Letture seriali: Grim di Phillips e Flaviano

Mietitori, tristi ma non troppo



When The Woman Comes Around...

Visto che, giustamente, la citazione musicale d'obbligo se la son presa Stephanie Phillips e Flaviano, gli autori di Grim, che hanno intitolato questo primo volume della loro serie Boom! Studios Don't Fear The Reaper, a me è toccato cercarne un'altra che richiamasse in qualche modo quel sottile sentore di Apocalisse che si respira nelle pagine dell'agile proposta di Saldapress appena sbarcata in libreria e fumetteria.

Perché la sceneggiatrice americana e il disegnatore italiano, che i lettori di fumetti di supereroi conoscono per il loro lavoro per le due Big, decidono di sollevare il velo e portarci nell'Aldilà, e intendo proprio la Vita dopo la Morte, il Grande Ignoto.. insomma, avete capito.



Niente selve oscure e diritte vie smarrite: se perite, ad attendervi ci sono loro, i Mietitori, incaricati di portare, o "traghettare", se preferite il verbo e l'immagine, le anime "dal punto A al punto B". Potreste dire che i miti e le leggende sono reali, ma esistono vari nomi per definire lo spettacolo che vi troverete davanti, e uno di questi è.. Jessica Harrow, che è poi la nostra protagonista.

Bella e dallo sguardo duro quanto malinconico, armata di un'enorme falce, Jessica ha qualcosa in più rispetto agli altri "traghettatori", o forse dovrei dire in meno: come tutti, infatti, anche lei è stata incaricata di svolgere questo arduo compito dopo morta. Solo che non ricorda minimamente come sia successo!

I suoi "colleghi" hanno ben presente l'attimo in cui la vita ha abbandonato il loro corpo, come è avvenuto, quale storia personale si cela dietro la dipartita, ma lei no. Lei non ha memoria, solo domande che attendono risposta, e un paio di fidati amici, Eddie e Marcel.

Ma immagino vogliate sapere quando le cose inizieranno a farsi complicate, cosa darà il via alla trama, ed è presto detto: l'ultima anima che Jessica ha accompagnato a destinazione, le ha rubato la falce, tornando indietro per rivedere la sua fidanzata!

Jessica, Eddie e Marcel si mettono sulle sue tracce, convinti di poter risolvere la questione senza troppi intoppi. Purtroppo per loro, e per fortuna per noi lettori, i loro guai sono appena iniziati...



Grim è, come spesso accade con le idee più indovinate ed ispirate, incredibilmente scatenato, uno di quei fumetti che ti siedi a leggere con piacere e un piccolo sorriso agli angoli della bocca, perché sai che ti divertirai, sai che qualsiasi cosa accada, e di cose ne accadono parecchie, non ti annoierai neanche per un attimo, trovando un'ottima lettura di intrattenimento, nonostante l'argomento possa sembrare il più lontano da questa definizione.

Non è certo la prima volta che l'Aldilà arriva sulle pagine di un fumetto, e neanche di veder personificate entità astratte come la Fine o la Morte stessa. Eppure, sono sicuro che alcuni plot twist di Grim sapranno cogliervi lo stesso un pizzico impreparati.

Forse per via della sua esperienza con la Arlecchina della DC, Stephanie Phillips sembra saper bene che alla follia creativa non deve esserci limite. Bisogna però capire come incanalarla per non farla impazzire e diventare senza senso. Domarla per poterle metterle una sella narrativa, infilare i piedi saldamente nelle staffe di una sceneggatura solida e poi lasciare che ti porti dove vuole lei, a patto di trovare una matita capace di seguirne le orme, e dare a quelle idee una forma, un impatto sulla pagina che sappia stupire con spettacolo e messa in scena.

D'altronde, qui non stiamo allestendo un trattato di allegorica filosofia, ma un'avventura formato comic book, e questo Flaviano lo sa benissimo.



Anche qui le esperienze precedenti permettono di riscontrare segnali di stile, a partire dal character design. Non troverete, infatti, nessuna difficoltà a dire chi è chi, ogni figura è concepita a dovere, nel suo look, nei suoi tratti, sopratutto quelli più caratteristici.

Iniziando proprio dalla protagonista, le cui sembianze potrebbero ricordarvi le Weaver.

Non mi son sbagliato, proprio al plurale. Perché indubbiamente Jessica richiama alla mente tutte le donne forti, decise e pronte a tutto, che abbiamo incontrato nella nostra Cultura Pop, capitanate dalla Sigourney Weaver del grande schermo.

Ma se lo chiedete a questo vecchio lettore cresciuto a pane e Bonelli (e riconosco sia forse un volo pindarico suggerito più da quella silhouette e da quei capelli che un vero e proprio riferimento), ma il pensiero è anche subito corso a Legs Weaver, di nathanneveriana influenza.

Vi lascio il piacere sottile di scoprire da voi le possibili varie ispirazioni per tutti gli altri personaggi, perché non c'è un Mietitore uguale ad un altro, provenienti da ogni Tempo e Luogo e Spazio, spesso inteso come Epoca e Stile, dal Rock agli American Graffiti.



