Fumettocrazia consiglia #18: i migliori fumetti Marvel e DC pubblicati a Novembre 2024


Vi sentite persi nella sconfinata lista di uscite mensili?
Nessun problema, Fumettocrazia Consiglia è la rubrica che ogni mese vi guiderà nella giungla delle nuove uscite delle Big Two pubblicate da Panini.


Ultimates 4

Uno dei singoli numeri migliori dell’anno in casa Marvel, in cui la forza emotiva del racconto si amalgama perfettamente con il formalismo della narrazione.

La storia del Reed Richards dell’universo 6160 viene rivelata, infatti, in un numero in cui tutte le tavole sono divise orizzontalmente in 4 panel, in cui si alternano momenti di 4 linee temporali differenti. Questa scelta narrativa, in cui, ovviamente, il numero 4 non è casuale, ma un continuo rimando a quello che sarebbe potuto e dovuto essere, esalta le matite di Phil Noto, che da il meglio di sè in un numero di primi piani e lavoro sulle espressioni e le emozioni dei personaggi.

Un piccolo excursus dalla trama principale, che però è perfetto per donare profondità a uno dei membri chiave dei nuovi Ultimates e che lega indissolubilmente la sua identità di Reed a quella di Dr Doom che viene vista dall’esterno, mentre la presenza del Creatore aleggia più malvagia e perfida che mai in ogni disgrazia che accade.


Ultimates (2024) #4
Storia: Deniz Camp
Disegni e colori: Phil Noto
Lettering originale: Travis Lanham

Episodio Fumettocrazia Podcast per approfondire:
#191 Gioie e dolori


X-Men: Sins of Sinister

Il crossover più assurdo e “sinistro” dell’era Krakoana arriva in edizione Deluxe per chiunque se lo fosse perso. Una distopia galattica in cui il diamante rosso in fronte è il simbolo della degenerazione del sogno mutante e delle lotte e tensioni intestine a Krakoa che si rivelano attraverso un filtro distorto.

La saga, che nasce dalle trame di Gillen su Immortal X-Men, viene sviluppata su tre differenti linee temporali (+10, +100, +1000 anni) con gli autori che si divertono a inserire il sarcasmo tipico della nuova versione di Sinistro in ogni angolo dell’universo, tra omaggi evidenti (Star Trek su Immoral o Star Wars per Storm) e continui ribaltamenti dei rapporti tra le varie forze in campo.

A spiccare sono i personaggi cardine di ciascun autore (Hope, Exodus e Destiny per Gillen, Tempesta per Ewing, Nightcrawler e Madre Virtuosa per Spurrier), oltre alla new entry Rasputin IV che assume finalmente forma, dopo la fugace apparizione in HoX/PoX.

Il cambio di artisti non pesa sulla serie, le varie guest star sono utilizzate in maniera inventiva e divertente nel numero di apertura (il Fenomeno come proiettile galattico una vera tamarrata ma con stile), mentre la scelta di avere un disegnatore per ciascun periodo temporale, anche su serie diverse, paga, aiutando a creare un’atmosfera unica per ciascuna fase, anche se non riesce del tutto con l’utilizzo di guest artist nel numero conclusivo di Nightcrawlers.


Sins of Sinister (2023) #1, Immoral X-Men (2023) #1-3, Storm & the Brotherhood of Mutants (2023) #1-3, Nightcrawlers (2023) #1-3, Sins of Sinister Dominion (2023) #1
Storia: Kieron Gillen, Al Ewing, Si Spurrier
Disegni: Lucas Werneck, Paco Medina, Alessandro Vitti, Andrea Di Vito, Lorenzo Tammetta, Phillip Sevy e AA.VV.
Colori: AA.VV.

Episodio Fumettocrazia Podcast per approfondire:
#105 One minute podcast


Il Pinguino 2 - Riunione di famiglia

Se anche a voi non è ancora passata la “fotta” per la terrificante interpretazione di Colin Farrell nella serie HBO Max allora non avrete bisogno di questa decina di righe per convincervi di quanto il Pinguino possa reggere il palcoscenico, tanto in live action quanto su tavola.

La seconda parte della maxi-serie sceneggiata dall’autore ex-CIA prosegue nell’ottimo lavoro di caratterizzazione di un personaggio oscuro e senza scrupoli, capace di manipolare e rigirare a proprio piacimento servizi segreti, gangster e persino lo stesso Batman. De Latorre si dimostra ancora più avviato su quel percorso di crescita avviato sulle pagine di Black Widow: il tratto è sempre più esile e leggero ma capace di aggiungere dettagli e increspature quasi esclusivamente sui volti donando ai personaggi in scena il peso adeguato ad una storia dai toni noir.

