Back to Italy - Un viaggio sperimentale e poetico nella nostra coscienza

Laura Nomisake e Annalisa Trapani ci regalano un fumetto carico di introspezione e sperimentazione grafica per esplorare noi stessi e le nostre contraddizioni


Il duo artistico composto da Laura Nomisake e Annalisa Trapani torna a pubblicare a un anno di distanza dall’uscita di Succulente - Una trilogia (Dodecaureo Gallery Editrice Rimini). Con questa nuova uscita Trapani e Nomisake ci regalano un fumetto dall’anima sperimentale e onirica, in cui molti di noi sapranno ritrovarsi: stiamo parlando di Back to Italy, edito da Argolibri.

Fin da subito capiamo che quello che abbiamo davanti non è affatto un semplice fumetto, bensì un viaggio interiore che trasforma il ritorno a casa in un’esperienza di riscoperta, accettazione e metamorfosi: infatti, come ci viene suggerito anche nell’introduzione dell’albo “rileggiamo più volte a distanza di tempo, questo opuscolo non è un oggetto”.


Il vero protagonista di questa storia è un flusso di coscienza: quello di una ragazza qualunque, senza nome né contorni netti, che potrebbe essere chiunque di noi, la nostra migliore amica, la compagna di studi, la vicina di casa. Assistiamo al suo ritorno a casa dopo un’esperienza all’estero che, insieme ai bagagli, porta con sé emozioni contrastanti, ricordi sospesi e una sensazione indefinita di spaesamento.

L’assenza di un’identità specifica della protagonista rende la narrazione universale, capace di adattarsi al lettore, permettendogli di proiettare sé stesso nelle riflessioni e nei turbamenti. Percepiamo subito la presenza di emozioni contrastanti nella nostra protagonista. Da un lato, il periodo vissuto lontano da casa è stato un’esperienza di libertà, una parentesi fuori dall’ordinario che l’ha fatta sentire più viva, più autentica e matura. Ma era davvero la sua vita, quella? Oppure era solo un sogno, un frammento di esistenza che non le appartiene fino in fondo? Eppure, nonostante tutto, una parte di lei rimarrà sempre legata a quei giorni, incapace di lasciarsi andare del tutto.


Dall’altro lato, c’è il desiderio di ritrovare sé stessa nei luoghi familiari, nelle stanze della sua casa, negli oggetti che ha lasciato dietro di sé. Tornare nella propria stanza significa riconnettersi con le proprie radici, con le cose che la definiscono, con uno spazio che è stato a lungo un rifugio sicuro. Ma ecco che sorge il timore: e se questa vita, ora, le stesse stretta? Se il ritorno non fosse una semplice ripresa della quotidianità, ma un confronto con un passato che non le appartiene più?

La paura di non riconoscersi più in ciò che si è lasciato indietro è un tema che colpisce profondamente chiunque abbia vissuto un’esperienza di cambiamento radicale simile. O forse è stata la parentesi fuori dall’ordinario il vero tradimento verso sé stessa?


Seguiamo questo flusso di pensieri sconnessi ma allo stesso tempo in fila tra loro attraverso una narrazione che non segue i classici schemi del viaggio di formazione, dove la protagonista torna trasformata e pronta a ricominciare con rinnovata consapevolezza: Back to Italy è piuttosto un mosaico di sensazioni, una rappresentazione visiva del disordine emotivo che accompagna ogni ritorno. È immaginazione pura, un’esperienza visiva anarchica che gioca con la realtà e la percezione di sé.

Illustrazioni e didascalie riescono bene in questo gioco e viaggiano di pari passo: il fumetto è un’esplosione di visioni che ci vengono mostrate attraverso l’uso secco e netto del bianco e nero, con apparizioni che non seguono schemi rigidi ma si lasciano trasportare dal ritmo del pensiero della protagonista. Le tavole si fanno surreali, liquide, plasmano gli stati d’animo in immagini astratte e simboliche. Il disegno diventa così un mezzo espressivo potente, capace di amplificare il senso di smarrimento e di scoperta interiore.


Uno degli aspetti più affascinanti di Back to Italy è proprio questa sua natura ibrida: non è solo un racconto, ma un’esperienza visiva e sensoriale. Il fumetto si legge e si vive allo stesso tempo, trascinando il lettore in un susseguirsi di emozioni e riflessioni. La scelta di un’estetica sperimentale sottolinea il carattere intimo della storia, rendendola ancora più evocativa e personale.

Alla fine questo fumetto ci porta ad accettarci nei nostri cambiamenti e nelle nostre contraddizioni; non dobbiamo avere paura del cambiamento perché così come il nostro passato siamo noi, il nostro futuro siamo ancora noi, la crescita non cancella chi siamo stati, ma porta nuovi strati di significato.


In conclusione, Back to Italy è un’opera che sfida le convenzioni del fumetto narrativo per esplorare un territorio più intimo e universale, un viaggio interiore in cui il ritorno diventa un’occasione per confrontarsi con sé stessi e con le proprie contraddizioni. Una lettura consigliata a chi ama lasciarsi trasportare ed esplorare nuove forme di fumetto.

Wendy Costantini

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