderio non è un reato. Tutti dovrebbero avere la possibilità di esplorare le possibili vie del piacere senza il peso opprimente dei preconcetti della società.
Impenetrabile non è un racconto di malattia, né un racconto di sesso, utilizza questi aspetti per parlare d’altro: speranza, libertà, amore.
Claudia Carrozzino