Vento di libertà di Lelio Bonaccorso

Una storia di coraggio e determinazione che rievoca le ribellioni dei Vespri siciliani

"Un fumetto può essere tante cose: evasione e attivismo, divulgazione e ricerca storica, intrattenimento e cultura. Alla fine di queste pagine che scivolano via dense e veloci, non vi sarà alcuna contraddizione nell'aver esperito tutto questo".

La prefazione di Nadia Terranova racchiude tutte le anime di Vento di libertà di Lelio Bonaccorso (che rientra nella collana Ariel di Tunué, curata da Simona Binni).

Un affascinante affresco che si sviluppa sullo scenario storico medievale della rivoluzione del Vespro siciliano in cui le coscienze del popolo dell'isola si risvegliarono, spinte dal desiderio di rivalsa contro il dominio angioino, che si lasciava dietro miseria e ingiustizie.

In questo contesto si sviluppa sia un'impossibile storia d'amore sia la testimonianza del coraggio e della determinazione di due donne, Dina e Clemenza, che fanno parte del patrimonio culturale di Messina e dell'intera regione e che dimostrano a se stesse e ai loro conterranei l'importanza di lottare per la libertà.

Pagine piene d'affetto verso Messina, "una città ferita a morte troppe volte", per dar vita a un racconto appassionante che scorre via veloce lasciando con sé tanti spunti.

A livello stilistico, Bonaccorso possiede una personalità talmente marcata, riconoscibile e di grande impatto, da rendere difficile fare paragoni con altri artisti: Lelio Bonaccorso è, semplicemente, se stesso, ovvero uno dei fumettisti più poliedrici e talentuosi del panorama contemporaneo.

Un artista che sa scegliere con cura in quali opere infondere le sue energie, sia in collaborazione con altri (come con lo storico collega di graphic journalism Marco Rizzo) sia come autore completo, sempre con un approccio al fumetto consapevole e raffinato.

Molto ben curati anche i colori, supervisionati da Bonaccorso e realizzati da Giuliana La Malfa (con il contributo di Deborah Braccini, Giuliana Rinoldo e Alessandro Oliveri), che restituiscono il sapore di una terra indomita, "piena di contraddizioni, come questo vento, caldo ma spietato (...) un vento che non conosce padrone, come la mia Sicilia, che di padroni ne ha avuti tanti, ma che il suo cuore non ha mai dato a nessuno."

Il Sommo Audace - Giuseppe Lamola



Vento di libertà

Tunué, 2022

Testi, disegni, cover e supervisione colori: Lelio Bonaccorso
Colori: Giuliana La Malfa (con Deborah Braccini, Giuliana Rinoldo e Alessandro Olivieri)



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