Alice ha spezzato le catene 09 - 17 anni, Beneath the Trees, 20th Century Men
Why I don't settle get on with it
I own everything
Crying eyes are so long flying”*
Alice questa settimana è scortata dai suoi tre Moschettieri che ci consigliano tre produzioni estremamente diverse tra loro: che si tratti di un manga come 17 anni, dove si narra di un evento violento e lo fa senza nessun abbellimento, o di animali antropomorfi come nel caso di Beneath the Trees where nobody sees, oppure della rilettura del dopoguerra operata nel fumetto 20th Century Men, un filo conduttore esiste ed è quello di come il medium del fumetto dia sempre la possibilità di parlare di noi stessi anche quando sembra che parli di tutt’altro. Ed è una possibilità meravigliosa.
CRISTIANO BRIGNOLA CONSIGLIA:
17 ANNI - SEIJI FUJI, YOJI KAMATA
Una ragazza diciassettenne rapita e sottoposta a ogni genere di violenza da parte di un branco di quasi coetanei. Una storia che si divide tra il coraggio della sorella di lei, che non smette mai di cercarla, e il più pavido del gruppo di assalitori, che non l’ha toccata solo per paura delle conseguenze e non certo per empatia, e che ha anzi mandato in fumo la sua sola possibilità di scappare.
17 anni, di Seiji Fuji ai testi e Yoji Kamata ai disegni, è un manga agghiacciante, ispirato a un fatto reale che scosse il Giappone sul finire degli anni Ottanta. È una storia che tratta l’argomento di cui parla con sensibilità e sobrietà, senza mai compiacersi a mostrare la violenza e senza concedere il minimo sconto morale e narrativo ai colpevoli.
Curiosamente, ricorda un film italiano, Il Branco di Marco Risi, anche questo visto dagli occhi del più apparentemente innocente e in realtà più vile del gruppo. Segno che c’è purtroppo bisogno di raccontare queste storie dappertutto.
GIOVANNI CAMPODONICO CONSIGLIA:
BENEATH THE TREES WHERE NOBODY SEES – PATRICK HORVATH, HASSAN OTSMANE-ELHAOU
A volte, nel provare a dissezionare col nostro palato una ricetta, possiamo trovare divertente cercare una nota di questo o quel sapore, come se giocassimo ai detective.
Ecco, leggendo Beneath the Trees where nobody sees vi salteranno sulla lingua almeno tre sapori conosciuti, ma ve li dimenticherete subito da quanto questa serie sia piena di colpi di scena. E poi magari vi salirà qualche conato, dato dall'estrema violenza che osserverete, ma questi sono dettagli.
In un mondo di animali antropomorfi dove nulla è quello che sembra, e al contempo quasi tutto è riconoscibile, verrete accolti da una disturbante sensazione di mondano terrore. E non avete ancora sentito l'ingrediente segreto.
FABRIZIO NOCERINO CONSIGLIA:
20TH CENTURY MEN - DENIZ CAMP, STIPAN MORIAN, ADITYA BIDIKAR
La II Guerra Mondiale è finita e sullo scacchiere globale sono state riposizionate le sue pedine. Gli Stati Uniti d'America e l'Unione Sovietica spostano la loro attenzione verso la miniera d'oro nero Medio Oriente, convinti di poter sicurare un'arma in più contro l'avversario. In questo conflitto (tutt'altro che freddo) le vite di uomini, donne e superesseri si intrecciano in un crudele racconto che sottolinea mai come oggi l'inevitabilità dello stato naturale dell'uomo - belligerante, violento, crudele, indomito.
20th Century Men è una delle opere contemporanee più ambiziose degli ultimi anni nel panorama semi-indipendente statunitense. Un fumetto creato dall'astro nascente Deniz Camp (che ritroveremo presto nel nuovo universo Ultimate Marvel) e illustrato dall'impressionante Stipe Morian che parla una lingua universale e tristemente senza tempo. Una elegante e struggente visione artistica dei grandi maestri est-europei brillantemente fusa all'impattante creatività di un ambizioso giovane scrittore, figlio di immigrati cresciuto nel cuore pulsante del Midwest americano.
Ci si legge tra due settimane.
N.B. Trovate tutte le puntate della rubrica qui.