Funny Things - Good ol' Sparky
Luca Debus e Francesco Matteuzzi ci regalano una biografia a strisce di uno dei più grandi fumettisti di tutti i tempi
Voglio diventare un fumettista, papà! Voglio disegnare strisce sui giornali, come quelle che leggiamo insieme! Voglio creare personaggi tutti miei e storie tutte mie! Voglio disegnare cose buffe!
Quando unə bambinə si mette in testa qualcosa, non c'è modo di fermarlə. Possiamo screditare i suoi desideri, pensare che sia solo un capriccio passeggero, qualcosa che poi dimenticherà, ma i sogni dellə bambinə sono enormi e potenti. E se sono accompagnati da una forza di volontà ferrea, capita che riescano non soltanto a diventare realtà, ma a superare persino la più grande delle fantasie.
Il piccolo Sparky - come l'ha soprannominato uno zio al momento della sua nascita, prendendo spunto proprio da un personaggio di una striscia a fumetti dei primi del secolo scorso, il cavallo Spark Plug di Barney Google and Snuffy Smith di Billy DeBeck - ad esempio, ha deciso che da grande farà il fumettista.
E succederà davvero.
Sparky non lo sa ma diventerà uno dei più grandi fumettisti della storia.
Non si può conoscere la vita di qualcuno in sole due ore ed è - anche - per questo che Funny Things - una biografia a strisce su Charles M. Schulz è un fumetto che va centellinato, che va scoperto un po' per volta, proprio come se fosse unə nuovə amicə appena incontratə che impariamo a conoscere giorno per giorno.
A me è capitato di farlo per causa di forza maggiore (a proposito, rubo questo rigo per dirvi che è un immenso piacere per me tornare a scrivere sulle pagine Audaci) e in effetti ha funzionato benissimo. Da grande fan dei Peanuts ho trovato questo libro una lettura importante, ricchissima non soltanto di informazioni - che per quello basta una pagina di Wikipedia - ma dell'affetto che ci lega tuttə, chi i fumetti li fa, chi li legge, li colleziona, li ama da sempre, a una persona come Charles M. Schulz. E sì, dico persona e non personaggio perché Funny Things sottolinea proprio l'aspetto più umano e vero di un mostro sacro della letteratura disegnata.
Funny Things è una lettura che emoziona profondamente perché Luca Debus e Francesco Matteuzzi - rispettivamente disegnatore e sceneggiatore di questa biografia a strisce, edita da BeccoGiallo - sono riusciti a conciliare i toni delle storie dei Peanuts con la vita reale del loro autore. Così, se da un lato possiamo ritrovarci un po' "a casa", riconoscendo qua e là toni, gag e atmosfere a cui il bambino-con-la-testa-tonda e lə suə amicə ci hanno abituatə, dall'altro scopriamo la storia di chi a quellə bambinə ha saputo dare vita, carattere e personalità, rivoluzionando il mondo del fumetto e creando personaggə che sono delle vere e proprio icone del nostro tempo.
La vita di Schulz è, da un certo punto di vista, la vita di un uomo qualunque, fatta di gioie e dolori, di amori e lutti, di successi e fallimenti. A renderla così speciale è però la dedizione che mette nel suo sogno: nonostante i primi insuccessi - prima a scuola, poi ai concorsi e con le proposte agli editori - Charles continua imperterrito a disegnare e a macinare idee.
Idee che prende dalla sua vita: le relazioni con familiari e amicə, i tantissimi sport che pratica, la frequentazione della chiesa e le idee di fratellanza e unione che fa sue. La quotidianità, e soprattutto le riflessioni sugli eventi di ogni giorno, diventano il pozzo da cui attingere per dare a Charlie Brown, Linus, Lucy, Snoopy & co. le personalità uniche che conosciamo.
Sono le ansie, le paure, le piccole e grandi ossessioni di Schulz - così come le sue passioni e il suo essere eternamente bambino - a riversarsi nelle strisce che abbiamo letto fin da piccolə, e ritrovarle tutte qui, in Funny Things, è una scoperta bellissima. Nello Schulz di Debus e Matteuzzi ritroviamo tratti e aspetti di tuttə lə protagonistə di Peanuts, mentre nel frattempo impariamo qualcosa di più sulla storia editoriale della striscia più famosa - e tra le più longeve - del mondo.
Schulz non ha mai amato troppo il titolo "imposto" alla sua striscia ma ha fatto ogni cosa possibile per tutelare lə suə personaggə: dal momento del suo addio le sue strisce hanno continuato a essere ripubblicate, sui quotidiani di più di 70 paesi nel mondo e in volume e solo di recente - negli anni '10 - sono state autorizzate nuove storie a fumetti, pensate e realizzate dallə collaboratorə storicə di Schulz stesso.
Una delle cose forse meno evidenti ma che mi ha fatto piacere notare, è stata la cura che Debus ha messo nei disegni: non sono, ovviamente, una scopiazzatura di quelli di Schulz ma un tributo perfettamente riuscito, dalla modulazione delle linee alla dinamica e alle espressioni dei personaggi, passando ovviamente - e qui il merito va anche a Matteuzzi - per la struttura che richiama quella delle strisce dei Peanuts.
Funny Things è una lettura straconsigliata ai fan dei Peanuts, un libro sentito, appassionato e sincero che racconta l'uomo dietro l'opera senza mai idealizzarlo, senza violare i limiti della sua privacy ma, anzi, rispettandone debolezze e fragilità. Una lettura dolceamara che emoziona, diverte e commuove. Proprio come i Peanuts continuano a fare dal 1950.
«Se poesia vuol dire capacità di portare tenerezza, pietà, cattiveria a momenti di estrema trasparenza, come se vi passasse attraverso una luce e non si sapesse più di che pasta sian fatte le cose, allora Schulz è un poeta»
Umberto Eco
Claudia Maltese (aka clacca)