Pastil. Tutte le avventure, un fumetto muto sul gioco e i segreti dell’infanzia
Un fumetto che ci ricorda di lasciarci stupire dalle cose, anche dalle più piccole, perché ogni cosa, se vista con occhi nuovi, nasconde una storia
Pastil. Tutte le avventure è un fumetto che ci invita a tornare bambini riscoprendo il potere dell’immaginazione. Uscito in anteprima al Lucca Comics & Games 2024 per Eris Edizioni, questo volume racchiude tutte le avventure di Pastil, la bambina dalla testa a forma di pasticca, personaggio iconico nato dalla mente e dal talento di Francesca Ghermandi, fumettista e illustratrice bolognese di fama internazionale. L’albo contiene tutte le storie pubblicate sulla piccola Pastil dal 1998 ad oggi e, infine, alcune curiosità in merito alla realizzazione dei fumetti appena letti raccontate dall’autrice stessa.
Ma chi è Pastil? Pastil, anche detta Pasticca, è una bambina avventurosa che guarda ed esplora il mondo con quegli occhi grandi tipici dell’infanzia: attraverso le sue avventure Francesca Ghermandi ci mostra un universo fantastico, in cui la realtà si mescola ai sogni e alle paure, restituendo una visione onirica e a tratti spaventosa della quotidianità, muovendosi in un mondo a cavallo tra Alice nel Paese delle Meraviglie e Pinocchio.
Le avventure di Pastil sono mute, prive di dialoghi o didascalie, questo contribuisce a creare un’esperienza di lettura immersiva e interamente visiva; la narrazione si sviluppa esclusivamente attraverso le immagini invitandoci a soffermarci su ogni dettaglio e a decifrare l’intreccio di simboli e situazioni che si snodano lungo le pagine. Questo approccio è coerente anche con il mondo infantile, dove il linguaggio è spesso superfluo e le emozioni e le storie prendono forma attraverso il gioco e l’immaginazione.
Francesca Ghermandi utilizza lo sguardo di Pastil per esplorare le paure e le sfide che i bambini devono affrontare. Le storie sfiorano temi come l’esclusione o i primi confronti con la cattiveria degli altri. Nell'ultimo fumetto ad esempio Pastil viene derisa e abbandonata dai suoi coetanei e finisce per vagabondare affamata in un Luna Park dove si trova a fronteggiare molti pericoli. Tuttavia, è proprio in questi momenti che la bambina dimostra il suo coraggio e la sua creatività, trasformando ogni sfida in un’opportunità per crescere.
Uno degli elementi distintivi di Pastil è sicuramente il disegno di Francesca Ghermandi. Le sue tavole sono fitte, complesse, quasi barocche, e trasportano il lettore in un mondo che ignora le leggi della fisica e della logica. Il risultato è un universo onirico, un mondo che si intreccia su sé stesso, in cui tutto sembra fluido e in continuo movimento, come se le vignette fossero animate.
La sensazione è quella di trovarsi davanti a una scala di Escher tradotta in fumetto. Gli spazi si distorcono allungandosi fino ad apparirci esageratamente ampi, l’effetto che ne risulta ricorda quando da grandi ci capita di rivedere i banchi di scuola che ci hanno accompagnato durante le elementari e che ci sembravano alti e spaziosi ma ora, da adulti, ci appaiono solo teneramente piccoli.
Dalle tavole capiamo inoltre l’amore di Francesca Ghermandi per il disegno. Le pagine sono fittamente disegnate e sfumate a matita creando microcosmi da esplorare, ricchi di dettagli da scoprire per cogliere appieno il significato delle storie della piccola Pasticca.
Attraverso Pastil torniamo per un po' bambini anche noi: questo fumetto ci invita a riscoprire il potere della fantasia. La piccola Pastil infatti ci insegna che ogni cosa, anche la più banale, può nascondere una storia, se solo ci prendiamo il tempo di guardarla con occhi nuovi. In un’epoca in cui tutto sembra dover essere veloce e immediato, questo fumetto ci invita a rallentare, a osservare, a lasciarci sorprendere.
Con Pastil. Tutte le avventure, Francesca Ghermandi ci regala un fumetto che è molto più di una raccolta di storie. È un viaggio nell’immaginazione e un omaggio alla creatività dell’infanzia. Le avventure mute di Pastil ci spingono a interrogarci su come percepiamo il mondo e su quanto siamo disposti a lasciarci sorprendere dalla bellezza che ci circonda e ci ricorda che la vita, proprio come le avventure di Pastil, è fatta di sogni, paure e meraviglie.