La Divina Congrega, la squadra di "straordinari messeri" nel Rinascimento
Il secondo volume (o meglio, il secondo canto) de La Divina Congrega, dal titolo Nella selva oscura, conferma le buone premesse di questa nuova serie Bonelli per l'etichetta Audace: un gustoso entertainment spaghetti-fantasy incentrato sulle gesta di un team di eroi tanto stravagante quanto efficace. Intorno alla figura di Dante Alighieri (fuori dal suo tempo ma evidentemente azzeccato nel ruolo di capitano) si riuniscono personaggi d'eccezione come Leonardo Da Vinci, Lorenzo il Magnifico, il cimmero Otello, la Venere di Botticelli, Cristoforo Colombo e la maga Circe.
Nel numero precedente avevamo appreso che le Malebolge sono in procinto di invadere il mondo dei vivi: l'arduo compito della Congrega è dunque quello di discendere all'Inferno, nella Selva Oscura che Dante ha descritto nella sua Commedia, per sabotare il diabolico piano di Lucifero.
I testi portano la firma di Marco Nucci, presenza costante e graditissima sulle pagine del settimanale Topolino e grande esperto di Dylan Dog (di cui ha curato, tra l'altro, i redazionali della ristampa a colori del Dylan Dog di Tiziano Sclavi), insieme a Giulio Antonio Gualtieri, noto in Bonelli a chi legge Dampyr e Dylan Dog, nonché responsabile creativo delle produzioni italiane di Editoriale Cosmo. I due autori scrivono una sceneggiatura estremamente scorrevole e dal ritmo sostenuto, che spinge a leggere il volume d'un fiato per poi a tornarci sopra e soffermarsi su alcuni dettagli, per una storia leggera che non si prende troppo sul serio e fonde vari generi con approccio postmoderno.
Le avventure di questa squadra di "straordinari messeri" nell’Italia del Rinascimento, oltre a pescare nell'enorme patrimonio storico e culturale del nostro Paese, riportano alla mente istantaneamente, seppur con le dovute differenze, esperienze fumettistiche come la Lega degli Straodinari Gentlemen, gli Avengers o persino lo S.H.I.E.LD. di Jonathan Hickman, senza per questo risultare debitrici da questi modelli in termini di idee. I vari personaggi hanno il giusto spazio all'interno della storia per essere sviluppati, venendo a capo di una delle problematiche essenziali nel delineare le gesta di un team variegato e ricco di personalità di rilievo, ovvero il rischio di "sacrificare" uno o più elementi della narrazione corale a favore della progressione della trama.
Ai disegni il lavoro è suddiviso tra Giorgio Spalletta e Matteo Spirito i quali, con il supporto di Claudia Giuliani ai colori (che prende il posto di Francesco Segala, che aveva impreziosito le tavole del primo volume) realizzano pagine di notevole grande visivo, in particolare quelle ambientate nell'Inferno dantesco, dense di dettagli e caratterizzate da una cura notevole (come si evince anche dagli extra in appendice ai volumi). Le citazioni sono tante, dovendo occuparsi di mettere su tavola l'Inferno dantesco, partendo da Gustave Doré e passando per tutto l'apparato librario e videoludico che ha immaginato visivamente i gironi danteschi in passato. In particolare Matteo Spirito, che in passato si è occupato di illustrazioni fantasy per giochi di ruolo e videogames, riesce a trovare una bella alchimia tra la modernità del suo DNA e le classiche illustrazioni che nel corso dei secoli hanno accompagnato le pubblicazioni della Commedia.
Insomma, questo secondo volume porta a conclusione le trame del primo canto e lascia soddisfatti per una lettura leggera e gradevole, con il desiderio di leggere altre stravaganti e ironiche avventure di questo team.
La Divina Congrega canto II - Nella selva oscura
Testi: Marco Nucci e Giulio Antonio Gualtieri
Colori: Claudia Giuliani
Tutte le immagini © 2023 Sergio Bonelli Editore.