Il Mecenate Audace: Oltre la collina

Undici storie a fumetti dall’Antologia di Spoon River


Dormono, dormono sulla collina
dormono, dormono sulla collina…


Così cantava Fabrizio De André nella prima canzone dell’album Non al denaro non all’amore né al cielo, ispirato all’Antologia di Spoon River dello scrittore americano Edgar Lee Masters, una raccolta di poesie di inizio Novecento che racconta le vite dei sepolti di un paese immaginario. A più di cinquant’anni dall’uscita dell’album di André, Gabriele Bitossi adatta in una serie di storie brevi le vicende di alcuni degli abitanti di Spoon River, illustrate da Benedetta Baroni, Ilva Dibrani, Edoardo Comaschi, Claudia Tarabella, Francesco Petronelli, Lorenzo Nicoletta, Cristina Tomasini, Diego Roncati, Nicole Marucchi e Elisa Castellano. Il volume è arricchito dalla prefazione di Luca Vanzella (sceneggiatore per Bao Publishing e Bonelli, oltre che co-fondatore dell’etichetta indipendente Self Comics) e da un intervento finale di Lorenzo Coltellacci (fondatore di Coltello Comics), dietro una cover di Michelle Reviglio.


Oltre la collina. Immagini da Spoon River, questo il nome dell’antologia, è un’iniziativa di Misticanza, un collettivo fondato nel 2017 che mira a pubblicare fumetti, illustrazioni e racconti brevi di giovani autori e autrici. Dopo diversi anni di pubblicazioni online, il collettivo torna a pubblicare un titolo cartaceo che unisce poesia e fumetto.

L’antologia è formata da undici storie, ognuna introdotta da un’illustrazione che rappresenta la tomba del personaggio di cui si racconterà, oltre che dalla poesia-epitaffio che ne riassume la vita. Ogni storia è un vero e proprio frammento di umanità, che di volta in volta ha come protagonista un anziano solitario, un inventore, un suonatore, una moglie, un dottore, un malato, un ottico, un matto, un giocatore d’azzardo, un sognatore e un poeta. Ognuno di loro in vita ha avuto rimpianti e sogni infranti, ha fatto errori e soddisfatto ambizioni: il tutto riassunto da un epitaffio e, in questa antologia, da poche pagine a fumetti.


Anche chi non ha letto l’Antologia di Spoon River (o ascoltato l’album di De Andrè) non potrà fare a meno di essere avvolto da un velo di malinconia, leggendo le storie di questi personaggi, che hanno già finito di vivere. Lo sceneggiatore è stato attento a non puntare il dito e a non giudicare le loro esistenze, anche perché alla fine la morte porta con sé tutti quanti, sia i buoni che i malvagi.

All’interno dell’antologia si intervallano stili differenti, dai più pittorici ai più “bonelliani”, tutti comunque caratterizzati da una semplice struttura della tavola che rispecchia il desiderio di raccontare una storia, evitando inutili orpelli e virtuosismi: ed è proprio questa semplicità il punto forte di Oltre la collina, in cui l’attenzione non si discosta mai dai personaggi.

(Vanessa e Marco)

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