#JUSTKILLING, gli omicidi al tempo dei social

Bevilacqua, Gualtieri e Puglia firmano una distopia caustica dove la spettacolarizzazione della violenza è la vera protagonista

Immaginate un social network nascosto nei meandri più oscuri del deep web, dove gli utenti non condividono foto di gattini o ricette di cucina, ma partecipano a una challenge letale per ottenere l'immunità permanente. Benvenuti nel mondo di #JUSTKILLING, il nuovo fumetto edito da Star Comics per la collana Astra, firmato ai testi da Giacomo Bevilacqua e Giulio Antonio Gualtieri, con le illustrazioni di Vincenzo Puglia.

Ma cos’è esattamente Just Killing e come funziona? Si tratta di un social network la cui grafica strizza un po’ l’occhio a quella della ben nota app Instagram, ma la differenza sostanziale è che nel nostro caso stiamo parlando di un social per aspiranti serial killer. Chi si iscrive e decide di partecipare deve riuscire a portare a termine le dieci uccisioni che l’applicazione gli commissiona, tutto senza dimenticare di postare anche un bel selfie con il cadavere a lavoro compiuto per dimostrare di avere ultimato il compito assegnato. La prima persona che si porta a casa tutte e dieci le comande avrà diritto all’immunità permanente.

Tra gli iscritti a questa challenge troviamo anche i nostri protagonisti: il Perfezionista, un killer metodico e preciso, e J, una ragazza punk e confusionaria sempre con la testa tra le nuvole. J viene assegnata al Perfezionista come "malus", ovvero un modo carino per dire che sarà la sua palla al piede. Adesso quindi, oltre a dover completare le uccisioni che continua a ricevere dall’app, il Perfezionista dovrà anche aiutare J con i suoi omicidi. E no, non può semplicemente ignorarla o lasciarla indietro: se non la aiuta, l’algoritmo non lo farà avanzare.

Oltre a una bella dose di azione questo fumetto ci offre anche suspense e ironia, il tutto condito con una non troppo velata critica alla nostra attualità. Infatti, nonostante il fumetto si muova nell'ambito della distopia, non è così lontano da quello che vediamo ogni giorno sui nostri schermi. La violenza viene spettacolarizzata, la privacy è un concetto vintage e avere molti follower conta più di avere la coscienza pulita. In #JUSTKILLING queste situazioni vengono estremizzate fino all’eccesso, ma restano comunque riconoscibili le dinamiche di spettacolarizzazione e della performance a cui in molti si sottomettono per alimentare questa nostra società devota alle views e allo spettacolo a tutti i costi.

Il punto di forza di #JUSTKILLING sta nella sua capacità di abbracciare più generi e farli convivere. Da un lato abbiamo una feroce critica alla cultura dei social media e alla tossicità dei suoi contenuti sempre più estremi, spazi in cui morale ed etica si dissolvono nell'anonimato del web, dall'altro lato il fumetto intrattiene con scene d'azione ben orchestrate, colpi di scena e dialoghi brillanti.

Quest'equilibrio delicato riesce grazie alle capacità di Bevilacqua e Gualtieri, i quali riescono a mantenere le redini di una trama ben ritmata che procede svelta verso il colpo di scena finale. Il comparto visivo di Vincenzo Puglia completa il quadro: tavole movimentate, colori accesi e inquadrature scenografiche che contribuiscono a creare un’atmosfera patinata da filtro Instagram.

In conclusione, #JUSTKILLING è un'opera che riesce a intrattenere e, allo stesso tempo, smuove le sue critiche. Con una trama avvincente, personaggi un po' macchiettistici ma funzionali e simpatici e una critica sociale incisiva ma dai toni scanzonati, questo fumetto si rivela come una lettura significativa per chi cerca contenuti un po’ thriller un po’ pulp che, oltre a intrattenere, mostrino una riflessione sulla nostra società, ma è adatto anche per chi vuole solo godersi qualche sparatoria ben illustrata tra una notifica e l’altra.

Wendy Costantini

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