Il disegno di Flaviano è dinamico, pronto a sfruttare tutta la tavola, che sia rappresentare bolge di anime dannate con le mani rivolte al cielo, massacri di innocenti oppure ancora il più "semplice" Nulla. Ogni prospettiva è studiata in funzione del movimento, ogni segno grafico, occasione per creare ritmo e tenere viva l'attenzione del lettore.

E visto che questo è comunque un racconto che parla di Morte e Distruzione, non manca neanche l'Orrore dei corpi, senza mai indulgere nel grand guignol, quanto piuttosto in quella violenza grafica che tiene alto il Rating senza però costringere lo sguardo a staccarsi dalla pagina (sopratutto con l'evolversi della storia futura, e dell'incubo che ne consegue), reo a quel punto di potersi perdere qualche dettaglio nascosto o citazione.

Trovate che non vengono lesinate anche a livello di sceneggiatura, che Stephanie Phillips infarcisce con tutta le strizzate d'occhio che può permettersi d'inserire con efficacia, senza mai soverchiare il racconto, ma accompagnandolo sempre nel segno del Divertimento.

Prendete Morte: nessuno sembra sapere che fine ha fatto, dove si trovi o perché. Eppure, quando lo scoprirete, vi sfido a dire di non averci pensato prima. Perché c'è solo un posto dove si può "Vivere e Morire" e al quale il grande Elvis (che ci dice Jessica essere ancora vivo) ha persino dedicato una delle sue canzoni più celebri.

Vi attendono figure alla ricerca di potere, e pronte a lottare con ogni possibile e mellifluo sotterfugio per ottenerlo, perché la Morte, come la sua Legge, è uguale è per tutti, ma qualcuno è disposto a rendere l'Aldilà un vero... Inferno (cito testuale il gioco di parole).



Altri personaggi vengono qui solo introdotti e troveranno sempre più soddisfazione nei prossimi volumi e altri ancora devono fare la loro apparizione.

Grim si concede così di essere una perfetta Lettura Seriale, uno di quegli appuntamenti per cui questa rubrica è nata, dove la scansione in puntate (o capitoli, se preferite), coi suoi colpi di scena, i cliffhanger e i protagonisti che sembrano pronti a calcare le scene del piccolo schermo, trasformandosi magari in carne e ossa e a muoversi su sfondi in CGI.

Va detto che la "maestosità" di certe scene illustrate da Flaviano potrebbe comportare un certo budget, ma in mano ad un bravo regista e storyteller sarebbe un problema evitabile.

Problema che comunque non si crea per la Phillips e per Flaviano: a loro bastano penna e matita e quello che sembra un bagaglio abbondante di trovate, al momento in cui scrivo, senza fondo apparente.

Jessica Harrow (ma quanto è d'impatto il nome di questo personaggio? Potrà sembrare strano e poca cosa, ma anche questo è sinonimo di un'idea giusta servita con intelligenza) sembra avere tutta l'intenzione di restare, e Grim si propone come una delle novità più intriganti dell'attuale, e sempre vario, panorama di Boom! Studios, casa editrice che continua a sapersi imporre sul mercato americano, e ora pure su quello italiano, grazie all'occhio attento di team come quello dei Saldatori.



Sono novità fresche, che riescono a spiccare in un mare magnum di fumetti tumultuoso come quello a stelle e strisce, che però, quando si esce dall'ombra delle Big, sa trovare la leva per essere indipendente senza rinunciare a quel piacere sottile del mainstream, del divertimento tout court, ma servito con abbondante voglia di mettersi in gioco.

Proprio come i suoi autori, che mettono in piedi questo "creator-owned" con un'eroina in divenire, che al mantello sostituisce una falce, e che non vi piacerà veder arrabbiata. Dico sul serio, la sua faccia tende a diventare un teschio inquietante, quando si arrabbia (e il perché lo capirete leggendo).

Grim è una lettura ideale per questi mesi estivi, in cui siamo avidi di titoli sfiziosi da scovare, sopratutto se amate il brivido ma non dell'Orrore nel senso più stringente, se prediligete l'Azione e "gli effetti speciali" ma senza dimenticare una trama che sia appassionante.

Vi porterà a rileggere, ancora una volta, formule consolidate in nuovi modi, idee e concetti che si potrebbe pensare abusati, ed invece ancora forti della loro universalità, perché la Vita e la Morte sono eterni, così come l'ispirazione che si portano dietro, basta solo saper cogliere il tempo presente e decifrarne la grammatica. Cosa che la Phillips e Flaviano fanno, ognuno nel proprio campo, moderni nel gusto e attenti nello stile.



Ecco, al solito, quando parlo di qualcosa che mi ha colpito (come sempre, altrimenti non sarebbe in questa umile rubrica) mi perdo in chiacchiere.

Perciò, vi lascio col consiglio di leggere Grim, certo che qui non correrete il pericolo di... morire di noia!


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