Il lavoro di Maiolo ai colori è il perfetto complemento per le matite di De Latorre: le palette spente e fortemente caratterizzate dai toni del grigio e del blu notte vengono intervallate, nei momenti in cui la tensione sale, da tavole connotate da rossi forti ed accesi.

La maxi-serie dedicata ad Oswald Cobblepot conferma quanto di buono già fatto nel primo numero e, così come la controparte live action, ci trasporta verso il finale con un continuo crescendo di violenza e colpi di scena che tengono incollati alle pagine.


The Penguin #8/12
Storia: Tom King
Disegni: Rafael De Latorre
Colori: Marcelo Maiolo

Episodio Fumettocrazia Podcast per approfondire:
#194 Family reunion


Suicide Squad: Dream Team

Nata su nella serie TV Supergirl targata CW la supereroina con poteri precog Nia Nal, aka Dreamer, è uno dei rari casi in cui un personaggio ha fatto il salto inverso dalla TV ai fumetti; se questa avvenimenti sono rari ma non inediti, citofonare Harley Quinn, la vera unicità nella storia di Dreamer sta nel fatto che è stata la stessa attrice che l’ha interpretata su schermo, Nicole Maines, ne è poi diventata sceneggiatrice in quasi tutte le sue apparizioni su tavola. Perché quindi una premessa così ricca su una storia della Suicide Squad? Proprio perché è la stessa Dreamer ad essere in centro emotivo di questa storia che, oltre a fungere da prologo dell’attesissimo evento Absolute Power, ha il merito di elevare definitivamente lo status della supereroina. A fare da contorno all’evoluzione di Nia e del suo scontro con la solita Amanda Waller abbiamo tutti i crismi di un’ottima storia della Suicide Squad: un team quanto più variegato composto tanto da esseri orribili quanto da personaggi in cerca di redenzione.

Se il conflitto psicologico il capo della Task Force X e Dreamer è così appassionante lo si deve tanto anche all’ottimo lavoro di Barrow, Ferreira e Lucas alle tavole: soprattutto il disegnatore brasiliano sorprende con scelte narrative e di costruzioni delle tavole che ben si sposano con i poteri onirici della protagonista che rompono le griglie e le trasformano in strutture eteree, dove divisioni e spazi bianchi si assottigliano fino a scomparire come in un flusso di coscienza senza fine.

Suicide Squad: Dream Team è sì un prologo ad un grande evento estivo ma funziona benissimo anche come storia autoconclusiva ed è consigliata a chiunque voglia scoprire di più sulla novità Dreamer e a tutti quelli che sono in astinenza da Task Force X.


Suicide Squad: Dream Team (2024) #1/4, Action Comics (1938) #1060 (II)
Storia: Nicole Maines, Steve Orlando (AC)
Disegni: Eddy Barrows (con chine di Eber Ferreira), Fico Ossio (AC)
Colori: Adriano Lucas, Luis Guerrero (AC)
Lettering originale: Becca Carey

Episodio Fumettocrazia Podcast per approfondire:
#179 Generatore automatico di nomi


HONORABLE MENTIONS

Daredevil 1
Il nuovo ciclo di Saladin Ahmed e Aaron Kuder (più artisti vari) arriva anche in formato cartonato, tra gli scontri contro i sette peccati capitali illustrati magistralmente e i tormenti interiori del neo prete Padre Matt Murdock.


Avengers 15
La conclusione di Avengers: Twilight, la mini di Chip Zdarsky e Daniel Acuña, una delle migliori storie dei Vendicatori degli ultimi anni ed ennesima prova magistrale del disegnatore spagnolo.


Punisher 1
Nuovo formato per la riscrittura di Frank Castle da parte di Jason Aaron. Una storia divisiva per i fan di lunga data del personaggio ma che allo stesso tempo regala nuova profondità a sua moglie Maria e delle tavole di grande qualità da parte di Jesus Saiz e Paul Azaceta.


Poison Ivy 4
Quarto volume di una delle migliori serie DC dell’ultimo anno capace di mantenersi costantemente ad ottimi livelli grazie ad un’identità chiara e precisa che non si perde anche in assenza dell’artista principale.




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